Ricette

Origami Cocktail

origami1Buongiorno a tutti, eccoci, sempre in tema con la nostra settimana giapponese …

Il primo post di oggi sarà uno dei cocktail di Marzio, uno pensato apposta per mischiare la tradizoone giapponese a quella italiana. Mentre per il secondo post dovrete aspettare questo pomeriggio…

Ma intanto, pronti per la vita notturna di Tokyo?

fq20130111a1a-870x396

Vi lascio nelle mani di Marzio …

marziobarman

Quando Jessika mi ha chiesto di preparare un cocktail giapponese o quanto meno ispirato al paese del sol levante, mi sono sentito perduto!

Avevo già spremuto le mie meningi nei mesi passati per creare ricette elaborate, e tanti aromi e idee le avevo già usate.

Così pensando alle mie più recenti esperienze lavorative, che mi hanno visto impegnato con una delle tradizioni più italiane che ci siano, gli Sparkling Cocktails, cioè tutti quei cocktails come i Mimosa, Testa Rossa, Bellini etc… ho trovato un modo per raggiungere il Giappone e i suoi cocktail partendo diretamente dall’Italia.

Per cui, perché non partire proprio da una nostra tradizione e aggiungergli quel tocco di nipponico che manca?

Un cocktail che abbia una semplicità e una pulizia tipiche giapponesi, tipo… tipo un origami!

ORIGAMI COCKTAIL!

Prendete un bel calice da vino bianco,a tulipano sarebbe meglio,fatelo raffreddare,ora prendete 4 ribes, pestateli sul fondo del bicchiere, versate ora del vino spumante satèn, un Franciacorta morbido e riempite fino a metà bicchiere …Versate piano per fare meno schiuma pôssibile e aspettate che la schiuma scenda.

japanese rice beerOra prendete una bottiglia di birra di riso, e versando piano piano colmate il bicchiere con la birra.

Otterrete uno sparkling cocktail delicato leggero adatto ad accompagnare ogni tipologia di cibo.

Per decorarlo?

Facile!

Una piccola Gru di carta da poggiare sul bicchiere!

E mentre sorseggiate il vostro cocktail vi do anche la spigazione di questo termine ORIGAMI che magari non tutti conoscono:

Con il termine orìgami si intende l’arte di piegare la carta (折り紙)o-ri-gami, termine derivato dal giapponese, ori che significa  piegare e kami: carta.

Origami é anche un sostantivo e identifica anche l’oggetto che deriva dalla piega della carta come questo magnifico dragone.

Buona Continuazione, il vostro viaggio virtuale in Giappone non é ancora finito!

 

origami2

Origami Cocktail

origami1Buongiorno a tutti, eccoci, sempre in tema con la nostra settimana giapponese …

Il primo post di oggi sarà uno dei cocktail di Marzio, uno pensato apposta per mischiare la tradizoone giapponese a quella italiana. Mentre per il secondo post dovrete aspettare questo pomeriggio…

Ma intanto, pronti per la vita notturna di Tokyo?

fq20130111a1a-870x396

Vi lascio nelle mani di Marzio …

marziobarman

Quando Jessika mi ha chiesto di preparare un cocktail giapponese o quanto meno ispirato al paese del sol levante, mi sono sentito perduto!

Avevo già spremuto le mie meningi nei mesi passati per creare ricette elaborate, e tanti aromi e idee le avevo già usate.

Così pensando alle mie più recenti esperienze lavorative, che mi hanno visto impegnato con una delle tradizioni più italiane che ci siano, gli Sparkling Cocktails, cioè tutti quei cocktails come i Mimosa, Testa Rossa, Bellini etc… ho trovato un modo per raggiungere il Giappone e i suoi cocktail partendo diretamente dall’Italia.

Per cui, perché non partire proprio da una nostra tradizione e aggiungergli quel tocco di nipponico che manca?

Un cocktail che abbia una semplicità e una pulizia tipiche giapponesi, tipo… tipo un origami!

ORIGAMI COCKTAIL!

Prendete un bel calice da vino bianco,a tulipano sarebbe meglio,fatelo raffreddare,ora prendete 4 ribes, pestateli sul fondo del bicchiere, versate ora del vino spumante satèn, un Franciacorta morbido e riempite fino a metà bicchiere …Versate piano per fare meno schiuma pôssibile e aspettate che la schiuma scenda.

japanese rice beerOra prendete una bottiglia di birra di riso, e versando piano piano colmate il bicchiere con la birra.

Otterrete uno sparkling cocktail delicato leggero adatto ad accompagnare ogni tipologia di cibo.

Per decorarlo?

Facile!

Una piccola Gru di carta da poggiare sul bicchiere!

E mentre sorseggiate il vostro cocktail vi do anche la spigazione di questo termine ORIGAMI che magari non tutti conoscono:

Con il termine orìgami si intende l’arte di piegare la carta (折り紙)o-ri-gami, termine derivato dal giapponese, ori che significa  piegare e kami: carta.

