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Pomponette Alla Radio – PodCast

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Si, ok, ero un po’ emozionata!

Premetto che, di solito, io, sono una che sa parlare.

In pubblico non ho mai avuto paure o ansie particolari, e agli esami me la sono sempre cavata, anche quando non sapevo cosa dire.

Qui non so bene cosa sia successo, forse perché dovevo parlare di me, del mio lavoro, del blog, che ne so, forse perché avevo bevuto troppi caffé, o semplicemente perché la RADIO ha più ascoltatori di un’aula dell’università di Verona, o di Nantes… Ma alle 15 esatte del 16 Gennaio 2014 sono entrata nel panico.

So di essere una personcina piuttosto emotiva ma INSOMMA, mai a questi livelli, e allora come diavolo è successo che alle 16 ho fatto la doccia e poi mi sono vestita e truccata, con quattro ore di anticipo e come se stessi per passare in TV???

Eppure consciamente sapevoche me ne sarei solo stata in panciolle sul mio comodo divano in collegamento via Skype…

Con delle facce cosi non possono che essere simpatici!

E, ripeto, mancavano ancora 4 ore alla fatidica telefonata con Emanuele Capoano e Stefano Marchese per partecipare a L’Italia Chiamo’ (maladetto accento sulla O inesistente sulla mia tastiera francese)…


Forse nella mia testa c’é stato un bug, tipo quello che doveva venire ai computer nel 2000 … forse ci tenevo fin troppo, perché era una possibilità concreta di farmi conoscere un po di più fuori dai confini della Francia e dell’Italia … anche se quando qualcuno me lo chiesderà io daro’ comunque la colpa al caffé.

Alle 20e15 é rientrato Cedric, il programma era cominciato e io stavo gia ridendo tra me e me, i due presentatori sono simpatici e particolarmente divertenti, il programma mi piace insomma e se non avessi rischiato un infarto da stress mi sarei vissuta probabilmente meglio l’attesa.

Comunque Cedric é rientrato e credo di avergli stretto cosi tanto la mano da avergli rotto qualche ossicino.

Credo poi di avergli trasmesso la mia ansia.

E anche lui in quanto musicista mica stressa ormai, é stato sul palco, più volte, che gli é preso pure a lui da mettersi cosi in ansia che mi forniva bicchiere d’acqua su bicchiere d’acqua durante la trasmissione quasi fossimo nel deserto e avesse paura che mi venisse la gola secca.

E dire che io di solito ci vado a nozze con tutte queste cose, quando parlo del mio blog, delle collaborazioni, degli articoli che scrivo ci metto passione e di solito la mia sanità mentale mi aiuta a far capire quando amo quello che faccio…

Qui la mia sanità mentale sovracitata doveva essere partita alle Bahamas, senza prevenire ne come vogliono le convenzioni, lasciandomi un bigliettino.

Eppure sarebbe stato utile.

E invece non mi ha scritto niente quella scema.


Comunque credo che il messaggio, il mio alla radio, sia passato e io mi sono divertita come una bambina a parlare con i due buffi personaggetti che lavorano a Radio Zumix in quel di Boston …

Ma la verità é che dovreste dirmelo voi se si capisce qualcosa… 

E un’altra verità (si si Emanuele sto passando un messaggio non troppo subliminale tra l’altro), é che al programma io ci vorrei pure tornare, e magari non avere problemi di collegamento e magari pure farmi una camomilla prima, o due, perché é stato davvero divertente.
Anche dopo aver riascoltato la mia voce, che mi fa sembrare più giovane dell’età che ho e che mi fa ridere come quando rivedevo i video degli spettacoli di teatro, mi sa che per una prima volta non me la son cavata male…

E a tutti i lettori per chi non avesse potuto seguire il programma giovedi scorso ecco qui il link da seguire per ascoltarvi il PODCAST: https://soundcloud.com/litalia-chiamo. 

E per continuare ad ascoltarmi all’infinito potrete trovare la registrazione qui:
http://litaliachiamo.wordpress.com/

E poi un consiglio spassionato, seguite la trasmissione anche i prossimi giovedi’ primo perché magari ad una certa risentirete la mia voce e, secondo, perché anche se questo non accadesse più il programma vale la pena di essere seguito, é divertente, pieno di ospiti ben più noti e importanti della sottoscritta e farcito di buona musica, un po’ come un piatto caldo in inverno, buono, assicurante e nutriente, magari non per il corpo ma di sicuro per la vostra mente!

Buon Week End a tutti!

P.S. io sono tipo nell’ultima mezz’ora del programma (dopo 1 ora e 28 di presciso)!!!

An, oh, quasi dimenticavo, una coincidenza strana é che tipo parlassero del Berclee College of music, che é associato direttamente alla M.A.I. di Nancy che frequenta il mio uomo in questo momento … magari finiamo a Boston pure noi!




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