Ricette

From Pomponette to USA parte 2

AMERICA | 13 Novembre 2014 | By

A breve un nuovo Evento sul blog, una settimana,

un po’come quella in Giappone

che vi ho proposto qualche mese fa,

ricca di ricette tipicamente americane,

qualche aneddoto che spero possa piacervi

e tanta allegria!

 

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From Pomponette to USA

L’altra volta ci siamo fatti un viaggio immaginario in Giappone… stavolta vorrei

portarvi con me negli USA

ci state???

Partiamo tra qualche giorno allora preparate il passaporto, riservate i biglietti e

sedetevi comode!

PomponetteToUSA

 

Compleanno Pomponette

2 anni pomponette Ancora non riesco a realizzare la cosa…

Due anni fa, dove ero? Cosa succedeva nella mia vita? Due anni fa é nata Pomponette in Cucina.

Quando il blog é nato ancora non aveva una forma definita, non aveva un logo, uno stile o un colore.

Era un po’ informe.

Era piccolo.

Mi ricordo che i primi giorni lo guardavo come una mamma farebbe con il suo bambini, qualcosa che ti sei tenuta dentro per anni, qualcosa che prende forma nella tua mente prima di arrivare a far davvero parte della tua vita.

Ero contenta quando una decina di persone lo guardava e non mi sarei mai davvero aspettata tutto quello che é successo dopo.

Il blog mi ha portato un po’ di lavoro, collaborazioni, visualizzazioni.

Mi permette di esprimermi in cio’ che amo, la cucina, la scrittura e i viaggi.

La mia vita da espatriata é chiaramente cambiata mentre il blog prendeva forma, mentre nasceva il logo.

Ho messo via centesimo dopo centesimo per pagare la registrazione e la protezione del logo, lho fatto mio, l’ho cresciuto, cambiato e reso quello che é ora. Un logo che mi piace davvero, un blog sereno, un posto in cui condividere con voi quello che so fare meglio.

Ero a Nantes, una città che avro’ per sempre nel cuore, che mi ha dato tanto e che mi ha anche preso tanto.

E là, sul tavolo del soggiorno del monolocale che condividevo con il mio uomo ho iniziato a scrivere.

icone-pic_blogger (1)Per caso, per noia? Per passione? Per far vivere a chi avevo lasciato in Italia quello che vivevo qui.

Per sentirmi più vicina all’Italia, almeno mentalmente.

Pomponette mi ha regalato la possibilità di farvi conoscere chi é Jessika, dove vive, come lavora.

Mi ha dato uno “stage” di giornalismo presso Questo Mese Idee, una rubrica su Cucinare Meglio, la possiblità di girare, viaggiare e conoscere, diventare Special Ambassador per la Cucina Italiana e la chance di conoscere direttamente o indirettamente migliaia di nuova persone.

E mi da sempre di più tra imprevisti e sorprese.

Allora mi pare normale condividere con voi, con chi mi legge, questo compleanno, queste prime due candeline.

Auguri a Pomponette!

 

Compleanno Pomponette

2 anni pomponette Ancora non riesco a realizzare la cosa…

Due anni fa, dove ero? Cosa succedeva nella mia vita? Due anni fa é nata Pomponette in Cucina.

Quando il blog é nato ancora non aveva una forma definita, non aveva un logo, uno stile o un colore.

Era un po’ informe.

Era piccolo.

Mi ricordo che i primi giorni lo guardavo come una mamma farebbe con il suo bambini, qualcosa che ti sei tenuta dentro per anni, qualcosa che prende forma nella tua mente prima di arrivare a far davvero parte della tua vita.

Ero contenta quando una decina di persone lo guardava e non mi sarei mai davvero aspettata tutto quello che é successo dopo.

Il blog mi ha portato un po’ di lavoro, collaborazioni, visualizzazioni.

Mi permette di esprimermi in cio’ che amo, la cucina, la scrittura e i viaggi.

La mia vita da espatriata é chiaramente cambiata mentre il blog prendeva forma, mentre nasceva il logo.

Ho messo via centesimo dopo centesimo per pagare la registrazione e la protezione del logo, lho fatto mio, l’ho cresciuto, cambiato e reso quello che é ora. Un logo che mi piace davvero, un blog sereno, un posto in cui condividere con voi quello che so fare meglio.

Ero a Nantes, una città che avro’ per sempre nel cuore, che mi ha dato tanto e che mi ha anche preso tanto.

E là, sul tavolo del soggiorno del monolocale che condividevo con il mio uomo ho iniziato a scrivere.

icone-pic_blogger (1)Per caso, per noia? Per passione? Per far vivere a chi avevo lasciato in Italia quello che vivevo qui.

Per sentirmi più vicina all’Italia, almeno mentalmente.

Pomponette mi ha regalato la possibilità di farvi conoscere chi é Jessika, dove vive, come lavora.

Mi ha dato uno “stage” di giornalismo presso Questo Mese Idee, una rubrica su Cucinare Meglio, la possiblità di girare, viaggiare e conoscere, diventare Special Ambassador per la Cucina Italiana e la chance di conoscere direttamente o indirettamente migliaia di nuova persone.

