Ricette

Quando conosci Minnie… Alla scoperta di Disneyland

minnie-lanvin-crdit-disneylandparisIeri vi ho lasciato un post un po enigmatico ma credo che l’avrete capito tutti dove sono stata… insomma, ero a parigi, vi ho messo mezza testa di topolino come indizio, anche il più distratto avrebbe capito che me ne sono andata a fare un giro a EuroDisney…

Disneyland tutti lo conosciamo, questo mondo fantastico, questo  luogo dove tutti, grandi e piccini, si sentono immersi nella fantasia e nell’imaginazione e circondati dalla magia che il signor Walt ha saputo inventare…

E proprio perché tutti conoscono Disneyland, io ho deciso di andare un po controcorrente, e di parlarvi di del dietro le quinte, di quello che ancora non sapete, di tutto quello che avreste sempre voluto chiedere ma che non avete mai osato domandare.

Disney, il dietro le quinte…

E questo grazie alla mia conoscenza ormai pluriennale con Minnie, (da qui la lettura é sconsigliata ai bambini) o per lo meno con una Minnie.

E, cominciando dalle persone che lavorano per Disney, proprio come la mia Minnie personale, vi diro che il parco d’attrazioni più grande e importante d’Europa offre lavoro a

photo-hotel

più di 14MILA posti di lavoro, tra coloro che lavorano direttamente nel parco (guide, camerieri, cuochi, personaggi, ballerini, animatori, customer service, e chi più ne ha più ne metta) e coloro che lavorano per il parco ma dall’esterno, quello che fornisce le lampadine per esempio, ma anche tutti quelli che lavorano nella fantastica e reale Disneyland…

Eh si, perché a Parigi esiste una vera e propria cittadina appartenenete a Disney dove sembra di vivere in una realtà parallela.

Questo posto dall’aria un po americana e che sembra davvero  un set di un film é in realtà un villaggio magnifico ma reale, con bellissimi palazzi, giardini puliti, e commerci variopinti, centri commerciali e perfino un cinema.

montevrain_a_25_km_de_paris_magnifique_demeure_de_style_cottage_anglais_99149979341006026

E cammiando per le strade di questo paesino a meno di due chilometri dal parco d’attrazione si sente e si respira la mano e lo stile di Disney… e sapete perché? Perché é Disney, tutti i terreni appartengono ai proprietari di Mickey, ed é probabilmente Topolino stesso che da il permesso di costruire sul suo suolo.

Un luogo dove vivere e lavorare stando fuori dal tempo, come in quei film tipo “L’uomo creo’  la donna” e “Il prigioniero”, quei posti in cui ti guardi intorno e non puoi non pensare che sia tutto finto, costruito ad hoc per un film di fantascienza, e poi scopri che é vero e che non puoi piu tirartene fuori. MA anche questo fa parte della magia Disney,no?

E poi, un’altra cosa di cui volevo parlarvi é questo soggetto che fino a poco fa era tabù ma che ormai é stato già discusso su molti blog francesi prima del mio, e che é perfino passato alla televisione da queste parti, proprio qualche settimana fa…

I 1001 segreti di Disneyland Paris… hidden_mickey5

Allora, io di segreti non ne conosco esattamente MILLE-E-UNO … ma qualcuno lo so e ho deciso di condividerlo con voi in una serie di nuovi post che cominciano oggi.

Questi segreti li conoscevo prima di arrivare al parco Disney per la mia terza esperienza alle prese con Topolino, Pippi e Paperino. ben prima di averne parlato con Minnie questo fine settimana, perché come dicevo la tv francese ne ha fatto un documentario poco fa ma pare che in Italia questo non sia ancora noto per cui eccovi qualche anteprima…

Premetto che questi ” segreti” non toglieranno nulla alla magia Disney, anzi, al massimo io credo che ne aggiungano di magia, di mistero e di voglia di tornarci, con gli occhi di un adulto e vedere tutte queste cose con i vostri occhi.

