Ricette

Pollo al Miso

sol levanteSiamo a venerdi, luglio corre già, come per dirci che anche l’estate passerà in fretta, e noi ci avviciniamo sempre di più alla fine della nostra settimana in Giapponese, per la quale, se devo essere sincere mi sono dannata l’anima.

Ore a cercare immagini che potessero emozionarvi, interessarvi o anche solo interpellarvi, tre diverse prove per poi fare dei Ramen riusciti, l’ordine via internet del premio, non parlando giapponese, lo studio della storia e delle tradizioni, insomma ho messo tutto il mio cuore in questo viaggio virtuale in uno dei luoghi più belli del mondo (a mio parere).

Del Giappone sapevo già molte cose ok, ma scriverle in modo che non vi annoiassero? Quella si che era una sfida, e nenanche so se sia riuscita… Magari me lo farete sapere a fine settimana se il progetto vi é piaciuto, lo valuterete dopo il Give Away insomma.

E mi farebbe piacere se mi diceste anche se volete altre settimane cosi, a tema oppure no…

Ma ora passiamo alla terza ed ultima ricetta MADE IN JAPAN, di questa settimana nel paese del Sol Levante.

Pollo al Miso

INGREDIENTI:

1/4 di tazza di pasta di miso bianco

N.B.:esistono tre miso, nero, bianco e rosso, e a seconda della ricetta ne serve uno piuttosto che un altro ma la differenza di base é solo il livello di sale che cambia, per cui non compratevi un’altra pasta di miso, già difficile da trovare, per la ricetta, potete fare con quella che avete già in casa.

5 cucchiai di sake

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaio di salsa di soia

4 cosce di pollo(che poi dovreste disossare, oppure dei petti di pollo cosi l’esecuzione della ricetta é più rapida.)

PREPARAZIONE:

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Mescolare Miso, Sake, e zucchero in una ciotola.

Fate marinare il pollo in questo mix di ingredienti per almeno 3 ore, più tempo lo lasciate marinare e migliore sarà il risultato.

Quello che potete fare quindi é metterlo in una ciotola o una teglia, insieme agli ingredienti di qui sopra, coprirlo di pellicola trasparente e lasciarlo in frigo anche tutta la notte.

Preriscaldare il forno a 220°.

Togliete l’eccesso di marinatura del pollo e adagiatelo sulla griglia. sotto la griglia mettete un recipiente o un’altra teglia per raccogliere il liquido e non impiastricciare completamente il vostro forno.

Cuocere per 15 minuti, girare e cuocere altri 10-15 minuti e cosi fino a cottura ultimata. non posso dirvi esattamente quanto tempo perché dipende dal peso della carne.

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Origami Cocktail

origami1Buongiorno a tutti, eccoci, sempre in tema con la nostra settimana giapponese …

Il primo post di oggi sarà uno dei cocktail di Marzio, uno pensato apposta per mischiare la tradizoone giapponese a quella italiana. Mentre per il secondo post dovrete aspettare questo pomeriggio…

Ma intanto, pronti per la vita notturna di Tokyo?

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Vi lascio nelle mani di Marzio …

marziobarman

Quando Jessika mi ha chiesto di preparare un cocktail giapponese o quanto meno ispirato al paese del sol levante, mi sono sentito perduto!

Avevo già spremuto le mie meningi nei mesi passati per creare ricette elaborate, e tanti aromi e idee le avevo già usate.

Così pensando alle mie più recenti esperienze lavorative, che mi hanno visto impegnato con una delle tradizioni più italiane che ci siano, gli Sparkling Cocktails, cioè tutti quei cocktails come i Mimosa, Testa Rossa, Bellini etc… ho trovato un modo per raggiungere il Giappone e i suoi cocktail partendo diretamente dall’Italia.

Per cui, perché non partire proprio da una nostra tradizione e aggiungergli quel tocco di nipponico che manca?

Un cocktail che abbia una semplicità e una pulizia tipiche giapponesi, tipo… tipo un origami!

ORIGAMI COCKTAIL!

Prendete un bel calice da vino bianco,a tulipano sarebbe meglio,fatelo raffreddare,ora prendete 4 ribes, pestateli sul fondo del bicchiere, versate ora del vino spumante satèn, un Franciacorta morbido e riempite fino a metà bicchiere …Versate piano per fare meno schiuma pôssibile e aspettate che la schiuma scenda.

japanese rice beerOra prendete una bottiglia di birra di riso, e versando piano piano colmate il bicchiere con la birra.

Otterrete uno sparkling cocktail delicato leggero adatto ad accompagnare ogni tipologia di cibo.

Per decorarlo?

Facile!