E mi da sempre di più tra imprevisti e sorprese.

Allora mi pare normale condividere con voi, con chi mi legge, questo compleanno, queste prime due candeline.

Auguri a Pomponette!

 

Misuro la vita in chilometri…

erdreIn VENTISETTE anni di vita ho percorso, per terra, per mare e per via aerea tantissimi chilometri completando, o quasi il giro dell’Europa.

Ho deciso che la mia vita si misurerà sempre in chilometri, quelli fatti e quelli ancora da fare, dandomi un nuovo, nuovissimo obiettivo.

Al posto che cercare successi personali e concentrarmi su cosa ho o non ho ancora ottenuto mi sono accorta che la mia vita, fino a questo momento, é stata un susseguirsi di viaggi, scoperte, traslochi, lavori a destra e sinistra in città diverse.

Ho iniziato a viaggiare da piccola, molto molto piccola con i miei genitori ed in seguito ho continuato a farlo da sola.

In totale ho percorso poco meno di 100MILA chilometri.

E ogni momento, ogni viaggio mi ha formata, cambiata e fatta crescere.

Mi sono accorta che volente o nolente, pare che la mia vita sia fatta di questo, conoscere keep-calm-and-go-back-home-8gente e posti nuovi, per poi lasciare queste persone e cambiare posto, iniziare nuove avventure, creare nuovi viaggi.

Per la fine della mia vita, che suppongo e spero, sia ancora lontana, ho ancora molti posti da vedere, ma sopprattutto molti molti chilometri da fare e questo mi rincuora quando mi sento un po’ giù.

Sapere di avere ancora tantissimi chilometri da fare, posti in cui vivere, persone da conoscere.

MA per ora mi prendo una piccola pausa, e dopo 5 anni in Francia, torno all’ovile, anche se solo per qualche mese, o un anno al massimo, chissà!

Per permettere anche a chi vive con me di fare qualche passo nella mia vita, nella vita che avevo prima della Francia, per cui, per chi se lo chiedesse, ecco dove sto per traslocare, per un anno, prima di riprendere il viaggio.

Torno a casa!

Fiera, soddisfatta e entusiasta.

Per prendere un soffio nuovo in un vecchio posto che conosco e che mi conosce, prima di decidere la prossima meta.

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27 anni con Pomponette!

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Festeggiate con

me???

 

27 anni con Pomponette!

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Festeggiate con

me???

 

Gita fuori Porta

Da quando viviamo in Lorena non abbiamo mai potuto muoverci molto,

come facevamo prima perché fino al

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mese scorso non avevamo nessun mezzo di trasporto, insomma, la nostra auto era “prigioniera” a casa dei suoceri e quindi noi eravamo an

corati a Nancy.

Ora che l’abbiamo recuperata (dopo svariate peripezie che vi ho raccontato in un articolo precedente) siamo stati finalmente liberi di muoverci come volevamo e quindi, per la festa delle donne ce ne siamo andati ad esplorare il Lussemburgo, che é a solo un’ora e mezza da casa nostra.

Ed é stata una gita più che piacevole anche se come sempre a noi succedono cose un po’assurde, devo dire che questa volta non ci sono stati grandi intoppi a parte il mio gps che é diventato scemo e parlava 3 lingue insieme.

Avevamo le indicazioni stradali più impossibili e inoltre erano spiegate un terzo in inglese, uno in italiano (ma con tipico ac

cento british) e un terzo in francese con un perfetto accento del nord.

Le frasi erano più o meno come questa:turn sinistra at the rotonda and go diritto en rue Robert Shumann insomma ci voleva un bel lavoro di traduzione simultanea per sapere dove dovevamo andare realmente ma alla fine ci siamo riu

sciti e cosi vi lascio qualche bella foto della città di Lussemburgo, una citta davvero molto interessante, costruita su più livelli, con uno strapiombo immenso a dividerla in due parti, un perfetto incrocio tra antico e moderno, un posto davvero spettacolare insomma.

Purtroppo pero’ anche una città molto molto cara, volevamo passare una notte in hotel e ripartire oggi ma anche l’albergo più misero con una sola stella costava 100 euro a notte, per cui verso sera abbiamo fatto dietro-front e siamo tornati a dormire in Francia nel nostro lettuccio.

Un caffé ci é costato 2 euro e 50 e anche un’attesa di circa 40 minuti per averlo e a quel punto, in qualsiasi altro posto c

e lo avrebbero offerto per scusarsi dell’infitita attesa, ma là no, lo abbiamo dovuto pagare.

Abbiamo scoperto che anche gli affitti sono cari (carissimi), pero’ ci sono 4 o 5 cose che valeva la pensa comprare comunque in quel di Lussemburgo city, come il caffé, Lavazza e segafredo che erano venduti a meno di 1€ al pacchetto, l’Aperol che non si sa per quale motivo vendevano ovunque e allo stesso prezzo dell’Italia (mentre in Francia lo si paga 25 euro per 75cl), le sigarette (brutto, bruttissimo vizio della vostra blogger) che costavano circa 3 euro al pacchetto ma sopprattutto la benzina che era

a 1,10€ al litro!!!