30d0pduc

Allora, lo sapevate che all’interno del parco ci sono decine di teste di Topolino nascoste ovunque? Sono le Hidden Mickey che fanno tanto parlare i più grandi fan della banda di Topolino.

Ce ne sono ovunque nel parco, più o meno visibili, certi sono facili da trovare anche da soli, ad occhio nudo ma per altri ci vuole una guida che ve li mostri personalmente, e per me vale la pena di tornare a Disney anche solo per questo, una caccia al tesoro a regola d’arte immersi nella magia.

Inoltre non sono ci sono solo dei Mickey nascosti in ogni parco ma ce ne sono anche in tutti i film d’animazione a partire dal Re Leone alla Sirenetta fino ai lungometraggi più recenti.

Chi di voi ne ha già visti? Chi ne ha trovato qualcuno? Se vi va di partecipare alla caccia al Topolino non esitate a mandarmi delle foto o a scrivere nei commenti dove le avete viste, io sono davvero curiosa.

la_petite_sirene_hm

Mireille Dumas, giornalista francese, ha realizzato un reportage su tutto il dietro le quinte del parco. Per chi capisce il francese vi lascio il link del documentario, più di un’ora e mezza di segreti, scoperte e informazioni esclusive sulla magia Disney.

https://www.youtube.com/watch?v=W5sNXQIG70c

101130053828825820

Il parco permette, grazie a una particolare attenzione ai dettagli di immergersi per uno o più giorni, in un mondo senza tempo, creato ad hoc per rendervi felici, farvi tornare bambini e farvi vivere in un sogno incantato per qualche ora.

Più di 100 nazionalità e 20 lingue parlate per tutti i dipendenti di Disneyland, un mondo più complesso di quello mostrato al pubblico, un mondo di perfezione, attenzione ai dettagli e sorrisi accoglie un pubblico sempre più numeroso.

Gli hotel hanno più di 2000 camere, i dependenti sono migliaia e le attrazzioni sono in continuo aumento e tutto funziona, un po per magia, in modo perfettamente sincronizzato, Disney offre tutto quello che cercate anche una volta adulti.

I “clienti”, il pubblico insomma, lascia il cervello fuori dai cancelli del parco come ha ironicamente detto la mia Minnie personale, tutti, proprio tutti dimenticano la loro vita, i loro problemi e cadono immancambilmente in una spirale di musica e felicità, in un mondo incantato e vivono, anche se per poche ore in un mondo senza problemi ne drammi.

Per quelli che invece lavorano all’interno della grande azienda Disney la vita un po irrreale li segue anche fuori dal parco, il loro lavoro, i loro costumi, le loro case, tutto é Disney. Per questo motivo sono pochi coloro che resistono per più di 5 anni nel parco.

Ad un certo punto ci si sente intrappolati in una bolla, lontani dalla realtà della vita vera e si va a cercare un lavoro altrove.

Quello che pero’ succede spesso é che una volta visto il mondo fuori da Disney si vuole tornare nel parco, lavorarci di nuovo, perché nulla vale la magia che il signor Walt ha saputo abilmente creare, altro che Merlino, Gandal o David Copperfild, Mister Diney, é il vero mago dei nostri tempi, un uomo che dal nulla ha saputo immaginare e costruire un sogno,diventato ormai una tradizione, che coinvogle donne e uomini di ogni età.

disneymagic

E per questo primo post su Disneyland Paris é tutto, spero che questi piccoli segreti vi siano piaciuti, e appuntamento alla prossima settimana per il seguito delle avventure di Topolino & CO.

Quando conosci Minnie… Alla scoperta di Disneyland

minnie-lanvin-crdit-disneylandparisIeri vi ho lasciato un post un po enigmatico ma credo che l’avrete capito tutti dove sono stata… insomma, ero a parigi, vi ho messo mezza testa di topolino come indizio, anche il più distratto avrebbe capito che me ne sono andata a fare un giro a EuroDisney…

Disneyland tutti lo conosciamo, questo mondo fantastico, questo  luogo dove tutti, grandi e piccini, si sentono immersi nella fantasia e nell’imaginazione e circondati dalla magia che il signor Walt ha saputo inventare…

E proprio perché tutti conoscono Disneyland, io ho deciso di andare un po controcorrente, e di parlarvi di del dietro le quinte, di quello che ancora non sapete, di tutto quello che avreste sempre voluto chiedere ma che non avete mai osato domandare.

