Ricette

Costine ai ferri in 10 modi

PicsArt_1403174135308L’altro giorno vi ho proposto un piatto di costine in padella, oggi vi propongo lo stesso tipo di carne ma lavorato di un modo più estivo e facile.

Come dicevo nell’altro post, questo tipo di carne, costa poco ma spesso la snobbiamo perché non sappiamo come prepararla, con questa mini guida culinaria incentrata appunto sulle costine spero di darvi qualche idea utile.

L’importante é cercare di mettere sempre in valore il prodotto che abbiamo deciso di cucinare e di non strapazzarlo troppo, scegliere la spezia giusta che si sposa bene con il nostro alimento e non soffocarlo con profumi o erbe che in se’ sono buone ma che associate a un alimento o adun altrop potrebbero dare un gusto strano o anche immangiabile.

Ma cominciamo con le “ricette” e i consigli di preparazione.

Costine ai Ferri in 10 Modi:

PicsArt_1403173976114Allora, le costine ai ferri, o alla griglia o al barbeque si possono, ovviamente preparare al naturale, solo con un pochino di sale e pepe ma esistono almeno un centinaio di modi diversi attraverso il mondo, per dare un gusto più particolare a questa carne.

Qui in Francia le si lascia marinare nell’olio d’oliva e nell’erbe di provenza (1) per esempio, se sono costine di maiale, o in un mix di aglio, olio e rosmarino, se sono costine di agnello (2).

Ma potete anche lasciarle marinare nella senape (dolce o forte secondo i vostri gusti) (3), oppure con salsa di soia e semi di sesamo (4).

Potreste anche farle alla messicana, con paprika, peperoncino e e pomodorini a dadini (5).

O all’indiana, con del curry (6).

O alla portoghese con del Piri Piri (o pili pili, dipende dalla pronuncia) che é una salsina, abbastanza piccante e davvero saporita dipica della costa portoghese (7).

Potrete anche farle marinare o spennellarle in cottura con della salsa worcester(8), salsa tipicamente americana dal gusto bizzarro a metà tra il ketchup e l’aceto, oppure, sempre seguendo le idee statunitensi, potrete “condirle” con della salsa barbeque (9).

E in ultimo, potrete prepararle a modo mio, lasciandole marinare nella senape per un’oretta con delle erbe di provenza e dello scalogno tagliato finemente (10).

Vedrete che stupirete i vostri ospiti seguendo una volta una ricetta e una volta un’altra!

Per la preparazione ,vera e propria, una volta che le avete lasciate marinare, potrete metterle sulla griglia (elettrica o a carbone, poco importa) anche senza tagliarle, come si fa in america, diventano più belle da guardare e anche più facili da far marinare.

Le si mette quando la griglia inizia a scaldarsi ,e non toglietele fino a perfetta cottura, sopprattutto per le costine di maiale che se non sono cotte alla perfezione possono dare problemi.

Da accompagnare con delle patate in padella, o con dell’insalata mista.

Ma anche con delle patatine fritte, o con dei cornetti( fagiolini???).

Facili da fare, con umerose possibilità di preparazione e gusti che possono essere sempre diversi, un prezzo contenuto e una cucina veloce, tutti questi elementi fanno cdelle costine uno di quei piatti estivi che potrebbero cambiare le vostre abitudini culinarie.

 

 

Costine ai ferri in 10 modi

PicsArt_1403174135308L’altro giorno vi ho proposto un piatto di costine in padella, oggi vi propongo lo stesso tipo di carne ma lavorato di un modo più estivo e facile.

Come dicevo nell’altro post, questo tipo di carne, costa poco ma spesso la snobbiamo perché non sappiamo come prepararla, con questa mini guida culinaria incentrata appunto sulle costine spero di darvi qualche idea utile.

L’importante é cercare di mettere sempre in valore il prodotto che abbiamo deciso di cucinare e di non strapazzarlo troppo, scegliere la spezia giusta che si sposa bene con il nostro alimento e non soffocarlo con profumi o erbe che in se’ sono buone ma che associate a un alimento o adun altrop potrebbero dare un gusto strano o anche immangiabile.

