Ricette

Formaggi e vini francesi arriviamo!

affiche

Pour qui se trouve sur Paris, et est intéréssée par la foire voici l’adresse complet.

Avenue Général-Leclerc
77120 COULOMMIERS

Téléphone : 01 64 03 01 78

 

Parigi, stiamo arrivando …

paris 11

Eccoci, in partenza per

Parigi!

Spero già questa sera di potervi raccontare di qualche bellezza della capitale o informare su qualche nuona stranezza culinaria (chissà se avremo internet???) e mi preparo mentalmente alla fiera enogastronomica che visitero’ sabato sperando di non perdermi tra vini e formaggi francesi.

Per ora vi auguro un buonissimo fine settimana e noi ci ritroviamo più tardi!!!

cuisine 11

Parigi, stiamo arrivando …

paris 11

Eccoci, in partenza per

Parigi!

Spero già questa sera di potervi raccontare di qualche bellezza della capitale o informare su qualche nuona stranezza culinaria (chissà se avremo internet???) e mi preparo mentalmente alla fiera enogastronomica che visitero’ sabato sperando di non perdermi tra vini e formaggi francesi.

Per ora vi auguro un buonissimo fine settimana e noi ci ritroviamo più tardi!!!

cuisine 11

Il momento giusto …

"La scelta è un atto volontario, razionale o impulsivo, che avviene nel momento in cui si presentano più alternative possibili delle quali assumendone una, piuttosto che un'altraa, si può tradurre il giudizio in una successiva e conseguente azione."
cartello-happy

Per tutto c’é un momento giusto, un buon momento, l’istante perfetto per fare una cosa piuttosto che un’altra …

La mia vita, neglu ultimi anni é stata piena di questi momenti, momenti buoni e cattivi, momenti in cui una scelta mi ha portato in un posto piuttosto che in un altro… E non sempre, devo dire, ho azzeccato la scelta.

Ho fatto un giro assurdo, spesso, per arrivare ad un obiettivo che avrei probabilmente raggiunto più in fretta facendo scelte diverse.

Fossi rimasta in Italia, sarei probabilmente giornalista già da due o tre anni, ma io no, ho scelto di partire, di fare il giro lungo, di uscire dal sentiero tracciato, e questa scelta mi ha portato a fare esperienze incredibili che altrimenti non avrei mai fatto, ma mi ha portato anche lontano dalla famiglia, dagli amici e da una certa stabilità di cui sento spesso la mancanza e il bisogno…

Ora che momento é?

Molte nuove scelte si presentano davanti a me, una accanto all’altra e le immagino come molte diverse finestre da cui sbirciare il futuro, crescendo ho iniziato a riflettere sulla conseguenza di certe azioni che ho preso ormai 7 anni fa.

A 20 anni sono partita per l’erasmus, e orami questo tutti lo sapete e da li é stato un concatenarsi di scelte giuste e sbagliate che mi hanno portato ad arrivare dopo vari tour straordinari, qui a Nancy dove mi trovo ora.

valigie

Università? Non università? Celibato? Vita di coppia? Fare amicizie o tenere le distanze? Ricominciare tutto da zero o restre attaccati a vecchi strascichi di vita? Ho vissuto fino ad oggi di impulso, di sensazioni, di emozioni e seguendo solo i miei sogni.

E non ho nessun ripensamento, non rinnego nulla e sempre sulla stessa linea di pensiero ora mi sono trovata da qualche mese a dover scegliere ancora qualcosa di nuovo, per qualche tempo mi é stato proposto di tenere un corso speciale di cucina italiana a New York e ci ho riflettuto, per la prima volta ho pensato realmente a cosa sarebbe stato il seguito di questa nuova avventura e non mi sento di intraprenderla, non sono ancora pronta, a livello culinario e mentale a tenere una classe di cucina, in america, mi piace insegnare ai bimbi, ma non agli adulti, per lo meno non ancora. Questa scelta é quindi fatta, niente sogno Americano, per lo meno non per ora.

E allora che scelta ho preso?

Dove andro’ a vivere a settembre?

Dove mi porterà questa nuova scelta che, fra l’altro, per la prima volta non ho preso da sola?

E cosi, mentre preparo le vaglie per questi qualche giorno a Parigi, preparo anche i primi scatoloni da inviare nel luogo del mistero.

Se vi interessa sapere dove finirà Pomponette, cosa ci riserva il 2014 a me e al blog restate connessi!!!