Una piccola Gru di carta da poggiare sul bicchiere!

E mentre sorseggiate il vostro cocktail vi do anche la spigazione di questo termine ORIGAMI che magari non tutti conoscono:

Con il termine orìgami si intende l’arte di piegare la carta (折り紙)o-ri-gami, termine derivato dal giapponese, ori che significa  piegare e kami: carta.

Origami é anche un sostantivo e identifica anche l’oggetto che deriva dalla piega della carta come questo magnifico dragone.

Buona Continuazione, il vostro viaggio virtuale in Giappone non é ancora finito!

 

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Origami Cocktail

origami1Buongiorno a tutti, eccoci, sempre in tema con la nostra settimana giapponese …

Il primo post di oggi sarà uno dei cocktail di Marzio, uno pensato apposta per mischiare la tradizoone giapponese a quella italiana. Mentre per il secondo post dovrete aspettare questo pomeriggio…

Ma intanto, pronti per la vita notturna di Tokyo?

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Vi lascio nelle mani di Marzio …

marziobarman

Quando Jessika mi ha chiesto di preparare un cocktail giapponese o quanto meno ispirato al paese del sol levante, mi sono sentito perduto!

Avevo già spremuto le mie meningi nei mesi passati per creare ricette elaborate, e tanti aromi e idee le avevo già usate.

Così pensando alle mie più recenti esperienze lavorative, che mi hanno visto impegnato con una delle tradizioni più italiane che ci siano, gli Sparkling Cocktails, cioè tutti quei cocktails come i Mimosa, Testa Rossa, Bellini etc… ho trovato un modo per raggiungere il Giappone e i suoi cocktail partendo diretamente dall’Italia.

Per cui, perché non partire proprio da una nostra tradizione e aggiungergli quel tocco di nipponico che manca?

Un cocktail che abbia una semplicità e una pulizia tipiche giapponesi, tipo… tipo un origami!

ORIGAMI COCKTAIL!

Prendete un bel calice da vino bianco,a tulipano sarebbe meglio,fatelo raffreddare,ora prendete 4 ribes, pestateli sul fondo del bicchiere, versate ora del vino spumante satèn, un Franciacorta morbido e riempite fino a metà bicchiere …Versate piano per fare meno schiuma pôssibile e aspettate che la schiuma scenda.

japanese rice beerOra prendete una bottiglia di birra di riso, e versando piano piano colmate il bicchiere con la birra.

Otterrete uno sparkling cocktail delicato leggero adatto ad accompagnare ogni tipologia di cibo.

Per decorarlo?

Facile!

Una piccola Gru di carta da poggiare sul bicchiere!

E mentre sorseggiate il vostro cocktail vi do anche la spigazione di questo termine ORIGAMI che magari non tutti conoscono:

Con il termine orìgami si intende l’arte di piegare la carta (折り紙)o-ri-gami, termine derivato dal giapponese, ori che significa  piegare e kami: carta.

Origami é anche un sostantivo e identifica anche l’oggetto che deriva dalla piega della carta come questo magnifico dragone.

Buona Continuazione, il vostro viaggio virtuale in Giappone non é ancora finito!

 

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Una Settimana in Giappone

GIAPPONE | 30 Giugno 2014 | By

articolo 1 M

Dopo due settimane piene di preparativi, ecco la sorpresa che avevo in mente ve la spiego meglio, anche se ieri ho già anticipato qualcosa.

Vi propongo un viaggio virtuale in GIAPPONE, una vacanza nella cultura, nelle tradizioni e nella cucina giapponese.

Una settimana in Giappone.

Un articolo al giorno, ogni giorno per una settimana, un bagno completo in una delle mie passioni, il Giappone, con la sua storia, la sua arte e sopprattutto alcune delle ricette più popolari (e più buone).

E alla fine della settimana un GIVE AWAY, un gioco insomma, con un premio in palio che vi svelero’ alla fine della settimana, a cui tutti potrete partecipare.

Voglio portarvi con me, farvi attraversare le risaie, camminare per le strade di Tokyo, giocare con alcuni alimenti tipici, vorrei trasmettervi il mio amore per questo paese che mi ha preso il cuore da qualche anno.

Il giappone é infatti uno dei paesi più ricchi culturalmente, più all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia ma anche uno dei paesi con le tradizioni più affascinanti, dalle Geishe ai Samurai, e anche se spesso non ce ne rendiamo conto é anche uno dei paesi che ci fa crescere, con i suoi cartoni animati che hanno stupefatto molte generazioni.

Il Giappone ingloba insomma tante di quelle cose interessanti, a volte astruse ma sempre magiche che stimolano la voglia di conoscenza di chi come me ama i viaggi e la storia, ma anche la cucina, l’arte e l’innovazione.