Ma cominciamo con le “ricette” e i consigli di preparazione.

Costine ai Ferri in 10 Modi:

PicsArt_1403173976114Allora, le costine ai ferri, o alla griglia o al barbeque si possono, ovviamente preparare al naturale, solo con un pochino di sale e pepe ma esistono almeno un centinaio di modi diversi attraverso il mondo, per dare un gusto più particolare a questa carne.

Qui in Francia le si lascia marinare nell’olio d’oliva e nell’erbe di provenza (1) per esempio, se sono costine di maiale, o in un mix di aglio, olio e rosmarino, se sono costine di agnello (2).

Ma potete anche lasciarle marinare nella senape (dolce o forte secondo i vostri gusti) (3), oppure con salsa di soia e semi di sesamo (4).

Potreste anche farle alla messicana, con paprika, peperoncino e e pomodorini a dadini (5).

O all’indiana, con del curry (6).

O alla portoghese con del Piri Piri (o pili pili, dipende dalla pronuncia) che é una salsina, abbastanza piccante e davvero saporita dipica della costa portoghese (7).

Potrete anche farle marinare o spennellarle in cottura con della salsa worcester(8), salsa tipicamente americana dal gusto bizzarro a metà tra il ketchup e l’aceto, oppure, sempre seguendo le idee statunitensi, potrete “condirle” con della salsa barbeque (9).

E in ultimo, potrete prepararle a modo mio, lasciandole marinare nella senape per un’oretta con delle erbe di provenza e dello scalogno tagliato finemente (10).

Vedrete che stupirete i vostri ospiti seguendo una volta una ricetta e una volta un’altra!

Per la preparazione ,vera e propria, una volta che le avete lasciate marinare, potrete metterle sulla griglia (elettrica o a carbone, poco importa) anche senza tagliarle, come si fa in america, diventano più belle da guardare e anche più facili da far marinare.

Le si mette quando la griglia inizia a scaldarsi ,e non toglietele fino a perfetta cottura, sopprattutto per le costine di maiale che se non sono cotte alla perfezione possono dare problemi.

Da accompagnare con delle patate in padella, o con dell’insalata mista.

Ma anche con delle patatine fritte, o con dei cornetti( fagiolini???).

Facili da fare, con umerose possibilità di preparazione e gusti che possono essere sempre diversi, un prezzo contenuto e una cucina veloce, tutti questi elementi fanno cdelle costine uno di quei piatti estivi che potrebbero cambiare le vostre abitudini culinarie.

 

 

Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard

PicsArt_1402385521007Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.

O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.

O come se stessi per vincere al lotto.

Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.

E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.

Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.

E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.

SONY DSCUn po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.

Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!

Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!

SONY DSCFiletto di merluzzo agli asparagi

INGREDIENTI:

(per 4 persone)

4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona

1 mazzo di asparagi

70 gr di burro

2 carote (circa 150gr)

2 rape (circa 120gr)

4 ravanelli

SONY DSCun filo d’olio EVO

E per la salsa al burro:

1dl di aceto bianco

1 dl di vino bianco

50 gr di scalogno

1 dl di panna da cucina

50 gr di burro

6 funghi

sale e pepe

1/2 cipolla

dragoncello qb

PREPARAZIONE:

Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.

Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).

Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.

In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.

Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.

Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.

Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.

Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.

Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.

E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.

E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.

Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.

buon-appetito-1-

Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.

Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.

Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”

Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!

Grand bell’esperienza, davvero!

Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.

E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!

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Filetto di merluzzo agli asparagi dello Chef Metzelard

PicsArt_1402385521007Ieri sono andata in fiera, come vi avevo anticipato domenica e vi giuro mi sentivo come una bambina nel paese dei balocchi.

O come una di quelle fan sfegatate che incontrano il loro cantante preferito.

O come se stessi per vincere al lotto.

Insomma, ero emozionata, iper-eccitata e anche un bel po’ nervosa.