Muffin dei 6 cucchiai …

Dolci | 9 Aprile 2014 | By

In questo periodo ho sentito molto parlare di una torta dei 12 cucchiai o dei 6 cucchiai…

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e ne ho trovato una versione che mi ha decisamente ispirato su un altro blog quello di LibertyCesca.

Ho modificato gli ingredienti perché qui avevamo voglia di cioccolato mentre la sua era al limone e ho modificato anche altre due o tre cose ma se volete provare anche la versione originale potete  cliccare qui sotto.

Ecco gli ingredienti e le “istruzioni” per preparare i miei muffin dei 6 cucchiai:http://libertycesca.blogspot.it/

(per 8 muffin)
6 cucchiai di farina
6 cucchiai di zucchero

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6 cucchiai  di acqua

6 cucchiai scarsi burro salato

1/2 bustina di lievito1 uovo
2 cucchiai abbondanti di cacao amaro
1 bustina di zucchero vanigliato
 
Per prepararli:
Preriscaldate il forno a 180° e poi, semplicemente, mischiate insieme tutti gli ingredienti lasciando il burro fuso per ultimo. Controllate che non ci siano grumi. Ed é fatta, mettete il tutto dentro agli stampini e infornate per circa 15 minuti. Per controllare la cottura usate uno stuzzicadenti oppure la punta di un coltello. Io ne ho fatti sei semplicemente al cacao e 3 invece con della granella di zucchero.
Sono usciti ottimi, ottimissimi!

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Torta al Caffè

Pare che noi, gli italiani, siamo proprio fan di quella bevanda amara dal colore poco invitante che comunemente il mondo chiama caffè…

Caffè…

Caffè Michelangiolo, a Firenze, dipinto da Cecioni, il caffè degli artisti per eccellenza.

Caffè Michelangiolo, a Firenze, dipinto da Cecioni, il caffè degli artisti per eccellenza.

Secondo la media, gli italiani, ogni anno spendono 25miliardi di euro in caffé, tra quello che si beve al bar, quello che acquistiamo al supermercato, le dosette per la caffettiera al lavoro e quello che usiamo per fare i dolci…

Siamo per altro uno dei popoli che paga il prezzo più basso per il caffè al bar, il costo per un espresso varia tra i 70 centesimi al sud e 1,10€ al nord… se si esclude un simpatico barettino di piazza San Marco a Venezia che vende il suo caffè (probabilmente fatto d’oro) a circa 5€ …

Insomma grandi spese e grandi passioni per questo liquido proveniente dalle Americhe che é ormai perfettamente integrato nella quotidianità del popolo del Belpaese.

Oggi, l’avrete capito, vi propongo un dolce, davvero semplice da fare e ovviamente a base di caffè! (quante volte ho ripetuto questa parola???)

INGREDIENTI:PicsArt_1396944906327

200 gr di farina
50 gr di mazena o fecola
250 gr di zucchero
3 uova
160 gr di caffè ristretto
120 gr di burro fuso
1 bustina di lievito

30 gr di pinoli

PREPARAZIONE:

Sbattete con una frusta le uova con lo zucchero.

Unite la farina, la maizena e il lievito setacciati,il caffè, il burro fuso e, se vi va potete anche aggiungere delle gocce di cioccolato fondente (ma io purtroppo in casa non ne avevo).

Versate  poi il composto in una teglia imburrata e leggermente infarinata.

Sparpagliate i pinoli sulla superficie della torta e fatela cuocere a 180° per circa 40 minuti.

Sarà perfetta la mattina con il caffélatte o anche a merenda e meravigliosa come dessert accompagnata da un po’ di panna montata.

E intanto se siete interessati alla sotria del caffé vi consiglio un libro davvero completo e ben scritto che io ho letto ancora qualche tempo fa, il suddetto libro si chiama poer l’appunto ” Storia del Caffé” ed é del signor Mark Pendergrast … non so a che prezzo lo vendano in Italia perché io l’ho trovato per caso qui in Francia ad un mercatino del libro usato. Ma sinceramente ho fatto un affarone (o lo penso solo perché sono appassionata di storia?)

E prima di abbndonarvi a questo soleggiato martedi d’aprile vi lascio qualche frase sempre in tema con il caffé, detta qui e là nel mondo.

