Ricette

Crostata di mele a Parigi

PicsArt_1397463766542Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.

Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia

10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)

3 mele rosse

1 cucchiaio di cannella

PREPARAZIONE:

Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.PicsArt_1397463853062

Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.

In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti  circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.

Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!

Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.

Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!

C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.

L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.

Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???

PicsArt_1397488227298 PicsArt_1397488447253

Il momento giusto …

"La scelta è un atto volontario, razionale o impulsivo, che avviene nel momento in cui si presentano più alternative possibili delle quali assumendone una, piuttosto che un'altraa, si può tradurre il giudizio in una successiva e conseguente azione."
cartello-happy

Per tutto c’é un momento giusto, un buon momento, l’istante perfetto per fare una cosa piuttosto che un’altra …

La mia vita, neglu ultimi anni é stata piena di questi momenti, momenti buoni e cattivi, momenti in cui una scelta mi ha portato in un posto piuttosto che in un altro… E non sempre, devo dire, ho azzeccato la scelta.

Ho fatto un giro assurdo, spesso, per arrivare ad un obiettivo che avrei probabilmente raggiunto più in fretta facendo scelte diverse.

Fossi rimasta in Italia, sarei probabilmente giornalista già da due o tre anni, ma io no, ho scelto di partire, di fare il giro lungo, di uscire dal sentiero tracciato, e questa scelta mi ha portato a fare esperienze incredibili che altrimenti non avrei mai fatto, ma mi ha portato anche lontano dalla famiglia, dagli amici e da una certa stabilità di cui sento spesso la mancanza e il bisogno…

Ora che momento é?

Molte nuove scelte si presentano davanti a me, una accanto all’altra e le immagino come molte diverse finestre da cui sbirciare il futuro, crescendo ho iniziato a riflettere sulla conseguenza di certe azioni che ho preso ormai 7 anni fa.

A 20 anni sono partita per l’erasmus, e orami questo tutti lo sapete e da li é stato un concatenarsi di scelte giuste e sbagliate che mi hanno portato ad arrivare dopo vari tour straordinari, qui a Nancy dove mi trovo ora.

valigie

Università? Non università? Celibato? Vita di coppia? Fare amicizie o tenere le distanze? Ricominciare tutto da zero o restre attaccati a vecchi strascichi di vita? Ho vissuto fino ad oggi di impulso, di sensazioni, di emozioni e seguendo solo i miei sogni.

E non ho nessun ripensamento, non rinnego nulla e sempre sulla stessa linea di pensiero ora mi sono trovata da qualche mese a dover scegliere ancora qualcosa di nuovo, per qualche tempo mi é stato proposto di tenere un corso speciale di cucina italiana a New York e ci ho riflettuto, per la prima volta ho pensato realmente a cosa sarebbe stato il seguito di questa nuova avventura e non mi sento di intraprenderla, non sono ancora pronta, a livello culinario e mentale a tenere una classe di cucina, in america, mi piace insegnare ai bimbi, ma non agli adulti, per lo meno non ancora. Questa scelta é quindi fatta, niente sogno Americano, per lo meno non per ora.

E allora che scelta ho preso?

Dove andro’ a vivere a settembre?

Dove mi porterà questa nuova scelta che, fra l’altro, per la prima volta non ho preso da sola?

E cosi, mentre preparo le vaglie per questi qualche giorno a Parigi, preparo anche i primi scatoloni da inviare nel luogo del mistero.

Se vi interessa sapere dove finirà Pomponette, cosa ci riserva il 2014 a me e al blog restate connessi!!!

Pomponette in missione a …

yapyapPARIS …

Ebbene si, per qualche giorno me ne vado a PARIGI, la ville lumière, la citta dell’amore e anche il centro nevralgico dell’enogastronomia francese…

Tutto l’anno é un susseguirsi di manifestazioni, fiere ed esposizioni di ogni genere, ma i nostri cari amici francesi sono particolarmente fieri di un paio di cosette, dal punto di vista culinario… di cosa sto parlando? Ma ovvio, dei loro 300 tipi differenti di formaggio e dei ben 561 vini che offre il territorio francese.

