Ricette

Sono tornata!

20140522_172425Buonasera a tutti, dopo una settimana in cui ho avuto davvero pochissimo tempo per dedicarmi al blog e durante la quale sono successe tantissime cose, rieccomi finalmente al posto di combattimento, con le dita che corrono rapide sulla tastiera, per dirvi che da domani si ricomincia, con tanti nuovi post, tante nuove ricette e come sempre qualche storia random sulle mie disavventure da espatriata.

Me ne sono stata una settimana nell’ovest della Francia, a rivedere la città dove tutto ha avuto inizio e ho raccolto, per voi e per me qualche nuova ricetta da sperimentare.

Ci vediamo, o ci leggiamo, domani allora, spero di ritrovarvi tutti qui puntuali e con lo stesso entusiasmo di sempre.

Buona serata!

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Pomponette

Mi si dice più volte che non si sa chi sono, che il mio blog é interessante, le ricette sono buone ma che non mi si vede mai in cucina, allora ecco qualche scatto, preso da un book piuttosto completo, per farvi vedere Pomponette, in tutta la sua cicciosità, in Cucina!

Enjoy!

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Traslochiamo facilmente!

Il trasloco si avvicina, e ormai mi sento un po un’esperta del soggetto con un totale di 10 traslochi dal 2007 ad oggi, tra Brescia, Nantes, Verona,di nuovo Nantes (e i suoi 4 appartamenti diversi in 4 anni) e Nancy posso dire di aver capito due o tre cose per facilitarmi la vita, o per lo meno il trasloco!

E cosi le condivido con voi!

come-organizzare-un-trasloco

Vi piace traslocare facile? Bon sci bon sci bon bon bon!

Cinque consigli d’oro (esagero?) per traslocare più facilmente, senza ansie e senza stress, sopprattutto quando si trasloca lontano lontano!!!

1) Fate Passare tutto, dividento l’utile dall’inutile, il necessario dal superfluo

Come fare a riconoscere quello che é superfluo? Tutto quello che non é stato toccato, usato o anche solo guardato da più di un anno é qualcosa di cui potrete sbarazzarvi senza rimpianti.

Padelle troppo vecchie, elettrodomestici strani, ma anche vecchi giornali che tenevamo perché quell’articolo era interessante e ora non sappiamo nemmeno di che articolo parlavamo.

Fate quindi un rapido giro del vostro materiale, tra mobili e decorazioni, tra utensili ed elettrodomestici vari e cioé che giace inutilizzato, regalatelo, vendetelo o buttatelo.

Occupa spazio senza essere utile.

– Io do : Tutto ciò che non riesco a vendere ed è in buone condizioni .

– I rivendere : vestiti, libri , DVD, CD , chincaglieria, …

– Continuo : l’essenziale .

2) Vendere Vendere Vendere

Una volta scelto cosa portare e cosa non portare il resto lo potete vendere, per guadagnare qualche soldo e far scendere il prezzo del trasloco. In Francia come in Italia, Spagna, Inghilterra e molti altri paesi europei esistono siti appositi sui quali collocare il nostro materiale, un mercato dell’usato di quartiere, un mercatino delle pulci, ma anche siti web che permettono di mettere “in vetrina” i nostri mobili e ci aiutano a rivenderli.

Noi partendo da Nantes abbiamo venduto le cose sul sito www.leboncoin.fr e abbiamo anche passato una giornata con unop stand al mercatino delle pulci, il sole splendeva e la giornata é stata piuttosto divertente, giocare al venditore una tantum non fa mica male!

In Italia esiste il sito www.subito.it che funziona proprio come il sito francese sovracitato. Fte una foto ai vostri mobili, una foto decente se possibile, decidete un prezzo, decente pure quello, e lo mettete online. La gente vede il vostro annu ncio e se ha bisogno di quel mobile vi contatta via mail o per telefono e si compra il vostro mobile, voi vi fate qualche soldo, loro ottengono il mobile di cui han bisogno e voi traslocate più leggere.

