Ricette

Cosa vorrei …

Oggi vorrei mostrarvi alcuni oggetti e accessori per la decorazione della cucina ,in pieno stile anni ’50, alcune cose che vorrei nella mia prossima cucina, cosi, tanto per condividere con voi un paio di cosette carine, restando sempre incentrati sul mondo della cucina.

Appena il trasloco sarà effettivo, tra circa TRE MESI, e potro’ concentrarmi sull’arredo del prossimo appartamentino, spero di trovare un negozio in Italia che venda questi bellissimi (ed inutilissimi) accessori, per l’appunto in stile anni ’50.

Non solo mi sono fissata su questa idea di decorazione vintage ma anche sullo stile francese, o più precisamente parigino, perché dopo 5 anni in terra gallica non posso mica lasciarmi alle spalle la Francia in questo modo, no?

Ecco quindi alcune cose che vorrei tanto trovare e usare per arredare la mia futura cucina ma che purtroppo non so se sono vendute nello stivale.

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Porta spezie, esiste di ogni marcha e da ormai un centinaio di anni, con tanto di porta rotolo di scottex che fa tanto casa della nonna… e che mi piace moltissimo!!!

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Set da Tavola, in finto stile anni anni ’50 che in realtà sembr più anni ’20 dati i vestiti delle donnine ma che é stato prodotti tipo 3 mesi fa dall’industria NATIVES! 😉

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Un barattolo di vetro (o due o tre o sei insomma) che ho trovato sia da Casa che da Maison du Monde che vorrei usare o come porta caramelle, o per sale, farina, sale grosso, zucchero o ancora come porta candele, si lo so, sono una persona indecisa in questo momento.

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Simpatiche scatolette in metallo, adatte a tutto, farina, caramelle, zucchero, cereali, pasta, tutte della marca NATIVES!

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Cannuccie di carta? Plastica? Carta plasticosa? Rosa e bianche a righe, da mettere nei milkshak, frullati, succhi, e chi più ne ha più ne metta. Le ho lasciate al negozio perché 3 euro per 20 cannucciette non riutilizzabili mi sembrava esagerato. ^___^

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Sempre della marca NATIVES, una bilancia da cucina, per essere più precisi nelle ricette pasticcere!

 

Ebbene si, in realtà questo post serve sopprattutto per scoprire se in Italia vendono i miei oggetti del desiderio, ma anche a farvi capire quanto malata sia la vostra cara blogger, che prima di decidere come arredare la casa, arreda la cucina, perché é il posto in cui sto di più ed é normale, ma anche perché una bella cucina ,significa foto migliori, e più caratteristiche da mettervi qui sul blog, un circolo vizioso insomma. Detto cio’ vi lascio al vostro 1° Maggio, spero che da voi ci sia il sole (qui il cielo fa schifissimo oggi) e me ne vado a preparare la prossima ricetta. Buona Giornata!

Prima di lasciare Nancy…

Pochi giorni fa sono stati qui due amici italiani, che conosco ormai da tantissimo tempo e ci siamo fatti un giro per la città, allora vi lascio qualche foto, un po’ come un tributo a questa città che sto per lasciare (tra circa tre mesi) ma che resterà comunque nel mio cuore nel bene e nel male.

Un posto che vi consiglio comunque di visitare in quanto ricco d’arte e di storia.

Una città un po’ cara, sopprattutto rispetto agli standard francesi (se si esclude Parigi) ma anche una città dalle molte sfaccettature.

Eccovi qualche foto, che spero, vi dia voglia di venire a visitarla un giorno o l’altro, e se avete bisogno di consigli su come arrivarci, dove pernottare o cosa vedere non esitate a chiedermelo, via mail o anche commentando qui sotto!

Ah dovrei anche ringraziare il mio amico Adriano e la sua macchina fotografica che mi hanno permesso di creare un post con delle foto più che ottime!