Disney, il dietro le quinte…

E questo grazie alla mia conoscenza ormai pluriennale con Minnie, (da qui la lettura é sconsigliata ai bambini) o per lo meno con una Minnie.

E, cominciando dalle persone che lavorano per Disney, proprio come la mia Minnie personale, vi diro che il parco d’attrazioni più grande e importante d’Europa offre lavoro a

photo-hotel

più di 14MILA posti di lavoro, tra coloro che lavorano direttamente nel parco (guide, camerieri, cuochi, personaggi, ballerini, animatori, customer service, e chi più ne ha più ne metta) e coloro che lavorano per il parco ma dall’esterno, quello che fornisce le lampadine per esempio, ma anche tutti quelli che lavorano nella fantastica e reale Disneyland…

Eh si, perché a Parigi esiste una vera e propria cittadina appartenenete a Disney dove sembra di vivere in una realtà parallela.

Questo posto dall’aria un po americana e che sembra davvero  un set di un film é in realtà un villaggio magnifico ma reale, con bellissimi palazzi, giardini puliti, e commerci variopinti, centri commerciali e perfino un cinema.

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E cammiando per le strade di questo paesino a meno di due chilometri dal parco d’attrazione si sente e si respira la mano e lo stile di Disney… e sapete perché? Perché é Disney, tutti i terreni appartengono ai proprietari di Mickey, ed é probabilmente Topolino stesso che da il permesso di costruire sul suo suolo.

Un luogo dove vivere e lavorare stando fuori dal tempo, come in quei film tipo “L’uomo creo’  la donna” e “Il prigioniero”, quei posti in cui ti guardi intorno e non puoi non pensare che sia tutto finto, costruito ad hoc per un film di fantascienza, e poi scopri che é vero e che non puoi piu tirartene fuori. MA anche questo fa parte della magia Disney,no?

E poi, un’altra cosa di cui volevo parlarvi é questo soggetto che fino a poco fa era tabù ma che ormai é stato già discusso su molti blog francesi prima del mio, e che é perfino passato alla televisione da queste parti, proprio qualche settimana fa…

I 1001 segreti di Disneyland Paris… hidden_mickey5

Allora, io di segreti non ne conosco esattamente MILLE-E-UNO … ma qualcuno lo so e ho deciso di condividerlo con voi in una serie di nuovi post che cominciano oggi.

Questi segreti li conoscevo prima di arrivare al parco Disney per la mia terza esperienza alle prese con Topolino, Pippi e Paperino. ben prima di averne parlato con Minnie questo fine settimana, perché come dicevo la tv francese ne ha fatto un documentario poco fa ma pare che in Italia questo non sia ancora noto per cui eccovi qualche anteprima…

Premetto che questi ” segreti” non toglieranno nulla alla magia Disney, anzi, al massimo io credo che ne aggiungano di magia, di mistero e di voglia di tornarci, con gli occhi di un adulto e vedere tutte queste cose con i vostri occhi.

30d0pduc

Allora, lo sapevate che all’interno del parco ci sono decine di teste di Topolino nascoste ovunque? Sono le Hidden Mickey che fanno tanto parlare i più grandi fan della banda di Topolino.

Ce ne sono ovunque nel parco, più o meno visibili, certi sono facili da trovare anche da soli, ad occhio nudo ma per altri ci vuole una guida che ve li mostri personalmente, e per me vale la pena di tornare a Disney anche solo per questo, una caccia al tesoro a regola d’arte immersi nella magia.

Inoltre non sono ci sono solo dei Mickey nascosti in ogni parco ma ce ne sono anche in tutti i film d’animazione a partire dal Re Leone alla Sirenetta fino ai lungometraggi più recenti.