Su questo sito si possono vendere anche elettrodomestici, vestiti e un sacco di altre cose!

3) Inscatolare intelligentemente

A volte non ci si pensa e ci si riduce all’ultimo minuto creando cosi degli scatoloni con dentro dal tostapane al rotolo di carta igienica e quando li si apre nella casa nuova non si ha proprio voglia di svuotarli perché sono troppo disordinati. Il segreto, oltre ad iniziare il trasloco per tempo in modo di non trovarsi a fare tutto all’ultimo minuto, é quello di mettere le cose stanza per stanza. Vi portate un tot di scatoloni in cucina e svuotate tutta la cucina. Poi e solo poi passate al soggiorno e cosi via. In questo modo gli oggetti di una stanza si ritroveranno sempre nella scatola giusta. Scrivete in che stanza li si collocherà nella casa nuova e il gioco é fatto. In realtà il consiglio lo do anche a me stessa perché io da sempre ho un ultimo accidenti di scatolone in cui devo mettere tazze e caffettiera, e stupide cose random che non riesco mai a stipare in un vero ordine.

A volte dovrei ascoltarmi quando dico cose intelligenti, non dite?

4) E gli animali domestici?

Spero tanto per voi che non ne abbiate perché per me il mio gatto é sempre stato un problema, mica posso metterlo in uno scatolone, no? Allora come si fa? Se traslocate in una nuova città lo si puo portare in auto con voi senza troppi bloblemi in una gabbietta ma se traslocate in uno stato diverso?

Per prima cosa informatevi delle leggi di tale stato, se non volete che il vostro piccolo amico peloso sia fermato in frontiera.

Già perché in alcuni stati ci vuole un chip nell’orecchio del vostro gatto, o un passaporto anche per il cane o un boccale di tale taglia epr il vostro pesce, ogni stato perde tempo a scrivere leggi sempre più complesse anche sui nostri animali domestici e se la stradale vi ferma in Italia e che il vostro gatto (il mio) non ha il chip elettronico cosa faccio? Lo lascio alla polizia? Sapete che in alcuni stati possono requisirvi l’animale?!?

Per cui leggete bene le leggi dello stato in cui andate, e cercate nel limite dell’intelligenza, di rispettarle altrimenti voi e gli scatoloni arriverete sani e salvi alla meta ma il vostro animale da compagnia magari si troverà dietro le sbarre (ironicamente) o voi dovrete pagare una multa salata (meno ironicamente).

5) L’ultima lunga mossa!

Una volta che ci siamo sbarazzati del superfluo, che abbiamo fatto gli scatoloni, che ci siamo occupati dell’animaletto e abbiamo rivenduto i mobili di troppo non ci resta che caricare il camion dei traslochi. E anche qui, se vogliamo risparmiare possiamo utilizzare un poco il nostro cervello.

Per prima cosa, mai e poi mai pagare dei traslocatori, Gia nello stesso stato, per passare da est a ovest o da nord a sud vi ci vorrebbero circa 1000 euro, immaginate quanto vi costerebbe un trasloco se steste cambiando paese (e questo sempre stando in Europa) …

Il segreto é prenotare un furgone (da tot metri cubi) presso quelle società che vi affittano pure le auto, o presso alcuni supermercati. Anche se il meglio sarebbe avere un amico che ve ne presta uno di furgone, non tutti abbiamo questa chance. Per cui fare un comparativo( si dice cosi in italiano?) tra più camioncini e scegliete le date e le marche meno care.

Inoltre, per non spendere troppo, potreste cercare di fare tutto il più rapidamente possibile, non solo spenderete di meno di affitto del furgone ma sopprattutto vi sbarazzerete in fretta dei cartoni, e vi posso assicurare che più il trasloco dura nel tempo, meno avrete voglia di svuotare gli scatoloni e vi ritroverete dopo un anno ancora con un solo scatoloneda svuotare, che non solo non avrete mai aperto ma che proprio non aprirete mai più e cosi, vi tirerete scatoloni fantasma da una casa all’altra senza piu sapere cosa nasconde.