 

 

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Giardino del castello di Luneville

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Una delle fontane di Piazza Stanislas, Nancy

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Castello di Luneville, provincia di Nancy

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Entrata del Castello di Luneville, provincia di Nancy

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Scalinata del Museo d’Arte di Nancy, scala Liberty

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Museo d’Arte, Nancy

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Cattedrale Notre-Dame-de-l’Annonciation, Nancy

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Piazza Stanislas, Nancy, cuore della città nuova, Patrimonio dell’Unesco

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Piazza Stanislas, Nancy, Patrimonio dell’Unesco

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Dettaglio di Piazza Stanislas, Nancy, Patrimonio dell’Unesco

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Eh si, questa sono io!

Quando conosci Minnie… Alla scoperta di Disneyland

minnie-lanvin-crdit-disneylandparisIeri vi ho lasciato un post un po enigmatico ma credo che l’avrete capito tutti dove sono stata… insomma, ero a parigi, vi ho messo mezza testa di topolino come indizio, anche il più distratto avrebbe capito che me ne sono andata a fare un giro a EuroDisney…

Disneyland tutti lo conosciamo, questo mondo fantastico, questo  luogo dove tutti, grandi e piccini, si sentono immersi nella fantasia e nell’imaginazione e circondati dalla magia che il signor Walt ha saputo inventare…

E proprio perché tutti conoscono Disneyland, io ho deciso di andare un po controcorrente, e di parlarvi di del dietro le quinte, di quello che ancora non sapete, di tutto quello che avreste sempre voluto chiedere ma che non avete mai osato domandare.

Disney, il dietro le quinte…

E questo grazie alla mia conoscenza ormai pluriennale con Minnie, (da qui la lettura é sconsigliata ai bambini) o per lo meno con una Minnie.

E, cominciando dalle persone che lavorano per Disney, proprio come la mia Minnie personale, vi diro che il parco d’attrazioni più grande e importante d’Europa offre lavoro a

photo-hotel

più di 14MILA posti di lavoro, tra coloro che lavorano direttamente nel parco (guide, camerieri, cuochi, personaggi, ballerini, animatori, customer service, e chi più ne ha più ne metta) e coloro che lavorano per il parco ma dall’esterno, quello che fornisce le lampadine per esempio, ma anche tutti quelli che lavorano nella fantastica e reale Disneyland…

Eh si, perché a Parigi esiste una vera e propria cittadina appartenenete a Disney dove sembra di vivere in una realtà parallela.

Questo posto dall’aria un po americana e che sembra davvero  un set di un film é in realtà un villaggio magnifico ma reale, con bellissimi palazzi, giardini puliti, e commerci variopinti, centri commerciali e perfino un cinema.

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E cammiando per le strade di questo paesino a meno di due chilometri dal parco d’attrazione si sente e si respira la mano e lo stile di Disney… e sapete perché? Perché é Disney, tutti i terreni appartengono ai proprietari di Mickey, ed é probabilmente Topolino stesso che da il permesso di costruire sul suo suolo.

Un luogo dove vivere e lavorare stando fuori dal tempo, come in quei film tipo “L’uomo creo’  la donna” e “Il prigioniero”, quei posti in cui ti guardi intorno e non puoi non pensare che sia tutto finto, costruito ad hoc per un film di fantascienza, e poi scopri che é vero e che non puoi piu tirartene fuori. MA anche questo fa parte della magia Disney,no?

E poi, un’altra cosa di cui volevo parlarvi é questo soggetto che fino a poco fa era tabù ma che ormai é stato già discusso su molti blog francesi prima del mio, e che é perfino passato alla televisione da queste parti, proprio qualche settimana fa…

I 1001 segreti di Disneyland Paris… hidden_mickey5

Allora, io di segreti non ne conosco esattamente MILLE-E-UNO … ma qualcuno lo so e ho deciso di condividerlo con voi in una serie di nuovi post che cominciano oggi.