Per cominciare e, per cosi dire, mettervi l’acquolina in bocca vorrei iniziare con una galleria fotografica di questo paese ricco di contrasti, di storia e di magia.

Auguro a tutti un buon viaggio, sperando possiate passare una buona settimana in mia compagnia e auguro già buona fortuna a tutti quelli che vorranno partecipare al Give Away questo fine settimana!

A domani!

さようなら

(sayonara=arrivederci)

Il Samurai era l’equivalente giapponese dei baroni d’Inghilterra,degli aristocratici feudali in Francia e dei principi regionali in Germania, che hanno governato il paese, rappresentando al contempo il loro re o imperatore. Erano la casta dominante del 12 ° secolo.

articolo 1 A

Sushi e Maki, due dei piatti giapponesi più famosi al mondo, composti da riso, verdure (a volte), alghe (nel caso dei maki) e pesce crudo.

articolo 1 C

Tempio giapponese, in giappone la “religione” più diffusa é il buddismo, e il tempio é il loro luogo di culto comein europa lo sono le chiese.

articolo 1 D

Tokyo, capitale del Giappone, città multiculturale che ospita più di 13milioni di abitanti.

articolo 1 E

L’Hirosaki Park, e il suo castello sono uno dei luoghi migliori per poter assistere alla fioritura dei cigliegi in Giappone.

articolo 1 F

Il santuario Fushimi Inari a Kyoto.

articolo 1 G

Le lanterne giapponsei sono accese e lasciate volare in molti casi, dalla commemorazione per un defunto, ad un matrimonio, ma vogliono anche dire perdono e sono quindi offerte in caso si voglia fare pace con un conoscente, amico o parente.

articolo 1 H

L’arte del tiro con l’arco é una delle più diffuse in Giappone e questa tradizione rimonta al tempo dei Samurai, che oltre al dover saper usare la Katana (la spada giapponese) dovevano essere anche abili tiratori.

Una delle stazioni della matro di Tokyo, e le passeggere che sfoggiano una moda alquanto bizzarra. 😉

articolo 1 N

Lottatori di Sumo.

articolo 1 O

Il Kawachi Wisteria Garden, uno dei posti che vorrei proprio vedere prima di morire.

articolo 1 P

Una Geisha. Le Geishe, figure emblematiche del Giappone del passato erano artiste, intrattenevano ospiti importanti cantanto, suonando e facendo conversazione. Anche se con la povertà della loro epoca spesso dovevano spingersi oltre, restano comunque una delle figure chiave per capire e conoscere la cultura giapponese. Se per caso amate la lettura vi consiglio un libro bellissimo che parla proprio di loro: “Memorie di una Geisha”. Trattasi un romanzo realista, ben scritto e molto interessante. L’autore inserisce dati storici reali e precisi per strutturare il suo libro. Vale proprio la pena leggerlo.

articolo 1 Q

Esempio di un Anime giapponese. Anime e Manga sono rispettivamente l’equivalente dei cartoni animati e dei fumetti per l’Europa. Ne esistono vari generi ma approfondiremo più in là.

articolo 1 R

Collezione di Manga

articolo 1 S

Chi non conosce Sailor Moon? Uno degli Anime giapponesi più conosciuto al mondo. Un cartone animato che ha tenuto molte bambine e anche qualche bambino incollati allo schermo della tv per ore!

articolo 1 T

Una delle stampe di Katsushika Hokusai, pittore e incisore giapponese, realizzatore di Ukiyo-e. I suoi lavori furono un’importante fonte di ispirazione per molti impressionisti europei come Claude Monet e postimpressionisti come Vincent Van Gogh.

articolo 1 U

Una Geisha rappresentata nella tipica cerimonia del Thé.

articolo 1 V

Acconciatura di una Geisha. Il colore del nastro nei capelli indicava se era vergine o no. Una tradizione giapponese era quella di mettere all’asta il Mizuage, la verginita della geisha insomma. Per questo quando parliamo della geisha come artista, o come prostituta dobbiamo fare attenzione ai termini che utlizziamo e anche ricordare che parliamo di una cultura completamente diversa dalla nostra.

articolo 1 Z

Il Byōdō-in, tempio buddista costruito nel 1052 nella città di Uji, che fa parte della prefettura e della provincia di Kyoto.

Un Bento é una scatola portavivande tipica, gli studenti la portano a scuola per il pranzo, ma anche gli adulti la usano e la portano al lavoro. Riempire un Bento é diventata un’arte e in Giappone esistono ormai numerosi concorsi di composizione di Bento.