Fate quindi in fretta a svuotare i cartoni e a rimontare i mobili. Sarà certo stancante ma per lo meno saprete di essere a casa, nella nuova casa e sarete di certo sollevati a fine lavoro!

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Traslochiamo facilmente!

Il trasloco si avvicina, e ormai mi sento un po un’esperta del soggetto con un totale di 10 traslochi dal 2007 ad oggi, tra Brescia, Nantes, Verona,di nuovo Nantes (e i suoi 4 appartamenti diversi in 4 anni) e Nancy posso dire di aver capito due o tre cose per facilitarmi la vita, o per lo meno il trasloco!

E cosi le condivido con voi!

come-organizzare-un-trasloco

Vi piace traslocare facile? Bon sci bon sci bon bon bon!

Cinque consigli d’oro (esagero?) per traslocare più facilmente, senza ansie e senza stress, sopprattutto quando si trasloca lontano lontano!!!

1) Fate Passare tutto, dividento l’utile dall’inutile, il necessario dal superfluo

Come fare a riconoscere quello che é superfluo? Tutto quello che non é stato toccato, usato o anche solo guardato da più di un anno é qualcosa di cui potrete sbarazzarvi senza rimpianti.

Padelle troppo vecchie, elettrodomestici strani, ma anche vecchi giornali che tenevamo perché quell’articolo era interessante e ora non sappiamo nemmeno di che articolo parlavamo.

Fate quindi un rapido giro del vostro materiale, tra mobili e decorazioni, tra utensili ed elettrodomestici vari e cioé che giace inutilizzato, regalatelo, vendetelo o buttatelo.

Occupa spazio senza essere utile.

– Io do : Tutto ciò che non riesco a vendere ed è in buone condizioni .

– I rivendere : vestiti, libri , DVD, CD , chincaglieria, …

– Continuo : l’essenziale .

2) Vendere Vendere Vendere

Una volta scelto cosa portare e cosa non portare il resto lo potete vendere, per guadagnare qualche soldo e far scendere il prezzo del trasloco. In Francia come in Italia, Spagna, Inghilterra e molti altri paesi europei esistono siti appositi sui quali collocare il nostro materiale, un mercato dell’usato di quartiere, un mercatino delle pulci, ma anche siti web che permettono di mettere “in vetrina” i nostri mobili e ci aiutano a rivenderli.

Noi partendo da Nantes abbiamo venduto le cose sul sito www.leboncoin.fr e abbiamo anche passato una giornata con unop stand al mercatino delle pulci, il sole splendeva e la giornata é stata piuttosto divertente, giocare al venditore una tantum non fa mica male!

In Italia esiste il sito www.subito.it che funziona proprio come il sito francese sovracitato. Fte una foto ai vostri mobili, una foto decente se possibile, decidete un prezzo, decente pure quello, e lo mettete online. La gente vede il vostro annu ncio e se ha bisogno di quel mobile vi contatta via mail o per telefono e si compra il vostro mobile, voi vi fate qualche soldo, loro ottengono il mobile di cui han bisogno e voi traslocate più leggere.

Su questo sito si possono vendere anche elettrodomestici, vestiti e un sacco di altre cose!

3) Inscatolare intelligentemente

A volte non ci si pensa e ci si riduce all’ultimo minuto creando cosi degli scatoloni con dentro dal tostapane al rotolo di carta igienica e quando li si apre nella casa nuova non si ha proprio voglia di svuotarli perché sono troppo disordinati. Il segreto, oltre ad iniziare il trasloco per tempo in modo di non trovarsi a fare tutto all’ultimo minuto, é quello di mettere le cose stanza per stanza. Vi portate un tot di scatoloni in cucina e svuotate tutta la cucina. Poi e solo poi passate al soggiorno e cosi via. In questo modo gli oggetti di una stanza si ritroveranno sempre nella scatola giusta. Scrivete in che stanza li si collocherà nella casa nuova e il gioco é fatto. In realtà il consiglio lo do anche a me stessa perché io da sempre ho un ultimo accidenti di scatolone in cui devo mettere tazze e caffettiera, e stupide cose random che non riesco mai a stipare in un vero ordine.