E cosi, in missione poco segreta, partecipero’ alla 28esima esposizione internazionale dei

formaggi e dei vini … grande orgoglio del popolo gallo!

E non solo ma partecipero’ in veste di blogger ufficiale, sempre che, vedendomi un po’ rotondetta non cambino idea pensando che io mi lanci su tutti i formaggi esposti ( e ce ne saranno tanti, pare che siano previsti più di 200 espositori)! eiffel-tower-paris-2

E tra una cosa e l’altra magari riesco anche a rivedere la mia adorata Tour Eiffel!

E per chi si dovesse a trovare a Parigi in quei giorni…

“Foire internationale aux fromages et aux vins”

avenue Général-Leclerc
77120 COULOMMIERS

av.gen.leclerc

 

 

 

 

Eloge de l’éphémère, stranezze a Nancy

PicsArt_1396690458612La settimana scorsa abbiamo cambiato l’ora, con le solite conseguenze su tutti, qualche difficiltà ad adattarsi ai nuovi orari, un po di stanchezza in più e qualche salto d’umore.

Ma i francesi non sono stupidi, o per lo meno non sempre, ed ecco cosa hanno pensato qui a Nancy per risollevare gli spiriti.

Dal 30 marzo per una settimana la piazza principale della città, Place Stanislas, é stata invasa da decine di letti con tanto di piumoni e cuscini.

E quest’opera d’arte, questo progetto bizzarro, questi letti insomma erano liberi di essere utlizzati da tutti, ogni mattina i letti erano rifatti, le federe e i lenzuoli cambiati.

La notte questi letti potevano essere utilizzati dai più poveri della città che, anche se solo per qualche tempo hanno avuto coperte calde e pulite in cui rifugiarsi, e al mattino, tra le nuove lenzuola cambiate di fresco si vedeva ogni genere d’uomo usufruire dei comodi materassoni.

Uomini in giacca e cravatta si sedevano sul bordo del letto, si toglievano le scarpe, e di colpo era come se ci si trovasse nelle loro case, e loro, cosi impunemente osservate dai clienti dei bar intorno, si sdraiavano sul letto e facevano un sonnellino.

Donne in dolce attesa riposavano tra le coperte candide, amici si sedevano a prendere l’aperitivo come ad un pigiama party. E l’iniziativa ha velocemente fatto il giro della città.

E la cosa più assurda é il rispetto che i cittadini hanno portato al tutto, nessuno ha rubato le coperte nel cuore della notte (come si sarebbe probabilmente fatto dalle nostre parti),donne e uomini senza fissa dimora han potuto dormire al caldo senza essere allontanati dalle autorità e ogni mattino tutto ricominciava da zero e nuova gente poteva approfittare di questi letti semplici ma confortevoli, prendersi una pausa dalla vita lavorativa, vivere ad un ritmo diverso.

Nancy per una volta ha avuto una buona iniziativa, semplice e divertente per i suoi abitanti.

Un’elogio all’effimero che mi é particolarmente piaciuto.

place-stanislas-lits-blancs

 

Eloge de l’éphémère, stranezze a Nancy

PicsArt_1396690458612La settimana scorsa abbiamo cambiato l’ora, con le solite conseguenze su tutti, qualche difficiltà ad adattarsi ai nuovi orari, un po di stanchezza in più e qualche salto d’umore.

Ma i francesi non sono stupidi, o per lo meno non sempre, ed ecco cosa hanno pensato qui a Nancy per risollevare gli spiriti.

Dal 30 marzo per una settimana la piazza principale della città, Place Stanislas, é stata invasa da decine di letti con tanto di piumoni e cuscini.

E quest’opera d’arte, questo progetto bizzarro, questi letti insomma erano liberi di essere utlizzati da tutti, ogni mattina i letti erano rifatti, le federe e i lenzuoli cambiati.

La notte questi letti potevano essere utilizzati dai più poveri della città che, anche se solo per qualche tempo hanno avuto coperte calde e pulite in cui rifugiarsi, e al mattino, tra le nuove lenzuola cambiate di fresco si vedeva ogni genere d’uomo usufruire dei comodi materassoni.