E non tanto per la fiera che si é rivelata comunque piuttosto interessante, ma sopprattutto perché stavo per conoscere uno dei miei miti culinari, uno tra i tanti certo ma comunque un accidenti di chef, uno vero, che stava per tenere una lezione di cucina in diretta.

Lo Chef Metzelard, un cuoco con un passato piuttosto interessante come cuoco del palazzo del governo già negli anni ’80 e che ora tiene un ristorante, “La Mignardise” qui in Lorena.

E vi diro’ che non solo ho potuto conoscerlo e seguire il suo corso di cucina, ma anche intervistarlo, fare una foto con lui e ottenere il suo libro di ricetta autografato.

SONY DSCUn po mi dispiace per le personcine che se ne stavano la e guardavano il cuoco in azione sui maxi-schermi mentre io stavo ad un passo da lui con la mia macchian fotografica ma insomma, sono cose che capitano di raro e ne ho approfittato il più possibile. Avevo gli occhi che luccicavano e respiravo la passione di questo grand uomo per la cucina. Ero semplicemente emozionata.

Sinceramente é stata una gran bella esperienza e lo Chef mi ha acnhe permesso di fotografate il suo pîatto finito e di regalarvi la ricetta, gran signore questo Metzelard!

Preparate carta e penna allora e scrivetevi come fare perché la ricetta di oggi é prorpio uno spettacolo!

SONY DSCFiletto di merluzzo agli asparagi

INGREDIENTI:

(per 4 persone)

4 filetti di merluzzo da circa 200gr a persona

1 mazzo di asparagi

70 gr di burro

2 carote (circa 150gr)

2 rape (circa 120gr)

4 ravanelli

SONY DSCun filo d’olio EVO

E per la salsa al burro:

1dl di aceto bianco

1 dl di vino bianco

50 gr di scalogno

1 dl di panna da cucina

50 gr di burro

6 funghi

sale e pepe

1/2 cipolla

dragoncello qb

PREPARAZIONE:

Per prima cosa fate colorare il pesce in una padella antiaderente con un filo di olio d’oliva e 20 gr di burro.

Mentre il merluzzo inizia a cuocere “sbucciate” gli asparagi (si lo chef sbuccia gli asparagi, cosi tanto per complicarci la cosa).

Una volta sbucciati fateli saltare nel burro per circa 15 minuti ma non tutti, tenetene da parte quelcuno da cuocere all’inglese (in acqua salata insomma) e da usare come decorazione alla fine. Gli asparagi cotti all’ingelse, una volta tolti dall’acqua bollente, li dovrete mettere in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio in modo che mantengano il loro verde acceso.

In seguito sbucciate le carote, le rape e i ravanelli e tagliateli in tanti piccoli cerchi come se fossero coriandoli colorati. Fateli sbollentare 5 minuti nell’acqua degli asparagi.

Fate saltare i funghi in padella con il burro rimasto, sale, pepe e cipolla.

Togliete il pesce dalla padella e mettetelo in forno per circa 10 minuti a circa 150°.

Mentre tutto questo cuoce e vi state ancora chiedendo quante mani servono per realizzare la ricette, dovrete smettere di porvi delle domande e concentrarvi sulla salsa al burro e dragoncello.

Per cui iniziamo. Fate ridurre il vino bianco, l’aceto e 50 gr di scalogno tagliato finemente.

Aggiungete un dl di panna da cucina, i 50 gr di burro e il dragoncello sminuzzato.

E ora impiattate partendo dai funghi e dagli asparagi. Poi il pesce, poi le verdure tagliate a coriandoli, poi gli asparagi decorativi e infine la salsa al burro.

E dopo questo enorme sforzo potete finalmente riposarvi e crogiolarvi nell’idea di aver compiuto un miracolo culinario.

Stanchi e sudati potrete sedervi da qualche parte e concedervi 5 minuti di pausa prima di servire in tavola il vostro manicaretto.

buon-appetito-1-

Per il resto la fiera é stata interessante e spossante, con 35 gradi all’ombra, nessun tipo di climatizzatore, ventilatore o ventaglio.