A volte dovrei ascoltarmi quando dico cose intelligenti, non dite?

4) E gli animali domestici?

Spero tanto per voi che non ne abbiate perché per me il mio gatto é sempre stato un problema, mica posso metterlo in uno scatolone, no? Allora come si fa? Se traslocate in una nuova città lo si puo portare in auto con voi senza troppi bloblemi in una gabbietta ma se traslocate in uno stato diverso?

Per prima cosa informatevi delle leggi di tale stato, se non volete che il vostro piccolo amico peloso sia fermato in frontiera.

Già perché in alcuni stati ci vuole un chip nell’orecchio del vostro gatto, o un passaporto anche per il cane o un boccale di tale taglia epr il vostro pesce, ogni stato perde tempo a scrivere leggi sempre più complesse anche sui nostri animali domestici e se la stradale vi ferma in Italia e che il vostro gatto (il mio) non ha il chip elettronico cosa faccio? Lo lascio alla polizia? Sapete che in alcuni stati possono requisirvi l’animale?!?

Per cui leggete bene le leggi dello stato in cui andate, e cercate nel limite dell’intelligenza, di rispettarle altrimenti voi e gli scatoloni arriverete sani e salvi alla meta ma il vostro animale da compagnia magari si troverà dietro le sbarre (ironicamente) o voi dovrete pagare una multa salata (meno ironicamente).

5) L’ultima lunga mossa!

Una volta che ci siamo sbarazzati del superfluo, che abbiamo fatto gli scatoloni, che ci siamo occupati dell’animaletto e abbiamo rivenduto i mobili di troppo non ci resta che caricare il camion dei traslochi. E anche qui, se vogliamo risparmiare possiamo utilizzare un poco il nostro cervello.

Per prima cosa, mai e poi mai pagare dei traslocatori, Gia nello stesso stato, per passare da est a ovest o da nord a sud vi ci vorrebbero circa 1000 euro, immaginate quanto vi costerebbe un trasloco se steste cambiando paese (e questo sempre stando in Europa) …

Il segreto é prenotare un furgone (da tot metri cubi) presso quelle società che vi affittano pure le auto, o presso alcuni supermercati. Anche se il meglio sarebbe avere un amico che ve ne presta uno di furgone, non tutti abbiamo questa chance. Per cui fare un comparativo( si dice cosi in italiano?) tra più camioncini e scegliete le date e le marche meno care.

Inoltre, per non spendere troppo, potreste cercare di fare tutto il più rapidamente possibile, non solo spenderete di meno di affitto del furgone ma sopprattutto vi sbarazzerete in fretta dei cartoni, e vi posso assicurare che più il trasloco dura nel tempo, meno avrete voglia di svuotare gli scatoloni e vi ritroverete dopo un anno ancora con un solo scatoloneda svuotare, che non solo non avrete mai aperto ma che proprio non aprirete mai più e cosi, vi tirerete scatoloni fantasma da una casa all’altra senza piu sapere cosa nasconde.

Fate quindi in fretta a svuotare i cartoni e a rimontare i mobili. Sarà certo stancante ma per lo meno saprete di essere a casa, nella nuova casa e sarete di certo sollevati a fine lavoro!

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Per non dimenticare! Pour ne jamais oublier!

Très Très emouvant! Un talant qui nous montre la guerre, à sa façon, pour ne jamais oublier. En honneur de la journée de demain, en France, fête national, fin de la guerre dans le pays. 8 Mai 1945

Molto commovente! Un talento che ci mostra la guerra, a modo suo, per non dimenticare. In onore della giornata di domani, la fine della guerra in Francia. 8 Maggio 1945

https://www.youtube.com/watch?v=518XP8prwZo&noredirect=1

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Festa della Natura e Terme a Nancy

2014-05-03-nature-en-feteCome dicevo nell’articolo precedente, ieri per caso siamo capitati davanti ad un parco bellissmo non lontano da casa che non avremmo mai scoperto se non ci fossimo persi come dei pirla.