A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco. 
(Erri De Luca)

Il caffè, per esser buono, deve essere nero come la notte, 
dolce come l’amore e caldo come l’inferno.
(Michail Bakunin)

Ho misurato la mia vita a cucchiaini di caffè.
(Thomas Stearns Eliot)

tipi di caffe italiano

 

 

 

Torta al Caffè

Pare che noi, gli italiani, siamo proprio fan di quella bevanda amara dal colore poco invitante che comunemente il mondo chiama caffè…

Caffè…

Caffè Michelangiolo, a Firenze, dipinto da Cecioni, il caffè degli artisti per eccellenza.

Caffè Michelangiolo, a Firenze, dipinto da Cecioni, il caffè degli artisti per eccellenza.

Secondo la media, gli italiani, ogni anno spendono 25miliardi di euro in caffé, tra quello che si beve al bar, quello che acquistiamo al supermercato, le dosette per la caffettiera al lavoro e quello che usiamo per fare i dolci…

Siamo per altro uno dei popoli che paga il prezzo più basso per il caffè al bar, il costo per un espresso varia tra i 70 centesimi al sud e 1,10€ al nord… se si esclude un simpatico barettino di piazza San Marco a Venezia che vende il suo caffè (probabilmente fatto d’oro) a circa 5€ …

Insomma grandi spese e grandi passioni per questo liquido proveniente dalle Americhe che é ormai perfettamente integrato nella quotidianità del popolo del Belpaese.

Oggi, l’avrete capito, vi propongo un dolce, davvero semplice da fare e ovviamente a base di caffè! (quante volte ho ripetuto questa parola???)

INGREDIENTI:PicsArt_1396944906327

200 gr di farina
50 gr di mazena o fecola
250 gr di zucchero
3 uova
160 gr di caffè ristretto
120 gr di burro fuso
1 bustina di lievito

30 gr di pinoli

PREPARAZIONE:

Sbattete con una frusta le uova con lo zucchero.

Unite la farina, la maizena e il lievito setacciati,il caffè, il burro fuso e, se vi va potete anche aggiungere delle gocce di cioccolato fondente (ma io purtroppo in casa non ne avevo).

Versate  poi il composto in una teglia imburrata e leggermente infarinata.

Sparpagliate i pinoli sulla superficie della torta e fatela cuocere a 180° per circa 40 minuti.

Sarà perfetta la mattina con il caffélatte o anche a merenda e meravigliosa come dessert accompagnata da un po’ di panna montata.

E intanto se siete interessati alla sotria del caffé vi consiglio un libro davvero completo e ben scritto che io ho letto ancora qualche tempo fa, il suddetto libro si chiama poer l’appunto ” Storia del Caffé” ed é del signor Mark Pendergrast … non so a che prezzo lo vendano in Italia perché io l’ho trovato per caso qui in Francia ad un mercatino del libro usato. Ma sinceramente ho fatto un affarone (o lo penso solo perché sono appassionata di storia?)

E prima di abbndonarvi a questo soleggiato martedi d’aprile vi lascio qualche frase sempre in tema con il caffé, detta qui e là nel mondo.

A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco. 
(Erri De Luca)

Il caffè, per esser buono, deve essere nero come la notte, 
dolce come l’amore e caldo come l’inferno.
(Michail Bakunin)

Ho misurato la mia vita a cucchiaini di caffè.
(Thomas Stearns Eliot)

tipi di caffe italiano

 

 

 

Flammenkueuche con Zucchine

Secondi | 7 Aprile 2014 | By

Qualche tempo fa avevo pubblicato un piatto tipico d’Alsazia e Lorena, la Flammenkueuche (si legge flamenkuch, senza tutte quelle inutili lettere finali) e l’altro giorno siamo usciti dalla tipicità della tradizione creando una versione leggermente italianizzata.

Per la ricetta dell’impasto per queste “piadine” lorene vi basterà mischiare pochi semplici ingredienti:

250 gr di farina

3 cl di olio

1 pizzico di sale

12 cl di acqua tiepida.

Mischiate il tutto lasciate riposare la pasta e poi stendetela con l’aiuto del mattarello fino a portarla ad uno spessore di 1 o 2 millimetri. Lasciate seccare naturalmente le differenti sfoglie evitando di metterle in un posto troppo freddo o umido.

Ogni città ha ovviamente la sua ricetta per creare questo impasto come succede da noi per le differenti ricette di piadine o per la pasta.

Gli ingredienti base invece per farcirla (o decorarla?) sono più o meno gli stessi e potrete trovarli sull’altro post dedicato a questa specialità d’Alsazia e Lorena.