Siamo usciti da li (io e il mio uomo, fotografo dell’evento) con qualche souvenir gastronomico proveniente dai 4 angoli del mondo, prosciutto crudo italiano, spezie indiane, birra corsa e il super libro di ricette dello Chef con tanto di dedica.

Dell’intervista allo chef potrei dirvi mille cose anche se il tempo per fargli delle domande é stato poco ma una cosa sola merita davvero di essere ritenuta, una frase che mi ha fatto piacere sentire, che mi ha fatto riflettere che che voglio condividere con voi: “Il mio successo non lo devo solo alle mie abilità di cuoco ma al palato dei miei clienti che mi rendono fiero di quello che faccio ad ogni assaggio. ”

Insomma un uomo umile nonostante il suo ristorante se ne stia nelle più grandi guide gastronomiche mondiali!

Grand bell’esperienza, davvero!

Ora vi lascio a qualche foto della fiera dove, tra l’altro, ho visto anche una mostra sulla storia del rock dagli ani ’50 ad oggi, molto interessante.

E noi ci ritroviamo al più presto per una nuova ricetta!

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Torta alla Nutella

Isola_che_non_c___975428105Buongiorno a tutti, oggi in Francia é festa e nessuno lavora, cosi ho tempo per scrivervi un nuovo post, con una nuova ricetta, cosa che invece ieri non ho proprio potuto fare.

Con i bambini al lavoro ieri abbiamo preparato 4 torte dolci ed un cake salato in previsione della gigantesta caccia al tesoro di domani che sarà ambiantata sull’isola che non c’é, un’isola costruita interamente da noi in cui le palme misurano un metro e cinquanta, le montagne ue metri e il fiume tre metri, insomma un gran lavoro sopprattutto se si pensa che il tutto é stato ralizzato su cartoni e cartoncini e che oltre alle palme ci sono anche dune di sabbia, spiagge e navi pirate.

E quando domani istalleremo tutta l’isola in giro per il centro dove lavoriamo non ci restarà tempo per preparare il buffet, per cui con alcuni bimbi dai tre ai nove anni, ci siamo rimboccati le maniche e ieri abbiamo preparato tutte le cibarie.

Oggi vi lascio la ricetta della torta alla nutella, perché é l’unica di cui ancora non vi ho parlato tra le prelibatezze che abbiamo cucinato l’altro giorno.

E la ricetta é in cucchiai, perché non avevamo più il dosatore, misteriosa disparizione su cui i mini-investigatori stanno ancora lavorando.

In realtà il povero bicchiere dosatore ha semplicemente deciso di lasciarsi rompendosi nelle poco abili mani della cuoca (che poi se non fosse chiaro, sono le MIE poco abili mani insomma).

PicsArt_1399549175300Torta alla Nutella

INGREDIENTI:

12 cucchiai di farina 00

10 cucchiai di zucchero

10 cucchiai di burro salato fuso

12 cucchiai abbontanti di latte

1 bustina di lievito

2 uova intere

qualche goccia di aroma alla vaniglia (facoltativo)

10 cucchiai di nutella

PREPARAZIONE:

Fate fondere il burro e mentre il nostro amichetto si squaglia mescolate insieme zucchero, lievito, farina, latte e uova. Aggiungete poi l’aroma di vaniglia se avete scelto di usarlo e infine aggiungete il burro fuso. Essendo il nostro del burro salato non avrete bisogno di aggiungere altro sale per far lievitare l’impasto ma se il vostro é del burro dolce vi consiglio di aggiungerne un pizzico all’impasto.

Mettete il tutto in una teglia imburrata e infarinata e poi con i cucchiai di nutella create un decoro in superficie.

L’impasto sarà abbastanza denso da permettete alla nutella di non scendere completamente verso il fondo della teglia e in questo modo otterrete una torta bicolor e anche con una doppia texture, sotto morbida e sofficie e sopra avrete la nutella calda e semi colante.