Questo parco, di circa 8 ettari ospitava in questi giorni la festa della natura, 100 espositori tra giardinieri, bancarelline di fioristi, prodotti per giardini e semi di piante di ogni sorta, e un po’ di bancarelle di prodotti del territorio. La lorena era messa in primo piano su ogni stand ed é stato particolarmente emozionante scoprire un parco cosi grande a nemmeno 5 minuti da casa.

E dire che ho esplorato Nancy in lungo e in largo senza mai spingermi verso il lato ovest della città perché aveva l’aria ininteressante… E invece!!!

E oltre a questo parco (dove per fortuna siamo andati con soli 4 euro in tasca per evitare di comprare assurdità varie come mio solito) abbiamo anche scoperto che Nancy ha delle terme.

Dal 1909 dell’acqua a 36° é sgorgata quasi per magia (o cosi dice il pannello esplicativo) e in questo luogo random della città hanno cotruito una struttura meravigliosa che per l’appunto ora ospita delle terme, note in tutta la regione, tranne ovviamente alla sottoscritta!

Vi lascio qualche foto della manifestazione e delle terme qui sotto.

Con i nostri 4 euro ci siamo comprati solo due bottigliette di birra artigianale, prodotta a meno di 20 chilometri da casa, che aveva l’aria davvero interessante.

Ho un po rimpianto di non essermi portata almeno un paio di euro in più perché c’era anche una bancarella di spezie, tutte colorate e profumatissime che mi diceveno “Comprami, comprami!” e purtroppo, la manifestazione sta chiudendo per cui quelle belle spezie se ne torneranno da dove vengono senza che io abbia potuto farle mie!

E ora vi lascio alle foto mentre mi informo su quando i lavori delle terme finiranno e quando questo posto riaprirà al pubblico perché spero proprio di poterci andare prima di lasciare la città anche perché una giornata alle terme qui costa 18 euro, nulla a che vedere con i prezzi italiani, eh!!!

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Compleanno Pomponette

2 anni pomponette Ancora non riesco a realizzare la cosa…

Due anni fa, dove ero? Cosa succedeva nella mia vita? Due anni fa é nata Pomponette in Cucina.

Quando il blog é nato ancora non aveva una forma definita, non aveva un logo, uno stile o un colore.

Era un po’ informe.

Era piccolo.

Mi ricordo che i primi giorni lo guardavo come una mamma farebbe con il suo bambini, qualcosa che ti sei tenuta dentro per anni, qualcosa che prende forma nella tua mente prima di arrivare a far davvero parte della tua vita.

Ero contenta quando una decina di persone lo guardava e non mi sarei mai davvero aspettata tutto quello che é successo dopo.

Il blog mi ha portato un po’ di lavoro, collaborazioni, visualizzazioni.

Mi permette di esprimermi in cio’ che amo, la cucina, la scrittura e i viaggi.

La mia vita da espatriata é chiaramente cambiata mentre il blog prendeva forma, mentre nasceva il logo.

Ho messo via centesimo dopo centesimo per pagare la registrazione e la protezione del logo, lho fatto mio, l’ho cresciuto, cambiato e reso quello che é ora. Un logo che mi piace davvero, un blog sereno, un posto in cui condividere con voi quello che so fare meglio.

Ero a Nantes, una città che avro’ per sempre nel cuore, che mi ha dato tanto e che mi ha anche preso tanto.

E là, sul tavolo del soggiorno del monolocale che condividevo con il mio uomo ho iniziato a scrivere.

icone-pic_blogger (1)Per caso, per noia? Per passione? Per far vivere a chi avevo lasciato in Italia quello che vivevo qui.

Per sentirmi più vicina all’Italia, almeno mentalmente.