Uomini in giacca e cravatta si sedevano sul bordo del letto, si toglievano le scarpe, e di colpo era come se ci si trovasse nelle loro case, e loro, cosi impunemente osservate dai clienti dei bar intorno, si sdraiavano sul letto e facevano un sonnellino.

Donne in dolce attesa riposavano tra le coperte candide, amici si sedevano a prendere l’aperitivo come ad un pigiama party. E l’iniziativa ha velocemente fatto il giro della città.

E la cosa più assurda é il rispetto che i cittadini hanno portato al tutto, nessuno ha rubato le coperte nel cuore della notte (come si sarebbe probabilmente fatto dalle nostre parti),donne e uomini senza fissa dimora han potuto dormire al caldo senza essere allontanati dalle autorità e ogni mattino tutto ricominciava da zero e nuova gente poteva approfittare di questi letti semplici ma confortevoli, prendersi una pausa dalla vita lavorativa, vivere ad un ritmo diverso.

Nancy per una volta ha avuto una buona iniziativa, semplice e divertente per i suoi abitanti.

Un’elogio all’effimero che mi é particolarmente piaciuto.

place-stanislas-lits-blancs

 

Cocktail By Marzio: Caipirinha

Eccoci di nuovo al nostro appuntamento settimanale con il nostro barman di fiducia, Marzio, di Brescia come me, ci da sempre nuove idee per movimentare le nostre serate e ci regala ogni volta una nuova ricetta per dei super cocktail tutti da provare.

Vi lascio nelle sue abili mani e noi ci ritroviamo domani per una nuova ricetta!

Ed ecco cosa ci offre Marzio oggi…

Caipirinha

(o Kaipirinah che dir si voglia, lo si trova scritto in entrambi i modi)PicsArt_1395757429083

E chi non la conosce??

In effetti fra canzoni e film penso di averla sentita nominare almeno mille mila volte.

E’ un cocktail tipicamente brasiliano dal sapore dolce e un aroma leggermente agrumato.

Appartiene alla famiglia dei pestati, tanti di voi a questo punto penseranno “come il Mojito!” e invece no, il Mojito lo vedremo un’altra volta ma non è un vero pestato (ma shhh questo é un segreto).

Comunque Prendiamo il nostro bicchiere un Rock va benissimo.

Tagliamo mezzo lime in 3 fette e mettiamole nel bicchiere, ora copriamo il lime con dello zucchero di canna (se avete voglia di spendere qualche euro in più prendete quello di canna bianco è perfetto perchè si scioglie bene anche a basse temperature, e non ha quella nota amarognola dello zucchero bianco di barbabietola).

Una volta coperto pestate il tutto per bene con un pestello, fate in modo che il succo del lime sciolga bene lo zucchero creando una sorta di cremina liquida.

Ora prendete del ghiaccio e riempite il bicchiere, qui ci sono 2 scuole di pensieroqualcuno mette del ghiaccio tritato qualcuno le mette a cubetti, voi fate come vi sentite a me personalmente risulta più comodo il ghiaccio tritato.

Ora versate 2 oz di Cachaça , prendete un bar spoon e mescolate dal basso verso l’alto in modo che la mistura di zucchero e lime vada ad insaporire la cachaça. Io per giocare un po’ con la decorazione ho messo dei cubetti di ghiaccio a cui avevo aggiunto qualche goccia di blu curaçao… dando così un bel effetto blu senza interagire troppo con il cocktail.

Buona Bevuta e se volete farvi un bel viaggio in Brasile potete trovare tutte le informazioni su questo blog dedicato interamente a chi ama il Brasile, la cultura di questo paese incredibile e desidera appunto qualche consiglio di viaggio!!! http://brasile-italia-brasile.blogspot.fr/

Gulasch all’Ungherese


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Oggi usciamo di nuovo dal sentiero battuto e dal terreno conosciuto dei piatti italiani o francesi e partiamo per l’Ungheria, più precisamente per Budapest e andiamo a scoprire il piatto tradizionale della città.

Quel piatto che si fa in casa la domenica, una specie di spezzatino al sugo, tipico delle nonne ungheresi.