Infornate in forno già caldo per circa una mezzo’ra a 180°. Controllate con il solito stuzzicadenti il livello di cottura prima di torglierla dal forno cercando di bucare nelle parti in cui non avete colato la nutella altrimenti, ovviamente lo stecchino sarà sempre sporco e rischiate di far bruciare l’impasto.

E con questo ho detto tutto, mangiate, condividete, approfittatene e se non avete niente da fare mettete anche qualche commento al blog 😉 !!!

PicsArt_1399549471357

 

Idee Milkshake, American Style!

Milkshake

COME FARE UN

MILKSHAKE

Dosi Base

Riempire una tazza con 2-3 palline di gelato.

• • •

Aggiungere sciroppo, frutta e qualsiasi altro
ingrediente volete.

Circa 50 gr di frutta per una persona.

• • •

Versare anche l’equivalente di

una tazza di latte nel mixer.

• • •

Accendete il vostro frullatore e mixate,

a piccoli colpi più volte.

• • •

Terminate con qualche decorazione e

una cannuccia colorata

milkshake (1)

IDEE per MILKSHAKES

 

Banana Caramello

gelato alla vaniglia + sciroppo di caramello + 1 banana + cannella + latte

Cioccoloso

gelato al cioccolato + scaglie di cioccolato + latte +  peperoncino

 

Delizia alla Fragola 

gelato al limone + latte + fragole fresche

Dolce Mio

gelato alla vaniglia + sciroppo di cioccolato + banane + latte +scaglie di cioccolato ( e panna montata come decorazione)

camper milkshakes

Adoro le idee degli americani, e il camper MILKSHAKE é proprio caruccio, anche se fa tanto Barbie! 😉

Compleanno Pomponette

2 anni pomponette Ancora non riesco a realizzare la cosa…

Due anni fa, dove ero? Cosa succedeva nella mia vita? Due anni fa é nata Pomponette in Cucina.

Quando il blog é nato ancora non aveva una forma definita, non aveva un logo, uno stile o un colore.

Era un po’ informe.

Era piccolo.

Mi ricordo che i primi giorni lo guardavo come una mamma farebbe con il suo bambini, qualcosa che ti sei tenuta dentro per anni, qualcosa che prende forma nella tua mente prima di arrivare a far davvero parte della tua vita.

Ero contenta quando una decina di persone lo guardava e non mi sarei mai davvero aspettata tutto quello che é successo dopo.

Il blog mi ha portato un po’ di lavoro, collaborazioni, visualizzazioni.

Mi permette di esprimermi in cio’ che amo, la cucina, la scrittura e i viaggi.

La mia vita da espatriata é chiaramente cambiata mentre il blog prendeva forma, mentre nasceva il logo.

Ho messo via centesimo dopo centesimo per pagare la registrazione e la protezione del logo, lho fatto mio, l’ho cresciuto, cambiato e reso quello che é ora. Un logo che mi piace davvero, un blog sereno, un posto in cui condividere con voi quello che so fare meglio.

Ero a Nantes, una città che avro’ per sempre nel cuore, che mi ha dato tanto e che mi ha anche preso tanto.

E là, sul tavolo del soggiorno del monolocale che condividevo con il mio uomo ho iniziato a scrivere.

icone-pic_blogger (1)Per caso, per noia? Per passione? Per far vivere a chi avevo lasciato in Italia quello che vivevo qui.

Per sentirmi più vicina all’Italia, almeno mentalmente.

Pomponette mi ha regalato la possibilità di farvi conoscere chi é Jessika, dove vive, come lavora.

Mi ha dato uno “stage” di giornalismo presso Questo Mese Idee, una rubrica su Cucinare Meglio, la possiblità di girare, viaggiare e conoscere, diventare Special Ambassador per la Cucina Italiana e la chance di conoscere direttamente o indirettamente migliaia di nuova persone.

E mi da sempre di più tra imprevisti e sorprese.

Allora mi pare normale condividere con voi, con chi mi legge, questo compleanno, queste prime due candeline.