Chi di voi ne ha già visti? Chi ne ha trovato qualcuno? Se vi va di partecipare alla caccia al Topolino non esitate a mandarmi delle foto o a scrivere nei commenti dove le avete viste, io sono davvero curiosa.

la_petite_sirene_hm

Mireille Dumas, giornalista francese, ha realizzato un reportage su tutto il dietro le quinte del parco. Per chi capisce il francese vi lascio il link del documentario, più di un’ora e mezza di segreti, scoperte e informazioni esclusive sulla magia Disney.

https://www.youtube.com/watch?v=W5sNXQIG70c

101130053828825820

Il parco permette, grazie a una particolare attenzione ai dettagli di immergersi per uno o più giorni, in un mondo senza tempo, creato ad hoc per rendervi felici, farvi tornare bambini e farvi vivere in un sogno incantato per qualche ora.

Più di 100 nazionalità e 20 lingue parlate per tutti i dipendenti di Disneyland, un mondo più complesso di quello mostrato al pubblico, un mondo di perfezione, attenzione ai dettagli e sorrisi accoglie un pubblico sempre più numeroso.

Gli hotel hanno più di 2000 camere, i dependenti sono migliaia e le attrazzioni sono in continuo aumento e tutto funziona, un po per magia, in modo perfettamente sincronizzato, Disney offre tutto quello che cercate anche una volta adulti.

I “clienti”, il pubblico insomma, lascia il cervello fuori dai cancelli del parco come ha ironicamente detto la mia Minnie personale, tutti, proprio tutti dimenticano la loro vita, i loro problemi e cadono immancambilmente in una spirale di musica e felicità, in un mondo incantato e vivono, anche se per poche ore in un mondo senza problemi ne drammi.

Per quelli che invece lavorano all’interno della grande azienda Disney la vita un po irrreale li segue anche fuori dal parco, il loro lavoro, i loro costumi, le loro case, tutto é Disney. Per questo motivo sono pochi coloro che resistono per più di 5 anni nel parco.

Ad un certo punto ci si sente intrappolati in una bolla, lontani dalla realtà della vita vera e si va a cercare un lavoro altrove.

Quello che pero’ succede spesso é che una volta visto il mondo fuori da Disney si vuole tornare nel parco, lavorarci di nuovo, perché nulla vale la magia che il signor Walt ha saputo abilmente creare, altro che Merlino, Gandal o David Copperfild, Mister Diney, é il vero mago dei nostri tempi, un uomo che dal nulla ha saputo immaginare e costruire un sogno,diventato ormai una tradizione, che coinvogle donne e uomini di ogni età.

disneymagic

E per questo primo post su Disneyland Paris é tutto, spero che questi piccoli segreti vi siano piaciuti, e appuntamento alla prossima settimana per il seguito delle avventure di Topolino & CO.

Dove sono stata?

indizio1In 4 giorni a Parigi di cose ne sono successe, ma tra la fiera  enogastronomica e la visita (ri-visita) della città cosa mi é piaciuto di più?

Se indovinate dove sono stata vincete… un uovo di Pasqua? Un paio di calzini (sporchi)? Un ago in un pagliaio? Un paio di orecchie? Un canguro? Il manico di una pentola?

Ovviamente vi do un indizio…

E a breve vi raccontero’ tutti i segreti e i retroscena di questo posto fantastico…

 

 

Crostata di mele a Parigi

PicsArt_1397463766542Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.

Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia

10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)

3 mele rosse

1 cucchiaio di cannella

PREPARAZIONE:

Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.PicsArt_1397463853062

Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.

In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti  circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.

Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!

Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.

Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!

C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.

L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.

Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???

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Crostata di mele a Parigi

PicsArt_1397463766542Eccoci per una nuova ricetta, e dopo il super tour di ieri alla fiera dell’enogastronomia me ne sono tornata a casa (per ora la casetta di un amico parigino che ci ospita) con un bel bottino tra cui delle mele rosse, un po’ come quelle di biananeve e per ringraziare il nostro ospite ho preparato una crostata di mele alla bretone.