Dopo aver indossato il mio grembiule per salvare il vestito da eventuali macchie di olio e aver controllato di avere le spezie necessarie mi sono quindi cimentata nella prova ed ecco cosa ho combinato ieri sera ai fornelli.

Gulasch all’Ungherese

INGREDIENTI (per 4 persone):

Vi avverto già che usero' due prodotti che star mi ha inviato. Ma due prodotti che già conoscevo dato che i dadi me li faccio spedire dalla mia famiglia ogni volta che posso e perfino portare dall'Italia ogni qualvolta qualcuno viene a trovarmi. La pummaro' invece anche se già la conoscevo é la prima volta che la riutilizzo da quando sono in francia e non 
é male, vale il prezzo (di 0,69 centesimi) alla quale 
é venduta in questo momento.

500 gr di pollo (io ho usato del pollo perché é economico ma lo si puo’ fare anche con del tacchino o del manzo)

4 zucchinePicsArt_1395738692217

(ci vorrebbero anche un paio di patate ma qui in casa non ne avevamo)

1 cucchiaio da minestra di farina o farina di riso (per addensare il sugo)

3 cucchiai di preparato per soffritto (carota, sedano e cipolla)

15 gr di cumino

15 gr di paprika

10 gr di peperoncino dolce

10 gr di peperoncino forte

4 cucchiai di passata di pomodoro (io uso quella della Star perché é una delle più dolci che si trovano in commercio e ovviamente quando mi han inviato il pacchetto han pensato gentilmente di metterla dentro, yeah)

1 dado (Star pure quello perché mia mamma me ne haPicsArt_1395739466991 spedite 4 scatole il mese scorso e ne ho trovate altre 8 nel pacchettino sorpresa e credo saro’ a posto per i prossimi mesi ^___^)

Olio EVO

Sale e Pepe

PREPARAZIONE:

Normalmente per fare un Gulasch si dovrebbe tagliare la carne a cubetti già dall’inizio ma io ho preferito lasciare il petto di pollo intero e tagliarlo solo una volta cotto.

Quindi come fare questo Gulasch?

Preparate una pentola con un filo di olio sul fondo e mettete preparato per soffritto, lavate e tagliate le zucchine e disponetele sui bordi della padella, in centro mettete il petto di pollo e lasciate colorare il tutto. Quando il pollo é ben colorato da tutti i lati aggiungete le spezie mescolate insieme, i cucchiai di passata di pomodoro (la Pummaro’ insomma), l’acqua fino a coprire bene tutti gli ingredient e il dado classico.

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Lasciate che l’acqua vada a bollore e da qual momento lasciate cuocere una ventina di minuti controllando che la salsa non ri restringa troppo, quando il tutto é cotto togliete il pollo e aggiungete la farina mescolando attentamente per far addensare la salsa.

Tagliate il pollo a fettine e poi rimettetelo nel sugo e cuocete ancora per qualche minuto.

Ed ora é pronto, noi lo abbiamo mangiato con del riso bianco, solo bollito per attenuare il gusto piccante ma se volete mangiarlo più all’italiana potete accompagnarlo con della polenta!

Il mio primo esperimento con la cucina Ungherese é passato a pieni voti, nonostante io nel mentre abbia rotto un bicchiere, mi sia schizzata di olio ovunque, e abbia rovesciato la metà del riso in giro per la cucina.

Un piatto che vi consiglio davvero ma anche un paese che vale la pena di visitare.

L’Ungheria in generale e Budapest in particolare, il paese é ricco di culture diverse e etnie diverse date dalla sua posizione centrale immersa tra la Serbia, l’Ucraina, la Romania, la Slovenia e la Croazia.

Il paese offre un’immagine spettacolare per quanto riguarda paesaggi e architettura ma é anche un paese povero e al contempo ricco di storia, un paese che vale la pena di visitare sia per le tradizioni culinarie incredibili sia per le meraviglie nascoste che per la storia ricca e intensa che il paese ha vissuto.

Volare a Budapest, da altre grandi città europee costa davvero poco (a partire da 49€) e passare una settimana gastronomico-culturale in Ungheria potrebbe rivelarsi davvero interessante.