Pomponette mi ha regalato la possibilità di farvi conoscere chi é Jessika, dove vive, come lavora.

Mi ha dato uno “stage” di giornalismo presso Questo Mese Idee, una rubrica su Cucinare Meglio, la possiblità di girare, viaggiare e conoscere, diventare Special Ambassador per la Cucina Italiana e la chance di conoscere direttamente o indirettamente migliaia di nuova persone.

E mi da sempre di più tra imprevisti e sorprese.

Allora mi pare normale condividere con voi, con chi mi legge, questo compleanno, queste prime due candeline.

Auguri a Pomponette!

 

Compleanno Pomponette

2 anni pomponette Ancora non riesco a realizzare la cosa…

Due anni fa, dove ero? Cosa succedeva nella mia vita? Due anni fa é nata Pomponette in Cucina.

Quando il blog é nato ancora non aveva una forma definita, non aveva un logo, uno stile o un colore.

Era un po’ informe.

Era piccolo.

Mi ricordo che i primi giorni lo guardavo come una mamma farebbe con il suo bambini, qualcosa che ti sei tenuta dentro per anni, qualcosa che prende forma nella tua mente prima di arrivare a far davvero parte della tua vita.

Ero contenta quando una decina di persone lo guardava e non mi sarei mai davvero aspettata tutto quello che é successo dopo.

Il blog mi ha portato un po’ di lavoro, collaborazioni, visualizzazioni.

Mi permette di esprimermi in cio’ che amo, la cucina, la scrittura e i viaggi.

La mia vita da espatriata é chiaramente cambiata mentre il blog prendeva forma, mentre nasceva il logo.

Ho messo via centesimo dopo centesimo per pagare la registrazione e la protezione del logo, lho fatto mio, l’ho cresciuto, cambiato e reso quello che é ora. Un logo che mi piace davvero, un blog sereno, un posto in cui condividere con voi quello che so fare meglio.

Ero a Nantes, una città che avro’ per sempre nel cuore, che mi ha dato tanto e che mi ha anche preso tanto.

E là, sul tavolo del soggiorno del monolocale che condividevo con il mio uomo ho iniziato a scrivere.

icone-pic_blogger (1)Per caso, per noia? Per passione? Per far vivere a chi avevo lasciato in Italia quello che vivevo qui.

Per sentirmi più vicina all’Italia, almeno mentalmente.

Pomponette mi ha regalato la possibilità di farvi conoscere chi é Jessika, dove vive, come lavora.

Mi ha dato uno “stage” di giornalismo presso Questo Mese Idee, una rubrica su Cucinare Meglio, la possiblità di girare, viaggiare e conoscere, diventare Special Ambassador per la Cucina Italiana e la chance di conoscere direttamente o indirettamente migliaia di nuova persone.

E mi da sempre di più tra imprevisti e sorprese.

Allora mi pare normale condividere con voi, con chi mi legge, questo compleanno, queste prime due candeline.

Auguri a Pomponette!

 

Cosa vorrei …

Oggi vorrei mostrarvi alcuni oggetti e accessori per la decorazione della cucina ,in pieno stile anni ’50, alcune cose che vorrei nella mia prossima cucina, cosi, tanto per condividere con voi un paio di cosette carine, restando sempre incentrati sul mondo della cucina.

Appena il trasloco sarà effettivo, tra circa TRE MESI, e potro’ concentrarmi sull’arredo del prossimo appartamentino, spero di trovare un negozio in Italia che venda questi bellissimi (ed inutilissimi) accessori, per l’appunto in stile anni ’50.

Non solo mi sono fissata su questa idea di decorazione vintage ma anche sullo stile francese, o più precisamente parigino, perché dopo 5 anni in terra gallica non posso mica lasciarmi alle spalle la Francia in questo modo, no?

Ecco quindi alcune cose che vorrei tanto trovare e usare per arredare la mia futura cucina ma che purtroppo non so se sono vendute nello stivale.