Questi segreti li conoscevo prima di arrivare al parco Disney per la mia terza esperienza alle prese con Topolino, Pippi e Paperino. ben prima di averne parlato con Minnie questo fine settimana, perché come dicevo la tv francese ne ha fatto un documentario poco fa ma pare che in Italia questo non sia ancora noto per cui eccovi qualche anteprima…

Premetto che questi ” segreti” non toglieranno nulla alla magia Disney, anzi, al massimo io credo che ne aggiungano di magia, di mistero e di voglia di tornarci, con gli occhi di un adulto e vedere tutte queste cose con i vostri occhi.

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Allora, lo sapevate che all’interno del parco ci sono decine di teste di Topolino nascoste ovunque? Sono le Hidden Mickey che fanno tanto parlare i più grandi fan della banda di Topolino.

Ce ne sono ovunque nel parco, più o meno visibili, certi sono facili da trovare anche da soli, ad occhio nudo ma per altri ci vuole una guida che ve li mostri personalmente, e per me vale la pena di tornare a Disney anche solo per questo, una caccia al tesoro a regola d’arte immersi nella magia.

Inoltre non sono ci sono solo dei Mickey nascosti in ogni parco ma ce ne sono anche in tutti i film d’animazione a partire dal Re Leone alla Sirenetta fino ai lungometraggi più recenti.

Chi di voi ne ha già visti? Chi ne ha trovato qualcuno? Se vi va di partecipare alla caccia al Topolino non esitate a mandarmi delle foto o a scrivere nei commenti dove le avete viste, io sono davvero curiosa.

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Mireille Dumas, giornalista francese, ha realizzato un reportage su tutto il dietro le quinte del parco. Per chi capisce il francese vi lascio il link del documentario, più di un’ora e mezza di segreti, scoperte e informazioni esclusive sulla magia Disney.

https://www.youtube.com/watch?v=W5sNXQIG70c

101130053828825820

Il parco permette, grazie a una particolare attenzione ai dettagli di immergersi per uno o più giorni, in un mondo senza tempo, creato ad hoc per rendervi felici, farvi tornare bambini e farvi vivere in un sogno incantato per qualche ora.

Più di 100 nazionalità e 20 lingue parlate per tutti i dipendenti di Disneyland, un mondo più complesso di quello mostrato al pubblico, un mondo di perfezione, attenzione ai dettagli e sorrisi accoglie un pubblico sempre più numeroso.

Gli hotel hanno più di 2000 camere, i dependenti sono migliaia e le attrazzioni sono in continuo aumento e tutto funziona, un po per magia, in modo perfettamente sincronizzato, Disney offre tutto quello che cercate anche una volta adulti.

I “clienti”, il pubblico insomma, lascia il cervello fuori dai cancelli del parco come ha ironicamente detto la mia Minnie personale, tutti, proprio tutti dimenticano la loro vita, i loro problemi e cadono immancambilmente in una spirale di musica e felicità, in un mondo incantato e vivono, anche se per poche ore in un mondo senza problemi ne drammi.

Per quelli che invece lavorano all’interno della grande azienda Disney la vita un po irrreale li segue anche fuori dal parco, il loro lavoro, i loro costumi, le loro case, tutto é Disney. Per questo motivo sono pochi coloro che resistono per più di 5 anni nel parco.

Ad un certo punto ci si sente intrappolati in una bolla, lontani dalla realtà della vita vera e si va a cercare un lavoro altrove.

Quello che pero’ succede spesso é che una volta visto il mondo fuori da Disney si vuole tornare nel parco, lavorarci di nuovo, perché nulla vale la magia che il signor Walt ha saputo abilmente creare, altro che Merlino, Gandal o David Copperfild, Mister Diney, é il vero mago dei nostri tempi, un uomo che dal nulla ha saputo immaginare e costruire un sogno,diventato ormai una tradizione, che coinvogle donne e uomini di ogni età.

disneymagic

E per questo primo post su Disneyland Paris é tutto, spero che questi piccoli segreti vi siano piaciuti, e appuntamento alla prossima settimana per il seguito delle avventure di Topolino & CO.