Se volete più informazioni vi lascio il link di un sito che puo aiutarvi a sapere di tutto e di più sull’Ungheria: http://www.guideviaggi.net/ e ad organizzare un viaggio da quelle parti.

E ora vi lascio ad affrontare la vostra giornata, spero che da voi ci sia il sole come qui da me e vi auguro una buonissima settimana!

 

 

Gulasch all’Ungherese


PicsArt_1395738608251
Oggi usciamo di nuovo dal sentiero battuto e dal terreno conosciuto dei piatti italiani o francesi e partiamo per l’Ungheria, più precisamente per Budapest e andiamo a scoprire il piatto tradizionale della città.

Quel piatto che si fa in casa la domenica, una specie di spezzatino al sugo, tipico delle nonne ungheresi.

Dopo aver indossato il mio grembiule per salvare il vestito da eventuali macchie di olio e aver controllato di avere le spezie necessarie mi sono quindi cimentata nella prova ed ecco cosa ho combinato ieri sera ai fornelli.

Gulasch all’Ungherese

INGREDIENTI (per 4 persone):

Vi avverto già che usero' due prodotti che star mi ha inviato. Ma due prodotti che già conoscevo dato che i dadi me li faccio spedire dalla mia famiglia ogni volta che posso e perfino portare dall'Italia ogni qualvolta qualcuno viene a trovarmi. La pummaro' invece anche se già la conoscevo é la prima volta che la riutilizzo da quando sono in francia e non 
é male, vale il prezzo (di 0,69 centesimi) alla quale 
é venduta in questo momento.

500 gr di pollo (io ho usato del pollo perché é economico ma lo si puo’ fare anche con del tacchino o del manzo)

4 zucchinePicsArt_1395738692217

(ci vorrebbero anche un paio di patate ma qui in casa non ne avevamo)

1 cucchiaio da minestra di farina o farina di riso (per addensare il sugo)

3 cucchiai di preparato per soffritto (carota, sedano e cipolla)

15 gr di cumino

15 gr di paprika

10 gr di peperoncino dolce

10 gr di peperoncino forte

4 cucchiai di passata di pomodoro (io uso quella della Star perché é una delle più dolci che si trovano in commercio e ovviamente quando mi han inviato il pacchetto han pensato gentilmente di metterla dentro, yeah)

1 dado (Star pure quello perché mia mamma me ne haPicsArt_1395739466991 spedite 4 scatole il mese scorso e ne ho trovate altre 8 nel pacchettino sorpresa e credo saro’ a posto per i prossimi mesi ^___^)

Olio EVO

Sale e Pepe

PREPARAZIONE:

Normalmente per fare un Gulasch si dovrebbe tagliare la carne a cubetti già dall’inizio ma io ho preferito lasciare il petto di pollo intero e tagliarlo solo una volta cotto.

Quindi come fare questo Gulasch?

Preparate una pentola con un filo di olio sul fondo e mettete preparato per soffritto, lavate e tagliate le zucchine e disponetele sui bordi della padella, in centro mettete il petto di pollo e lasciate colorare il tutto. Quando il pollo é ben colorato da tutti i lati aggiungete le spezie mescolate insieme, i cucchiai di passata di pomodoro (la Pummaro’ insomma), l’acqua fino a coprire bene tutti gli ingredient e il dado classico.

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Lasciate che l’acqua vada a bollore e da qual momento lasciate cuocere una ventina di minuti controllando che la salsa non ri restringa troppo, quando il tutto é cotto togliete il pollo e aggiungete la farina mescolando attentamente per far addensare la salsa.

Tagliate il pollo a fettine e poi rimettetelo nel sugo e cuocete ancora per qualche minuto.

Ed ora é pronto, noi lo abbiamo mangiato con del riso bianco, solo bollito per attenuare il gusto piccante ma se volete mangiarlo più all’italiana potete accompagnarlo con della polenta!

Il mio primo esperimento con la cucina Ungherese é passato a pieni voti, nonostante io nel mentre abbia rotto un bicchiere, mi sia schizzata di olio ovunque, e abbia rovesciato la metà del riso in giro per la cucina.