Auguri a Pomponette!

 

Compleanno Pomponette

2 anni pomponette Ancora non riesco a realizzare la cosa…

Due anni fa, dove ero? Cosa succedeva nella mia vita? Due anni fa é nata Pomponette in Cucina.

Quando il blog é nato ancora non aveva una forma definita, non aveva un logo, uno stile o un colore.

Era un po’ informe.

Era piccolo.

Mi ricordo che i primi giorni lo guardavo come una mamma farebbe con il suo bambini, qualcosa che ti sei tenuta dentro per anni, qualcosa che prende forma nella tua mente prima di arrivare a far davvero parte della tua vita.

Ero contenta quando una decina di persone lo guardava e non mi sarei mai davvero aspettata tutto quello che é successo dopo.

Il blog mi ha portato un po’ di lavoro, collaborazioni, visualizzazioni.

Mi permette di esprimermi in cio’ che amo, la cucina, la scrittura e i viaggi.

La mia vita da espatriata é chiaramente cambiata mentre il blog prendeva forma, mentre nasceva il logo.

Ho messo via centesimo dopo centesimo per pagare la registrazione e la protezione del logo, lho fatto mio, l’ho cresciuto, cambiato e reso quello che é ora. Un logo che mi piace davvero, un blog sereno, un posto in cui condividere con voi quello che so fare meglio.

Ero a Nantes, una città che avro’ per sempre nel cuore, che mi ha dato tanto e che mi ha anche preso tanto.

E là, sul tavolo del soggiorno del monolocale che condividevo con il mio uomo ho iniziato a scrivere.

icone-pic_blogger (1)Per caso, per noia? Per passione? Per far vivere a chi avevo lasciato in Italia quello che vivevo qui.

Per sentirmi più vicina all’Italia, almeno mentalmente.

Pomponette mi ha regalato la possibilità di farvi conoscere chi é Jessika, dove vive, come lavora.

Mi ha dato uno “stage” di giornalismo presso Questo Mese Idee, una rubrica su Cucinare Meglio, la possiblità di girare, viaggiare e conoscere, diventare Special Ambassador per la Cucina Italiana e la chance di conoscere direttamente o indirettamente migliaia di nuova persone.

E mi da sempre di più tra imprevisti e sorprese.

Allora mi pare normale condividere con voi, con chi mi legge, questo compleanno, queste prime due candeline.

Auguri a Pomponette!

 

Muffin al Formaggio di capra

2014-05-03-nature-en-fete

Prima di iniziare vorrei dirvi che, due giorni fa, Pomponette ha compiuto 2 anni!!! 

(e io quasi me ne dimenticavo,pffff)!

Yehiiiiii!

E ora…

Buongiorno a tutti,

ieri tornando a casa dopo aver fatto la spesa ci siamo persi

Probabilmente perché siamo un po’ con la testa tra le nuvole.

Ma anche, e sopprattutto, perché la città di Nancy é un insieme di strade senza uscita, di sensi unici e di vie che cambiano nome da una settimana con l’altra.

Ci si chiede se il sindaco abbia le idee chiare sulla sua città e come mai cambi cosi spesso il nome delle strade ma vabbé alla fine mi dico che non sono affari miei se vuole chiamare una via Hugo piuttosto che Perrault, sono un po cavoli suoi!

Comunque dicevo, ci siamo persi e siamo passati in un quartiere che non avevamo mai visto prima e sopprattutto davanti ad un parco meraviglioso, sconosciuto fino a ieri pomeriggio.

E c’erano pure delle terme nel quartiere… come cavolo é possibile che non ci siamo mai passati davanti?

Comunque, tornando al parco, da fuori si vedevano molti gazebo bianchi e alcune bancarelle e abbiamo scoperto che ieri, ed oggi, proprio un questo parco gigante, si tiene la 18ttesima edizione di una manifestazione chiamata “La Natura in Festa” che a quanto pare attira gente da un po tutta la regione.

Ovviamente non potevo non andarci!