Quando conosci Minnie… Alla scoperta di Disneyland

minnie-lanvin-crdit-disneylandparisIeri vi ho lasciato un post un po enigmatico ma credo che l’avrete capito tutti dove sono stata… insomma, ero a parigi, vi ho messo mezza testa di topolino come indizio, anche il più distratto avrebbe capito che me ne sono andata a fare un giro a EuroDisney…

Disneyland tutti lo conosciamo, questo mondo fantastico, questo  luogo dove tutti, grandi e piccini, si sentono immersi nella fantasia e nell’imaginazione e circondati dalla magia che il signor Walt ha saputo inventare…

E proprio perché tutti conoscono Disneyland, io ho deciso di andare un po controcorrente, e di parlarvi di del dietro le quinte, di quello che ancora non sapete, di tutto quello che avreste sempre voluto chiedere ma che non avete mai osato domandare.

Disney, il dietro le quinte…

E questo grazie alla mia conoscenza ormai pluriennale con Minnie, (da qui la lettura é sconsigliata ai bambini) o per lo meno con una Minnie.

E, cominciando dalle persone che lavorano per Disney, proprio come la mia Minnie personale, vi diro che il parco d’attrazioni più grande e importante d’Europa offre lavoro a

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più di 14MILA posti di lavoro, tra coloro che lavorano direttamente nel parco (guide, camerieri, cuochi, personaggi, ballerini, animatori, customer service, e chi più ne ha più ne metta) e coloro che lavorano per il parco ma dall’esterno, quello che fornisce le lampadine per esempio, ma anche tutti quelli che lavorano nella fantastica e reale Disneyland…

Eh si, perché a Parigi esiste una vera e propria cittadina appartenenete a Disney dove sembra di vivere in una realtà parallela.

Questo posto dall’aria un po americana e che sembra davvero  un set di un film é in realtà un villaggio magnifico ma reale, con bellissimi palazzi, giardini puliti, e commerci variopinti, centri commerciali e perfino un cinema.

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E cammiando per le strade di questo paesino a meno di due chilometri dal parco d’attrazione si sente e si respira la mano e lo stile di Disney… e sapete perché? Perché é Disney, tutti i terreni appartengono ai proprietari di Mickey, ed é probabilmente Topolino stesso che da il permesso di costruire sul suo suolo.

Un luogo dove vivere e lavorare stando fuori dal tempo, come in quei film tipo “L’uomo creo’  la donna” e “Il prigioniero”, quei posti in cui ti guardi intorno e non puoi non pensare che sia tutto finto, costruito ad hoc per un film di fantascienza, e poi scopri che é vero e che non puoi piu tirartene fuori. MA anche questo fa parte della magia Disney,no?

E poi, un’altra cosa di cui volevo parlarvi é questo soggetto che fino a poco fa era tabù ma che ormai é stato già discusso su molti blog francesi prima del mio, e che é perfino passato alla televisione da queste parti, proprio qualche settimana fa…

I 1001 segreti di Disneyland Paris… hidden_mickey5

Allora, io di segreti non ne conosco esattamente MILLE-E-UNO … ma qualcuno lo so e ho deciso di condividerlo con voi in una serie di nuovi post che cominciano oggi.

Questi segreti li conoscevo prima di arrivare al parco Disney per la mia terza esperienza alle prese con Topolino, Pippi e Paperino. ben prima di averne parlato con Minnie questo fine settimana, perché come dicevo la tv francese ne ha fatto un documentario poco fa ma pare che in Italia questo non sia ancora noto per cui eccovi qualche anteprima…

Premetto che questi ” segreti” non toglieranno nulla alla magia Disney, anzi, al massimo io credo che ne aggiungano di magia, di mistero e di voglia di tornarci, con gli occhi di un adulto e vedere tutte queste cose con i vostri occhi.

30d0pduc

Allora, lo sapevate che all’interno del parco ci sono decine di teste di Topolino nascoste ovunque? Sono le Hidden Mickey che fanno tanto parlare i più grandi fan della banda di Topolino.