Questa volta noi l’abbiamo fatta utilizzando, per una Flammenkueuche:PicsArt_1396856789618

1/2 cipolla

1 cucchiaio di panna da cucina

20 gr di pancetta affumicata

1/2 zucchina (cotta in precedenza con un filo di olio e sale)

Una volta farcita la vostra sfoglia infornatela per circa 10 minuti a 180°. Da degustare calda e croccante!

E prima di lasciarvi a questa nuova settimana vi ricordo che potete trovare Pomponette anche su Facebook cliccando qui sotto!

 

Flammenkueuche con Zucchine

Secondi | 7 Aprile 2014 | By

Qualche tempo fa avevo pubblicato un piatto tipico d’Alsazia e Lorena, la Flammenkueuche (si legge flamenkuch, senza tutte quelle inutili lettere finali) e l’altro giorno siamo usciti dalla tipicità della tradizione creando una versione leggermente italianizzata.

Per la ricetta dell’impasto per queste “piadine” lorene vi basterà mischiare pochi semplici ingredienti:

250 gr di farina

3 cl di olio

1 pizzico di sale

12 cl di acqua tiepida.

Mischiate il tutto lasciate riposare la pasta e poi stendetela con l’aiuto del mattarello fino a portarla ad uno spessore di 1 o 2 millimetri. Lasciate seccare naturalmente le differenti sfoglie evitando di metterle in un posto troppo freddo o umido.

Ogni città ha ovviamente la sua ricetta per creare questo impasto come succede da noi per le differenti ricette di piadine o per la pasta.

Gli ingredienti base invece per farcirla (o decorarla?) sono più o meno gli stessi e potrete trovarli sull’altro post dedicato a questa specialità d’Alsazia e Lorena.

Questa volta noi l’abbiamo fatta utilizzando, per una Flammenkueuche:PicsArt_1396856789618

1/2 cipolla

1 cucchiaio di panna da cucina

20 gr di pancetta affumicata

1/2 zucchina (cotta in precedenza con un filo di olio e sale)

Una volta farcita la vostra sfoglia infornatela per circa 10 minuti a 180°. Da degustare calda e croccante!

E prima di lasciarvi a questa nuova settimana vi ricordo che potete trovare Pomponette anche su Facebook cliccando qui sotto!

 

Cocktail By Marzio: Fatto in Casa

PicsArt_1396785569192Eccoci di nuovo al nostro appuntamento con i fantastici coktail di Marzio, cosi, mentre io mi prendo una domenica di pausa per rimettermi in sesto dopo 5 giorni di sinusite dispettosa e mal di testa impenitente e vi lascio nelle sue mani esperte per prepararvi un nuovo cocktail, tutto fatto in casa!

Buongiorno a tutti, l’altro giorno a casa mancava il dessert… e per un attimo é stato il dramma… ma poi…

E così dopocena, insoddisfatto dall’assenza del dolce mi trovato sdraiato sul divano a pensare… Quand’ecco l’intuizione prendo poche cose che so avere in casa :

Amaretto Disaronno
Pesche sciroppate
Succo d’arancia rossa
 
E mi decido a creare qualcosa con queti ingredienti, che per mia grande fortuna possono davvero stare bene insieme.

Prendo il frullatore verso mezza pesca sciroppata con un po’ di succo e la frullo.

Ora prendo un bicchiere da vino verso 1oz e 1/4 di amaretto, 4 cubetti di ghiaccio , la pesca frullata e top con il succo di arancia! cannuccia e il relax dopo cena è pronto!

Ci ho messo davvero 3 minuti e vi consiglio questo cocktail se come me sentite la mancanza di qualcosa di dolce per concludere una bella cena. Questo drink é davvero rapido da preparare, buono e si puo fare senza spendere grandi somme!

Un cocktail dolce sostanzioso e non stucchevole da servire anche in versione Frozen per sostituire un vero e proprio dessert!

Le foto noterete sono fatte in casa, mi dispiace per la luce ma insomma, o venite a cambiarmi le lampadine voi o ci accontentiamo! 😉

Dimenticavo di dirvi che con l’amaretto di saronno (il biscotto) e con l’ameratto Disaronno (il digestivo alcolico di cui vi parlavo qui sopra) potete realizzare un buonissimo tiramisù e se vi va di provarlo é davvero semplice, alla solita ricetta di tiramisù (già presente sul blog in più versioni) baserà aggiungere 150 grammi di amaretti tritati e un bicchierino di Disaronno da mischiare al caffé per bagnare i savoiardi. Il risultato é davvero eccellente. Da Assaggiare!

BUONA DOMENICA A TUTTI! 

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