Ovviamente abbiamo fatto il pieno!!! ^___^

Per il resto la città é molto antica e, come dicevo prima credo che abbiamo fatto davvero un buon lavoro di “assemblaggio”, se cosi si puo dire, perché antico e moderno si sposano alla perfezione creando una città unica nel suo genere e interessantissima da scoprire.

Quello che dovreste assolutamente visitare? Le grotte, le catacombe e i vari tunnel sotterranei che si snodano sotto l’intera città, MAGNIFICI!!!

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Viaggio ad Ovest

Quarantotto ore ad Ovest

Buogiorno a tutti quelli che mi seguono sempre qui sul blog e anche a quelli che vengono solo ogni tanto a curiosare.

Vorrei scusarmi con voi per la mia assenza di questi ultimi due giorni ma ho passato le 48 ore più intense e stancanti degli ultimi decenni.
Libreria nella stazione di Metz, WOW!
Come sapete, o molti sanno io vivo in Francia e ogni tanto capita che scenda in Italia a vedere la mia famiglia, e quando questo avviene ho sempre pochi giorni di tempo e voglio approfittare al meglio di ogni ora, per cui dormo poco e incastro appuntamente con famiglia e amici a più non posso per non perdermi neanche un istante di queste settimane splendide in cui torno a casa. Il mio compagno non ha mai potuto capire questa cosa, questi ritrovi a 100 all’ora, la mancanza di famiglai e amici perché, fino a settembre abbiamo sempre vissuto vicino alla sua family e quindi per lui era facile vederli (ci andavamo ogni fine settimana insomma).

Cantine bizzarre a Metz, aspettando il Co-Voiturage

MA … da settembre viviamo nell’est della Francia, e non più nel caro e amato ovest e quindi dopo sei mesi di lontananza dalla sua famiglia il mio uomo si é messo a pensare che forse avevo ragione, che la famiglia ti manca quando sei lontano per tanto tempo e che si poteva andare a trovarli. Piccolo neo in tutto questo suo piano: NOI NON ABBIAMO UN AUTO, o meglio si ce l’abbiamo ma é rimasta la, dalle parti di Nantes, per cui come la attraversiamo la Francia ora?

In auto con il tizio del Co-Voiturage, seduta dietro, e io soffro di mal d’auto!

La risposta é la seguente: Un tram (da casa alla stazione). Un treno (da Nancy a Metz). Un co-voiturage o car-pooling che dir si voglia, con un paio di sconosciuti che ci hanno portato da Metz a Orléans. Se ve lo state chiedendo siamo esattamente da lato opposto dello stato e ad Orléans eravamo più o meno a metà strada dopo sole OTTO ore di VIAGGIO!

Il co-voituratore ci lascia alla stazione centrale di Orléans, e li ti trovi davanti un pianoforte che tutti possono suonare!

Poi un cognato é venuto a prenderci a Orléans per portarci a Saumur, arrivando in ritardo di circa 2 ore e facendoci arrivare ad un totale di TREDICI (tre-di-ci se non si fosse capito) ore di viaggio. Ed in seguito dopo aver dormito dalla sorella del mio compagno siamo ripartiti per un’altra ore e mezzo di viaggio per arrivare dai suoi genitori! Il tutto per un totale di QUATTORDICI ore di VIAGGIO per fare circa 700 chilometri! E no, non abbiamo preso l’aereo perché nessun aereo porta da Nancy a Cholet (dove vivono i genitori di Cedric) e non abbiamo preso il treno fino a là perché costava un patrimonio e perché la Francia non ci offriva un treno diretto ma 4 treni diversi con una pausa di due ore tra ogni partenza!

Il cielo, ad Ovest!

Dopo quest’odissea personale siamo finalmente arrivati a destinazione e Ced si é reso conto che a volta ho ragione, che quando il tempo é poco non si ha voglia di dormire ma di approfittare di ogni minuto per cui abbiamo fatto visita anche alla nonna di Cedric, siamo andati in un’altra città a cercare la nostra lavatrice per portarcela a Nancy, siamo stati a prenzi e cene infiniti, siamo andati nel negozio preferito della sua famiglia, abbiamo visto le zie, siamo andati a pattinare sul ghiaccio, abbiamo fatto un giro della città, siamo andati a vedere la casa in costruzione del fratello del mio ragazzo (un terreno vuoto e un paio di disegni della casa in realtà) e non contenti siamo ripartiti esausti, questa volta con la nostra auto, senza prendere l’autostrada, per tornarcene a Nancy, dove siamo arrivati ieri sera, dopo altre dieci ore di viaggio!

Meta finale, casa dei suoceri!

Ecco perché questo fine settimana non ho avuto un solo momento per occuparmi del blog, respirare o dormire. Per la serie, solo a me capitano queste cose! 24 ore di viaggio tra venerdi mattina e lunedi sera per un totale di 48 ore effettive ad Ovest! MA l’amore fa fare anche questo, no?