Un piatto che vi consiglio davvero ma anche un paese che vale la pena di visitare.

L’Ungheria in generale e Budapest in particolare, il paese é ricco di culture diverse e etnie diverse date dalla sua posizione centrale immersa tra la Serbia, l’Ucraina, la Romania, la Slovenia e la Croazia.

Il paese offre un’immagine spettacolare per quanto riguarda paesaggi e architettura ma é anche un paese povero e al contempo ricco di storia, un paese che vale la pena di visitare sia per le tradizioni culinarie incredibili sia per le meraviglie nascoste che per la storia ricca e intensa che il paese ha vissuto.

Volare a Budapest, da altre grandi città europee costa davvero poco (a partire da 49€) e passare una settimana gastronomico-culturale in Ungheria potrebbe rivelarsi davvero interessante.

Se volete più informazioni vi lascio il link di un sito che puo aiutarvi a sapere di tutto e di più sull’Ungheria: http://www.guideviaggi.net/ e ad organizzare un viaggio da quelle parti.

E ora vi lascio ad affrontare la vostra giornata, spero che da voi ci sia il sole come qui da me e vi auguro una buonissima settimana!

 

 

Cielo

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Il Cielo di Oggi: alle 11e30 e alle 11e45, Nancy mi fa diventare matta

Oggi non mi andava di fare un post di quelli normali, di proporvi una nuova ricetta, oggi mi sento un po cosi, ho fatto il bilancio dei primi sei mesi a Nancy, vedo l’avvicinarsi del mio compleanno, la fine del contratto di lavoro, l’arrivo della primavera e di un nuovo futuro in un posto diverso con il mio compagno, allora ci tenevo a condividere con voi i cieli che mi hanno accompagnato durante tutti questi 180 giorni a Nancy e oltre.

Cosi, per farvi vedere con i miei occhi, il posto in cui vivo, i luoghi che visito, il cielo, spesso nuvoloso che ci sovrasta qui in Lorena.

Dopo sei mesi spersa tra i Loreni, tra le colleghe ben più giovani di me, tra la ricchezza di questa città e il lusso che poco si adatta alle mie abitudini, sono riuscita a scavare la mia tana, e ora mi dedico ai nuovi progetti che mi si offrono. Contanta che il blog funzioni cosi bene, che mi leggiate con passione, che mi scriviate mail davvero carine. Contenta che grandi imprese italiane decidano di lavorare con me. Contenta di ammirare sempre con occhi nuovi tutto quello che mi circonda.

E poi, pure molto contenta che tra meno di un mese sia finalmente il mio compleanno.

Che poi, credo di essere l’unica ad essere contenta di crescere ed “invecchiare”.

Parlavo con una mia collega che sta per festeggiare il 24 anni ed é affranta perché si trova vecchia. E con un’altra che sta per farne 20 e li vive male.

E con una collega che ha 34 anni e il cervello di una gallina di 18.

E mi rendo conto che io son ben contenta di arrivare a 27 anni, e poco a poco avvicinarmi sempre di più ai miei obiettivi e sogni da bambina.

Ed ora vi lascio alle foto dei miei cieli, sperando vi emozionino un po.

Buona Domenica di Bilanci a tutti!

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Tutto, ma proprio tutto, sul PIC-NIC

Eccoci qui, tornata dal lavoro, da meno di dieci minuti e sono già su Pomponette per tenere la mia promessa.

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Vi avevo detto che avrei preparato un super articolo, e spero che apprezzerete quello che ho da dirvi.

Bel tempo, primavera (o quasi) e io con questo tempo fantastico ho sempre voglia di stare all’aria aperta, e penso sempre, ma proprio sempre a quando, come e dove organizzare un super pic-nic con i miei amici. Mi sono quindi detta che non devo essere l’unica appassionata di questo genere di pranzo all’aperto e cosi, prima di preparare il post di oggi mi sono documentata… e mi sa proprio che non sono la sola fan al mondo del PIC-NIC.

Secondo le statistiche infatti, pare che nel mondo ben il 75% delle persone ama i pranzi in campagna,i i cestini di vimini e la sensazione di libertà e relax di un bel pic-nic.