Vi lascio la ricetta qui sotto insieme a qualche foto della ville lumière che come sempre mi rapisce e mi “innamora”.

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia

10 cucchiai di burro salato (la ricetta la trovate sul blog seguendo questo link: http://pomponetteincucina.cucinare.meglio.it/caramello-al-burro-salato-vive-la-bretagne/)

3 mele rosse

1 cucchiaio di cannella

PREPARAZIONE:

Una volta fatto il vostro caramello al burro salato dovrete tagliare le mele a dadini e lasciarle in immersione nel caramello stesso per una mezz’ora in modo che prendano bene il sapore.PicsArt_1397463853062

Stendete la pasta sfoglia su una teglia rotonda e adagiate un cucchiaio di burro salato sul fondo spalmandolo bene. Fate cuocere la pasta sfoglia in questo modo per circa dieci minuti a 180°.

In seguito versate i restanti cucchiai di caramello e le mele sulla sfoglia e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti  circa sempre a 180° tenendo controllata la cottura di tanto in tanto.

Verso la fine aggiungete la cannella spolverandola leggermente sull’intera crostata. Rimettete in forno qualche minuto ed é già pronta. Calorica, certo, ma davvero buonissima!!!

Oltre alla fiera e alla crostata siamo anche riusciti a ritagliarci una mezza giornata per visitare o meglio, per RIvisitare Parigi che sia io che il mio compagno avevamo già visto ma mai insieme.

Quasta città, caotica per chi ci vive é pero decisamente una delle mie mete turtistiche preferite, offre paesaggi sempre diversi, continue esposizioni culturali, musica e concerti a non finire ed anche meraviglie architettoniche completamente diverse da loro che si fondono a perfezione nell’orizzone dell’Ile de France!

C’é da dire che Parigi é cara come città, cari gli affitti (900 euro per un monolocale striminzito) e caro anche il livello di vita, ma quando la si visita con qualcuno del posto, si trova sempre qualche bella cosa da fare o da comprare a poco prezzo, perfino nel quartiere più borghese, come puo” essere quello dell’Opéra si trovano piccoli barettini caratteristici dove prendere una birra per un paio di euro, ristoranti di ogni sorta dove si puo avere un menù completo per circa 12 euro e anche qualche bel souvenir senza per forza dover subaffittare i nostri reni.

L’unico punto negativo di questa grande metropoli europea é, come un po in tutte le megalopoli del mondo, il livello di in quinamento che copre di un velo grigiastro tutta la città e che si sente anche sulla pelle come se fossimo sempre coperti da una lieve patina di sporco.

Vi lascio alle foto e mi preparo per la grande giornata di domani, ultima giornata parigina … e voi sapete dove andro’ ???

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Fiere e Expo? PRECAUZIONI PER L’USO!

“Foire international aux fromages et aux vins français.”

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Vi dico fin da subito che il risultato della mia spedizione alla scopera dell’enogastronomia francese é un gran mal di piedi, un mal di gola allucinante, la testa che ronza e qualche liena di febbre.

Allora questa fiera, mi é piaciuta?

Direi che é una delle fiere più complete e interessanti alla quali io abbia mai potuto partecipare, una delle meglio roganizzate (a parte alcuni piccoli dettagli di cui vi parlero’ in seuito) e anche una delle più grandi a parte forse l’expo universale di Lisbona del 1998…

Oltre 350 espositori, per un numero minimo di 700 artigiani, viticoltori e produttori si sono riuniti per QUATTRO GIORNI all’insegna dell’enogastronomia francese.

La fiera proponeva svariate degustazioni, più di quante uno stomaco umano potesse realmente sopportare, corsi di cucina e anche qualche dimostrazione dal vivo su come creare un piatto piuttosto che un altro a partire dai prodotti esposti (sopprattuto, come lo dice il nome della fiera, vini e formaggi).

L’esagono (la Francia insomma) offre davvero un numero spropositato di formaggi differenti e ogni produttore partecipava ad una competizione per essere eletto miglio produttore di formaggio della nazione.