Origami é anche un sostantivo e identifica anche l’oggetto che deriva dalla piega della carta come questo magnifico dragone.

Buona Continuazione, il vostro viaggio virtuale in Giappone non é ancora finito!

 

origami2

Caffé shakerato!

chicchi cafféBuona domenica mondo…

Oggi vi lascio di nuovo nelle mani di Marzio il bartender del blog che ci propone una ricetta italiana e perfetta per la calda estate che stiamo vivendo.

Il classico caffé shakerato, fresco, profumato e rinfrescante.

E ora me ne vado a prendere il sole e lascio parlare Marzio! Buona giornata a tutti!

B_KSE48

Certo che Con questo Caldo anche prendere il caffé diventa un’impresa, e allora ecco che accorre in nostro aiuto una tradizione tutta italiana:

caff sha

Prepariamo una tazzina abbondante di caffé, se abbiamo la macchinetta cerchiamo di prepararlo un po’ più lungo del solito, prendiamo il nostro Tin e rempiamolo di ghiaccio fino a 3/4.

Ora versiamoci il caffé.

caffe_shakeA questo punto verrà in nostro aiuto per aiutarci a dolcificare la nostra bevanda il famoso sciroppo di zucchero… volendo potete trovarlo già pronto (zucchero di canna liquido) oppure prepararvelo voi a casa.

In questo caso sarà sufficiente versare in un pentolino dello zucchero (500 gr) e circa 750ml di acqua e scaladare tutto finchè lo zucchero sarà sciolto completamente.

Ora versate 3 oz (9cl) di sciroppo e poi non ci rimane che inserire una nota aromatica nel nostro caffé, a me personalmente piace con 1/4 oz (75ml) di Disaronno, ma potete usare il latte, una purea di cocco, del top da gelato al cioccolato o alla vaniglia, insomma potete aggiungere un po quel che preferite, sentitevi liberi.

Una volta versati gli ingredienti shakerate con forza finchè non sentite che il TIN è diventato sufficientemente freddo da darvi fastidio, se siete vigorosi in 30secondi dovestre aver fatto.

Ora versate tutto nel vostro bicchiere preferito, un calice o una coppetta da cocktail valorizzeranno il tutto, senza però far cadere i cubetti di ghiaccio, noterete che si sarà formata una cremina in superficie, prendete un po’ di cacao e un po’ di polvere di cannella per spolverarne la superficie e dare il vostro tocco finale!

Et voilà!

Ecco a voi un’ italianissima ricetta per l’estate!

Cocktail by Marzio, Ginger-Tini

gingertiniRieccoci, dopo una piccola pausa, con un nuovo cocktail creato da Marzio, il nostro bartender di fiducia, per voi (e per me, eheh)…

Vi lascio nelle sue abili mani!!! ^____^

Ginger-Tini! 

Un cocktail fresco profumato che piaccia un po’ a tutti!… mica facile.. magari alcolico, raffinato e che non dia alla testa!

Missione impossibile?

Per Marzio sembra proprio di no! vi propongo oggi una mia ricetta, variante dei cocktail Martini, ricordate vero l’appletini di qualche mese fa?

Si quella dei cocktail martini è forse una delle famiglie piu longeve in termini di possibilità creative perchè ci lascia sostanzialmente mano libera.

sciroppo di zenzeroPartiamo quindi con il nostro cocktail super impossibile!

Mettete nel freezer la nostra bella coppa martini. (La classica coppa cocktail a V per intenderci)

Dovete lasciarcela per almeno una mezz’ora!!!

Ora prendete il vostro tin e versate 1,5 oz di vodka e 0, 5 oz di gin.

Se siete proprio raffinati vi consiglio una vodka di segale con una nota più dolce!

E un gin agrumato (Martini Miller’s sarebbe il top anche se con quello che costa forse non ne vale la pena per un solo cocktail!)

A questo punto manca la nota aromatica per eccellenza, versate dunque 0,5 oz (1,5 cl) di sciroppo di zenzero!

Io consiglio la marca Monin, ma potete farlo anche voi a casa, fate attenzione però a non esagerare con il tono dello zenzero non

vodka-martini3deve pizzicare tanto, ma lasciare solo l’aroma piacevole e lasciar solo intravedere

(o intrasentire ) il piccante!
Versate il tutto, mettete un po’ di ghiaccio nel tin, chiudetelo e shakerate con forza.

Con l’aiuto di un colino versate poi il tutto nella vostra coppetta fredda.

Guarnizione?

Un ricciolo di scorza di limone ..null’altro!

E ora gustatevi il vostro ginger-tini by Marzio!

Cocktail by Marzio: Mizuwari kukicha

Buongiorno a tutti, dopo qualche giorno di pausa rieccomi di nuovo per condividere con voi le mie molte ricette e oggi in particolare vi offro la ricetta settimanale che ci prepara Marzio con tanto aMMMooore!

duhfuh

Con il ritardo che oramai mi contraddistingue ti mando la ricetta del nuovo cocktail.