Cosi oggi pomeriggio appena il mio ometto finisce di studiare, andiamo a farci un giro al Parco Sainte Marie.

Si lo sono, sono una gran curiosa!!!

Anche perché ci saranno circa 100 espositori di piante, fiori e semini vari ma anche alcuni stand in tema con la cucina e i prodotti culinari tipici della Lorena, fosse mai che finalmente scopro che anche qui c’é qualcosa di buono da assaggiare oltre a Würstel e Craüti (che poi tanto buoni non sono). Tornero’ quindi questa sera con un nuovo articolo a proposito della manifestazione e spero di ritrovarvi qui, se la cosa vi interessa!

Ma in attesa che arrivi il momento (oggi pomeriggio) vi lascio comunque una ricetta, un’altra di quelle preparate tempo fa con i bimbi al lavoro. Salata questa volta!

Muffin al Formaggio di Capra

INGREDIENTI:

1 manciata di coriandolo fresco
200 gr di formaggio caprino fresco
125 ml di latte
150 gr di farina
1 bustina di lievito
3 uova
80 ml ​​di olio di girasole
2 spicchi d’aglio tritati finemente
25 gr di parmigiano
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe
Una manciata di olive verdi tagliate a rondelle

PicsArt_1399197749849PREPARAZIONE:

Preriscaldate il forno a 180 ° C.

Imburrate una teglia per muffin o se preferite una teglia più grande unica per fare un cake.

Lavate il coriandolo, tritare grossolanamente e poi sminuzzate anche il formaggio di capra e mescolate i due ingredienti.

Unite poi tutti gli ingredienti insieme aggiungendo per ultimi il latte e l’olio. Salate e pepate solo dopo aver aggiunto le olive in modo da non rendere il tutto troppo saporito.
Versate l’impasto nel piatto da torta o negli stampini per muffin.

Cuocere la torta per 1 ora oppure i muffin per circa 25 minuti.

Controllate la cottura con uno stuzzicadenti e quando é pulito sono pronti da togliere.

Pancakes

PicsArt_1399115227577Qualche tempo fa al lavoro una mia collega ed io abbiamo insegnato ai bimbi come fare i pancakes e i mostriciattoli erano entusiasti della ricetta a tal punto che ci hanno chiesto di rifarli. E cosi lunedi si ricomincia a produrre qualche decina di pancake.

Per ora pero’ vi lascio la ricetta cosi potrete farli anche voi. Erano ottimi!

PANCAKES !!!

INGREDIENTI:

(per 14 pancackes circa)

1 + 1/2 di cup di latte = 375 ml circa

1/4 di cup di acqua frizzante = 60 ml circa

2 cup di farina = 240 gr c.ca

¼ cup di zucchero = 50 gr

1 bustina di lievito per dolci

5 gr di bicarbonato o di maizena

1 cucchiaino di sale

2 uova intere

¼ cup di burro fuso = 60 ml c.ca

1 cucchiaino abbondante di estratto di vaniglia

PREPARAZIONE:

Per prima cosa unite il latte e l’acqua frizzante.

In seguito dividete gli ingredienti secchi e mescolateli in una ciotola e quelli liquidi che mescolerete in un altra ciotola.

Unite poi, poco a poco gli ingredienti liquidi a quelli solidi mescolando con una frusta, se vengono dei grumi non state troppo a preoccuparvene ma cercate comunque di ridurli al minimo.

Oliate (con olio di semi) o imburrata (con una noce di burro salato) una padella antiaderente, meglio se piatta, come quella per le crèpes e quando sarà calda versate mezzo mestolo di impasto. Fate cuocere da ambo i lati e servite tiepidi con nutella, marmellata o il classico sciroppo d’acero.

Da notare, l’impasto sarà abbastanza liquido per cui se avete una padella larga e dei coppa-pasta in casa potrete mettere l’impasto nei coppapasta che avrete precedentemente messo nella padella. In questo modo sarete sicuri della forma rotonda dei pancackes.

Buona Colazione e happy week end!