Insomma fino a qui tutto bello ed interessante, nulla di particolarmente inaspettato anche se ho comunque potuto scoprire molti prodotti a me ignoti fino a ieri e rivalutare altri prodotti che avevo sottostimato negli ultimi tempi.

Il problema qual’era allora? Per prima cosa il posto in cui si situava la manifestazione, completamente sprovvisto di parcheggi, male indicato nonostante in centro a Parigi ci fossero cartelloni ovunque e poster della fiera, più ci si avvicinava al luogo più le indicazioni diminuivano fino alla completa disparizione.

Un altro punto un po cosi cosa, che mi ha fatto un po ainnervosire era la disposizione degli stand, cosi vicini tra loro da non permettere una buona circolazione in tutto il salone dell’esposizione e quindi l’irrimediabile crearsi di ingorghi umani, calore e nervosismo generale.

Per attennuare questo stress offrivano pero’ degustazioni non stop di almeno un centinaio di vini differenti, e mentre io mi ci recavo un po per passione e un po per lavoro ed ho bevuto un gran poco, sono spesso finita naso a naso con gente particolarmente ubriaca e molesta.

L’expo resta comuqnue molto interessante e ho potuto fare incetta di prodotti davvero particolari, ma vi offro un consiglio, libero e gratuito: non cercate di andarci con i tacchi, perché mentre cercate di apparire belli ed eleganti i vostri piedi inizieranno a ricorcarvi che se loro non sono comodi non si va da nessuna parte e tornerete a casa doloranti per niente.

Ed un ultimo consiglio, quello di fissarvi un budget di spesa, prima di arrivare alla fiera, per non cedere alla tentazione dei numerosi artigiani, cosi appassionati per i loro prodotti e, spesso bravi commerciali. Potreste ritrovarvi, come uno dei miei accompagnatori, con circa 200 euro di vini e formaggi in una borsina di plastica senza sapere nemmeno perché li avete comprati.

Un voto? Se devo comparare questa fiera, e quella recentemente visitata in Italia (Golositalia) penso che vinca la Francia, anche se di poco, ma forse, dico cosi solo perché ieri a Parigi mi hanno fatto davvero girare la testa, con i loro stend colorati, i loro prodotti incredibili e i vari omaggi con cui tutti siamo tornati a casa…

Da rifare, l’anno prossimo per la 48esima edizione, con scarpe da ginnastica, una borsa più capiente e una sciarpa perché non si sa come ma c’é stato un problema con l’aria condizionata e nella fiera faceva un freddo incredibile e io ovviamente sono tornata a casa malata!

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Formaggi e vini francesi arriviamo!

affiche

Pour qui se trouve sur Paris, et est intéréssée par la foire voici l’adresse complet.

Avenue Général-Leclerc
77120 COULOMMIERS

Téléphone : 01 64 03 01 78

 

Formaggi e vini francesi arriviamo!

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Pour qui se trouve sur Paris, et est intéréssée par la foire voici l’adresse complet.

Avenue Général-Leclerc
77120 COULOMMIERS

Téléphone : 01 64 03 01 78

 

Parigi, stiamo arrivando …

paris 11

Eccoci, in partenza per

Parigi!

Spero già questa sera di potervi raccontare di qualche bellezza della capitale o informare su qualche nuona stranezza culinaria (chissà se avremo internet???) e mi preparo mentalmente alla fiera enogastronomica che visitero’ sabato sperando di non perdermi tra vini e formaggi francesi.

Per ora vi auguro un buonissimo fine settimana e noi ci ritroviamo più tardi!!!

cuisine 11

Parigi, stiamo arrivando …

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Eccoci, in partenza per

Parigi!

Spero già questa sera di potervi raccontare di qualche bellezza della capitale o informare su qualche nuona stranezza culinaria (chissà se avremo internet???) e mi preparo mentalmente alla fiera enogastronomica che visitero’ sabato sperando di non perdermi tra vini e formaggi francesi.

Per ora vi auguro un buonissimo fine settimana e noi ci ritroviamo più tardi!!!

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