Allora, spero che anche tra voi lettori qualcuno ami questo genere di attività in mezzo alla natura e ho deciso di dirvi tutto, sul pic-nic, tutto escolusa l’origine di questa pratica perché per quella dovrete aspettare aprile e il mio articolo sul webmagazine QuestoMeseIdee.

Vi daro’ allora qualche consiglio, varie ricette e anche una serie di luoghi magnifici in cui recarvi, sia che viviate

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 in Italia, sia che viviate qui in Francia, sia per chi mi legge da oltre oceano.

Ma facciamo le cose con calma, direi di partire dalle ricette. Quando si prevede un pranzo “en plein-air” si devono preparare una serie di stuzzichini e piatti semplici, freddi e carini cosi diamo un po di gioia anche agli occhi.

Ecco una serie di idee:

Torta Salata alla Zucca

INGREDIENTI:

800 gr di zucca

un rotolo di pasta brisé

1 scatolino di panna da cucina

2 tuorli

noce moscata qb

sale e pepe

1/2 dado

torta alla zucca

 

PREPARAZIONE:

Tagliate la zucca a dadini e fatela bollire fino a che non “fonde”, scolate la zucca togliendo tutta l’acqua e aggiungete poi sale e pepe, il mezzo dado e la crema.

Una volta il composto raffreddato  aggiungete i tuorli d’uovo e mescolate per rendere il tutto omogeneo. Stendete la pasta brisé su una teglia rotonda, farcitela con la zucca e infornate per circa mezz’ora a 180°.

 

Panini al Crudo

INGREDIENTI:

Un panino a testa

Prosciutto crudo

formaggio emmental a fettine

pomodori

erba cipollina

panino picnic1

insalata mista

rucola

olio EVO

PREPARAZIONE:

Dato che é un panino credo che tutti sappiate come farlo, solo un dettaglio, io condisco i pomodori con sale,olio ed erba cipollina la sera prima perché prendano bene il gusto. Per il resto vi lascio assemblare il tutto in modo classico.

 

Tisamisù in Barattolo

INGREDIENTI:

600 g di mascarpone

6 uova extra fresche

250 g di zucchero

6 tazzine di caffè

180 g di savoiardi

cacao amaro per decorare

tiramusu picnic

PREPARAZIONE:

L’idea carina e semplice per poter portare con voi il vostro tiramisù senza che si rovini durante il trasporto é quella di metterlo in più

barattolini monoporzione. La presentazione in questo modo sarà al top.

Montate i tuorli con 125 g di zucchero, fino ad ottenere una massa gonfia e sostenuta.
Unite il mascarpone precedentemente lavorato a parte, poi gli albumi montati a neve ferma con lo zucchero rimasto.

Bagnate i savoiardi nel caffè, poi adagiateli sul fondo del barattolo.

Versate un po di crema al mascarpone, poi mettete di nuovo i savoiardi bagnati di caffé, poi ancora il mascarpone e infine spolverizzate di cacao.

Chiudete i vostri barattoli.

Corservatelo in frigo tutta la notte e sarà pronto per partire con voi per il pic-nic.

 

Muffin Salati

INGREDIENTI:

3 vasetti ricolmi di farina 00

1 vasetto di yogurt bianco

muffins salati picnic

½ vasetto di latte

½ vasetto di olio di girasole

2 uova

1 cucchiaino raso di sale

1 bustina di lievito istantaneo per torte salate

200-250 gr di verdure e/o formaggi e/o salumi

aromi a piacere

PREPARAZIONE:

In una ciotola setacciate la farina con il lievito. In un’altra ciotola sbattete le uova con il latte, lo yogurt, l’olio e il sale, uniteli alla farina e date una mescolata. Aggiungete infine il ripieno a piacere, amalgamate il tutto e versate il composto negli stampini dei muffins fino a raggiungere i 2/3 della capienza. Cuoceteli nel forno preriscaldato a 160-170° per circa 20-25 minuti, fino a quando saranno dorati. Serviteli tiepidi o freddi.

Ed ora passiamo, dopo queste idee ricette, senza dimenticare il riso freddo, le frittate e i tramezzini, ad alcune regole indispensabili per riuscire al meglio l’organizzazione del vostro PIC-NIC.