Ce ne sono ovunque nel parco, più o meno visibili, certi sono facili da trovare anche da soli, ad occhio nudo ma per altri ci vuole una guida che ve li mostri personalmente, e per me vale la pena di tornare a Disney anche solo per questo, una caccia al tesoro a regola d’arte immersi nella magia.

Inoltre non sono ci sono solo dei Mickey nascosti in ogni parco ma ce ne sono anche in tutti i film d’animazione a partire dal Re Leone alla Sirenetta fino ai lungometraggi più recenti.

Chi di voi ne ha già visti? Chi ne ha trovato qualcuno? Se vi va di partecipare alla caccia al Topolino non esitate a mandarmi delle foto o a scrivere nei commenti dove le avete viste, io sono davvero curiosa.

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Mireille Dumas, giornalista francese, ha realizzato un reportage su tutto il dietro le quinte del parco. Per chi capisce il francese vi lascio il link del documentario, più di un’ora e mezza di segreti, scoperte e informazioni esclusive sulla magia Disney.

https://www.youtube.com/watch?v=W5sNXQIG70c

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Il parco permette, grazie a una particolare attenzione ai dettagli di immergersi per uno o più giorni, in un mondo senza tempo, creato ad hoc per rendervi felici, farvi tornare bambini e farvi vivere in un sogno incantato per qualche ora.

Più di 100 nazionalità e 20 lingue parlate per tutti i dipendenti di Disneyland, un mondo più complesso di quello mostrato al pubblico, un mondo di perfezione, attenzione ai dettagli e sorrisi accoglie un pubblico sempre più numeroso.

Gli hotel hanno più di 2000 camere, i dependenti sono migliaia e le attrazzioni sono in continuo aumento e tutto funziona, un po per magia, in modo perfettamente sincronizzato, Disney offre tutto quello che cercate anche una volta adulti.

I “clienti”, il pubblico insomma, lascia il cervello fuori dai cancelli del parco come ha ironicamente detto la mia Minnie personale, tutti, proprio tutti dimenticano la loro vita, i loro problemi e cadono immancambilmente in una spirale di musica e felicità, in un mondo incantato e vivono, anche se per poche ore in un mondo senza problemi ne drammi.

Per quelli che invece lavorano all’interno della grande azienda Disney la vita un po irrreale li segue anche fuori dal parco, il loro lavoro, i loro costumi, le loro case, tutto é Disney. Per questo motivo sono pochi coloro che resistono per più di 5 anni nel parco.

Ad un certo punto ci si sente intrappolati in una bolla, lontani dalla realtà della vita vera e si va a cercare un lavoro altrove.

Quello che pero’ succede spesso é che una volta visto il mondo fuori da Disney si vuole tornare nel parco, lavorarci di nuovo, perché nulla vale la magia che il signor Walt ha saputo abilmente creare, altro che Merlino, Gandal o David Copperfild, Mister Diney, é il vero mago dei nostri tempi, un uomo che dal nulla ha saputo immaginare e costruire un sogno,diventato ormai una tradizione, che coinvogle donne e uomini di ogni età.

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E per questo primo post su Disneyland Paris é tutto, spero che questi piccoli segreti vi siano piaciuti, e appuntamento alla prossima settimana per il seguito delle avventure di Topolino & CO.

Dove sono stata?

indizio1In 4 giorni a Parigi di cose ne sono successe, ma tra la fiera  enogastronomica e la visita (ri-visita) della città cosa mi é piaciuto di più?

Se indovinate dove sono stata vincete… un uovo di Pasqua? Un paio di calzini (sporchi)? Un ago in un pagliaio? Un paio di orecchie? Un canguro? Il manico di una pentola?

Ovviamente vi do un indizio…

E a breve vi raccontero’ tutti i segreti e i retroscena di questo posto fantastico…

 

 

Fiere e Expo? PRECAUZIONI PER L’USO!