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Porta spezie, esiste di ogni marcha e da ormai un centinaio di anni, con tanto di porta rotolo di scottex che fa tanto casa della nonna… e che mi piace moltissimo!!!

cosa vorrei 5

Set da Tavola, in finto stile anni anni ’50 che in realtà sembr più anni ’20 dati i vestiti delle donnine ma che é stato prodotti tipo 3 mesi fa dall’industria NATIVES! 😉

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Un barattolo di vetro (o due o tre o sei insomma) che ho trovato sia da Casa che da Maison du Monde che vorrei usare o come porta caramelle, o per sale, farina, sale grosso, zucchero o ancora come porta candele, si lo so, sono una persona indecisa in questo momento.

cosa vorrei 1

Simpatiche scatolette in metallo, adatte a tutto, farina, caramelle, zucchero, cereali, pasta, tutte della marca NATIVES!

cosa vorrei 4

Cannuccie di carta? Plastica? Carta plasticosa? Rosa e bianche a righe, da mettere nei milkshak, frullati, succhi, e chi più ne ha più ne metta. Le ho lasciate al negozio perché 3 euro per 20 cannucciette non riutilizzabili mi sembrava esagerato. ^___^

cosa vorrei 2

Sempre della marca NATIVES, una bilancia da cucina, per essere più precisi nelle ricette pasticcere!

 

Ebbene si, in realtà questo post serve sopprattutto per scoprire se in Italia vendono i miei oggetti del desiderio, ma anche a farvi capire quanto malata sia la vostra cara blogger, che prima di decidere come arredare la casa, arreda la cucina, perché é il posto in cui sto di più ed é normale, ma anche perché una bella cucina ,significa foto migliori, e più caratteristiche da mettervi qui sul blog, un circolo vizioso insomma. Detto cio’ vi lascio al vostro 1° Maggio, spero che da voi ci sia il sole (qui il cielo fa schifissimo oggi) e me ne vado a preparare la prossima ricetta. Buona Giornata!

Misuro la vita in chilometri…

erdreIn VENTISETTE anni di vita ho percorso, per terra, per mare e per via aerea tantissimi chilometri completando, o quasi il giro dell’Europa.

Ho deciso che la mia vita si misurerà sempre in chilometri, quelli fatti e quelli ancora da fare, dandomi un nuovo, nuovissimo obiettivo.

Al posto che cercare successi personali e concentrarmi su cosa ho o non ho ancora ottenuto mi sono accorta che la mia vita, fino a questo momento, é stata un susseguirsi di viaggi, scoperte, traslochi, lavori a destra e sinistra in città diverse.

Ho iniziato a viaggiare da piccola, molto molto piccola con i miei genitori ed in seguito ho continuato a farlo da sola.

In totale ho percorso poco meno di 100MILA chilometri.

E ogni momento, ogni viaggio mi ha formata, cambiata e fatta crescere.

Mi sono accorta che volente o nolente, pare che la mia vita sia fatta di questo, conoscere keep-calm-and-go-back-home-8gente e posti nuovi, per poi lasciare queste persone e cambiare posto, iniziare nuove avventure, creare nuovi viaggi.

Per la fine della mia vita, che suppongo e spero, sia ancora lontana, ho ancora molti posti da vedere, ma sopprattutto molti molti chilometri da fare e questo mi rincuora quando mi sento un po’ giù.

Sapere di avere ancora tantissimi chilometri da fare, posti in cui vivere, persone da conoscere.

MA per ora mi prendo una piccola pausa, e dopo 5 anni in Francia, torno all’ovile, anche se solo per qualche mese, o un anno al massimo, chissà!

Per permettere anche a chi vive con me di fare qualche passo nella mia vita, nella vita che avevo prima della Francia, per cui, per chi se lo chiedesse, ecco dove sto per traslocare, per un anno, prima di riprendere il viaggio.

Torno a casa!

Fiera, soddisfatta e entusiasta.

Per prendere un soffio nuovo in un vecchio posto che conosco e che mi conosce, prima di decidere la prossima meta.

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