Ecco quindi 10 regole d’oro per evitare la tragedia.

1)Per prima cosa scegliete accuratamente il posto, per un buon pic-nic ci vuole un luogo adatto, evitate quindi i posti senza alberi o ripari per non avere un colpo di sole, ricordate che degli spazi d’ombra sono fondamentali.

2)Secondariamente se soffrite di allergie varie non scegliete un lugo con piante o erbe alle quali siete allergici, preferite magari il mare o la montagna e se proprio avete scelto un cumulo di fieno portate sempre con voi le medicine adatte per placare le infernali allergie.

3)Su questo tema cercate anche di portare sempre con voi degli spray contro gli insetti e le maledette zanzare, e un piccolo kit del pronto soccorso, sopprattutto se avete dei bimbi, con cerotti e disinfettante in modo da essere pronti per ogni evenienza.

4)Inoltre, punto numero quattro, non dimenticate di portare da bere, in caso, meglio portare più acqua del necessario, per evitare la disidratazione.

5)Per quanto riguarda invece la coperta cercate di sceglierne una di quelle anti-umidità. Da un lato sono protette da uno strato di tessuto argentato, simile alla carta d’alluminio, o da uno strato di plastica, per evitare che a metà pomeriggio vi ritroviate bagnati fradici. E dal lato sul quale vi sedete cercate di non prendere cosedi lana o troppo pelose perché ad un certo punto le troverete insopportabili ed inoltre saranno difficilissime da pulire.

6)Se avete dei bimbi, ma anche se uscite tra amici cercate di non dimenticare dei giochi da tavola in modo che dopo pranzo si svolgano attività tranquille che permattano di digerire più facimente.

7)Settimaa regola d’oro, portare con voi, sempre, ma proprio sempre, sia una crema solare che un paio di ombrellini, per essere pronti sia a qualche goccia di pioggia imprevista che al sole cocente di mezzogiorno.8)

Per il rispetto dell’ambiente non dimenticate dei sacchi dello sporco, e cercate di ripartire lasciando tutto in ordine e pulito, pensando ai prossimi ospiti del prato, insomma pensatea chi farà un pic-nic dopo di voi.

9)Portate con voi piatti di carta se non vi va di passare ore la sera, una volta rientrati a lavare i piatti, oppure se preferite uno stile più vintage scegliete dei piatti di legno, o dei piatti di plastica rigida magari con qualche decorazione floreale. Non dimenticate di portare con voi anche un paio di golfini in caso decidiate di restare fino a tardi.

10)E in ultimo, per i luoghi in cui é permesso accendere falo’ non dimenticate, prima di fare il vostro bel fuocherello, di circondare l’area con delle pietre e di spegnere attentamente tutte le fiamme e i carboni ardenti per non provocare incendi involontari.

E dopo queste semplici regole, siete pronti, il cestino é pieno e potrete partire a cuor leggero.

Ma dove andare?

Il sito di National Geographic qualche tempo fa ha scelto i migliori posti al mondo per fare un pic nic e vi lascio il link proprio qui per poter dare un’occhiata, ma ora vi daro’ i miei luoghi preferiti, dove ho passato ore splendide o dove vorrei proprio andare a fare un pic-nic.

1)Il lago di Tenno, in Trentino, un posto fantastico, dove in primavera ed estate persistono temperature meravigliose, Indicato a chi vuole fuggire la calura.

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2) Il parco della Gaudinière a Nantes e sempre a Nantes anche il parco sull’isola di Beaulieu (dove si possono pure fare dei barbeque)

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3) Il Monte Faron nel sud della Francia a Tolosa e anche, sempre da quelle parti, le Calanques de Cassis! MAGNIFICO!

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4) Il parco Guell a Bercellona!

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5) Central Park a New York (voglio troppo troppo andarci)!

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Vi do solo 5 luoghi, perché voglio solo darvi un’idea, se voi avete un posto preferito non esistate a commentare e io andro’ a dare un’occhiata su internet per vedere cosa piace a voi!

Buona serata e buon pic-nic perché ora siete proprio pronti!