“Foire international aux fromages et aux vins français.”

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Vi dico fin da subito che il risultato della mia spedizione alla scopera dell’enogastronomia francese é un gran mal di piedi, un mal di gola allucinante, la testa che ronza e qualche liena di febbre.

Allora questa fiera, mi é piaciuta?

Direi che é una delle fiere più complete e interessanti alla quali io abbia mai potuto partecipare, una delle meglio roganizzate (a parte alcuni piccoli dettagli di cui vi parlero’ in seuito) e anche una delle più grandi a parte forse l’expo universale di Lisbona del 1998…

Oltre 350 espositori, per un numero minimo di 700 artigiani, viticoltori e produttori si sono riuniti per QUATTRO GIORNI all’insegna dell’enogastronomia francese.

La fiera proponeva svariate degustazioni, più di quante uno stomaco umano potesse realmente sopportare, corsi di cucina e anche qualche dimostrazione dal vivo su come creare un piatto piuttosto che un altro a partire dai prodotti esposti (sopprattuto, come lo dice il nome della fiera, vini e formaggi).

L’esagono (la Francia insomma) offre davvero un numero spropositato di formaggi differenti e ogni produttore partecipava ad una competizione per essere eletto miglio produttore di formaggio della nazione.

Insomma fino a qui tutto bello ed interessante, nulla di particolarmente inaspettato anche se ho comunque potuto scoprire molti prodotti a me ignoti fino a ieri e rivalutare altri prodotti che avevo sottostimato negli ultimi tempi.

Il problema qual’era allora? Per prima cosa il posto in cui si situava la manifestazione, completamente sprovvisto di parcheggi, male indicato nonostante in centro a Parigi ci fossero cartelloni ovunque e poster della fiera, più ci si avvicinava al luogo più le indicazioni diminuivano fino alla completa disparizione.

Un altro punto un po cosi cosa, che mi ha fatto un po ainnervosire era la disposizione degli stand, cosi vicini tra loro da non permettere una buona circolazione in tutto il salone dell’esposizione e quindi l’irrimediabile crearsi di ingorghi umani, calore e nervosismo generale.

Per attennuare questo stress offrivano pero’ degustazioni non stop di almeno un centinaio di vini differenti, e mentre io mi ci recavo un po per passione e un po per lavoro ed ho bevuto un gran poco, sono spesso finita naso a naso con gente particolarmente ubriaca e molesta.

L’expo resta comuqnue molto interessante e ho potuto fare incetta di prodotti davvero particolari, ma vi offro un consiglio, libero e gratuito: non cercate di andarci con i tacchi, perché mentre cercate di apparire belli ed eleganti i vostri piedi inizieranno a ricorcarvi che se loro non sono comodi non si va da nessuna parte e tornerete a casa doloranti per niente.

Ed un ultimo consiglio, quello di fissarvi un budget di spesa, prima di arrivare alla fiera, per non cedere alla tentazione dei numerosi artigiani, cosi appassionati per i loro prodotti e, spesso bravi commerciali. Potreste ritrovarvi, come uno dei miei accompagnatori, con circa 200 euro di vini e formaggi in una borsina di plastica senza sapere nemmeno perché li avete comprati.

Un voto? Se devo comparare questa fiera, e quella recentemente visitata in Italia (Golositalia) penso che vinca la Francia, anche se di poco, ma forse, dico cosi solo perché ieri a Parigi mi hanno fatto davvero girare la testa, con i loro stend colorati, i loro prodotti incredibili e i vari omaggi con cui tutti siamo tornati a casa…

Da rifare, l’anno prossimo per la 48esima edizione, con scarpe da ginnastica, una borsa più capiente e una sciarpa perché non si sa come ma c’é stato un problema con l’aria condizionata e nella fiera faceva un freddo incredibile e io ovviamente sono tornata a casa malata!

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Formaggi e vini francesi arriviamo!

affiche

Pour qui se trouve sur Paris, et est intéréssée par la foire voici l’adresse complet.

Avenue Général-Leclerc
77120 COULOMMIERS

Téléphone : 01 64 03 01 78

 

Formaggi e vini francesi arriviamo!

affiche

Pour qui se trouve sur Paris, et est intéréssée par la foire voici l’adresse complet.

Avenue Général-Leclerc
77120 COULOMMIERS

Téléphone : 01 64 03 01 78

 

Pomponette in missione a …

yapyapPARIS …

Ebbene si, per qualche giorno me ne vado a PARIGI, la ville lumière, la citta dell’amore e anche il centro nevralgico dell’enogastronomia francese…

Tutto l’anno é un susseguirsi di manifestazioni, fiere ed esposizioni di ogni genere, ma i nostri cari amici francesi sono particolarmente fieri di un paio di cosette, dal punto di vista culinario… di cosa sto parlando? Ma ovvio, dei loro 300 tipi differenti di formaggio e dei ben 561 vini che offre il territorio francese.

E cosi, in missione poco segreta, partecipero’ alla 28esima esposizione internazionale dei

formaggi e dei vini … grande orgoglio del popolo gallo!

E non solo ma partecipero’ in veste di blogger ufficiale, sempre che, vedendomi un po’ rotondetta non cambino idea pensando che io mi lanci su tutti i formaggi esposti ( e ce ne saranno tanti, pare che siano previsti più di 200 espositori)! eiffel-tower-paris-2

E tra una cosa e l’altra magari riesco anche a rivedere la mia adorata Tour Eiffel!

E per chi si dovesse a trovare a Parigi in quei giorni…

“Foire internationale aux fromages et aux vins”

avenue Général-Leclerc
77120 COULOMMIERS

av.gen.leclerc

 

 

 

 

Eloge de l’éphémère, stranezze a Nancy

PicsArt_1396690458612La settimana scorsa abbiamo cambiato l’ora, con le solite conseguenze su tutti, qualche difficiltà ad adattarsi ai nuovi orari, un po di stanchezza in più e qualche salto d’umore.

Ma i francesi non sono stupidi, o per lo meno non sempre, ed ecco cosa hanno pensato qui a Nancy per risollevare gli spiriti.

Dal 30 marzo per una settimana la piazza principale della città, Place Stanislas, é stata invasa da decine di letti con tanto di piumoni e cuscini.

E quest’opera d’arte, questo progetto bizzarro, questi letti insomma erano liberi di essere utlizzati da tutti, ogni mattina i letti erano rifatti, le federe e i lenzuoli cambiati.

La notte questi letti potevano essere utilizzati dai più poveri della città che, anche se solo per qualche tempo hanno avuto coperte calde e pulite in cui rifugiarsi, e al mattino, tra le nuove lenzuola cambiate di fresco si vedeva ogni genere d’uomo usufruire dei comodi materassoni.

Uomini in giacca e cravatta si sedevano sul bordo del letto, si toglievano le scarpe, e di colpo era come se ci si trovasse nelle loro case, e loro, cosi impunemente osservate dai clienti dei bar intorno, si sdraiavano sul letto e facevano un sonnellino.

Donne in dolce attesa riposavano tra le coperte candide, amici si sedevano a prendere l’aperitivo come ad un pigiama party. E l’iniziativa ha velocemente fatto il giro della città.

E la cosa più assurda é il rispetto che i cittadini hanno portato al tutto, nessuno ha rubato le coperte nel cuore della notte (come si sarebbe probabilmente fatto dalle nostre parti),donne e uomini senza fissa dimora han potuto dormire al caldo senza essere allontanati dalle autorità e ogni mattino tutto ricominciava da zero e nuova gente poteva approfittare di questi letti semplici ma confortevoli, prendersi una pausa dalla vita lavorativa, vivere ad un ritmo diverso.

Nancy per una volta ha avuto una buona iniziativa, semplice e divertente per i suoi abitanti.

Un’elogio all’effimero che mi é particolarmente piaciuto.

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