Mizuwari kukicha

Un bel modo di sentire gli aromi del Whisky anche in estate senza rischiare di ubriacarsi più del dovuto!

jjj

E che dire … partiamo subito dal nome “Mizuwari” cioè “tagliato con acqua” è il nome che viene dato ad una bevanda giapponese, costituita originariamente dal “Sochu” un distillato di orzo o patate dolci fra i 25° e i 35°, il quale veniva servito “allungato”(tagliato sarebbe il termine più corretto) con acqua ghiacciata. Tutto questo mi ha riportato alla mente quando nel 2009 mi trovavo in Scozia e in un pub sperduto nel nulla delle Highlands mi servirono il mio scotch con a fianco una brocca d’acqua ghiacciata e me lo fecero allungare con mia grande perplessità di allora… In effetti non siamo proprio abituati a tagliare con l’acqua i nostri distillati ma in effetti questo ci permette di diminuirne la causticità (soprattutto ad alte gradazioni) e di sentirne mooooolto meglio gli aromi. Anche qualche giapponese deve essere andato in Scozia perchè il Mizuwari ha cominciato ad essere molto popolare come modo anche per bere il Whisky giapponese, che per chi non lo sapesse è uno dei migliori al mondo.
Bhe veniamo alla nostra ricetta, e scegliamo un po’ gli ingredienti. Per prima cosa ho scelto un whisky che mi piacesse, un single malt con un corpo consistente note dolci di miele, una nota di scorze d’arancia e un sapore affumicato sul finale… per chi beve whisky la risposta sarà stata intuitiva “hey ma parla dell ?Highland park 12 anni!! Quello delle isole Orcadi!” Ebbene si cari amici lui è stato il mio prescelto
Il secondo ingrediente va scelto per dare una piccola nota floreale, e qui di scelte potevano essercene mille, e mentre a casa della nonna riflettevo, la nonna vedendomi assorto e quindi preoccupatasi mi disse ” ta olet en gos de martini?” (vuoi un goccio di Martini?) un offerta che dalla nonna non può mancare! Genio! Follia! Martini Rosé! Ecco il secondo prescelto.
Ora rimaneva da tagliare il tutto con l’acqua.., però la cosa non mi convinceva, l’acqua non ha quel gran sapore.. e qualcuno dice anche che faccia marcire i pali.. così ho ragionato che nel mio Mizuwari non avevo ancora messo nulla di giapponese … mmm… non va tanto bene..
La ricerca del 3° ed ultimo ingrediente è stata irta di difficoltà, ho girato negozi su negozi annusando di qua e di la, quando alla fine mi sono deciso ad entrare in un erboristeria in pieno centro a brescia proprio di fronte alla pallata.. e qui.. magia.. appena l’ho annusato ho capito che era lui, un tè verde Bancha-Kukicha, un tè che si ottiene tostando leggermente i rametti della pianta.. ho sentito subito il richiamo all’affumicato del whisky e il gioco è stato fatto..
Ora passiamo alla ricetta! Ricordatevi che il Tè va fatto prima, bisogna lasciarlo in infusione almeno 10-15 minuti (cercate di farlo forte!) inoltre dovremo( sopratutto se è estate) farlo raffreddare perchè andrà servito freddo, vi consiglio quindi di partire un’ora prima a preparare il tè.
Ora prendiamo un bicchiere Roks (9oz 27.5 cl) ghiaccio almeno 3 cubetti, versiamo 1 oz del nostro amatissimo Whisky , poi versiamo 1oz di Martini rosé, ora colmiamo il tutto con il nostro tè… sentite il profumo.. se amate come me quei toni torbati, in contrasto con un po’ di dolcezza rimarrete estasiati. Se volete impreziosite il tutto con un rametto di lavanda e se avete ospiti potete prepararne una brocca (o una teiera) molto grandi e versare direttamente il mix nel bicchiere del vostro ospite stupendolo.

Buon assaggio!

festa-compleanno-je

Cocktail By Marzio: Fatto in Casa

PicsArt_1396785569192Eccoci di nuovo al nostro appuntamento con i fantastici coktail di Marzio, cosi, mentre io mi prendo una domenica di pausa per rimettermi in sesto dopo 5 giorni di sinusite dispettosa e mal di testa impenitente e vi lascio nelle sue mani esperte per prepararvi un nuovo cocktail, tutto fatto in casa!

Buongiorno a tutti, l’altro giorno a casa mancava il dessert… e per un attimo é stato il dramma… ma poi…

E così dopocena, insoddisfatto dall’assenza del dolce mi trovato sdraiato sul divano a pensare… Quand’ecco l’intuizione prendo poche cose che so avere in casa :

Amaretto Disaronno
Pesche sciroppate
Succo d’arancia rossa
 
E mi decido a creare qualcosa con queti ingredienti, che per mia grande fortuna possono davvero stare bene insieme.

Prendo il frullatore verso mezza pesca sciroppata con un po’ di succo e la frullo.

Ora prendo un bicchiere da vino verso 1oz e 1/4 di amaretto, 4 cubetti di ghiaccio , la pesca frullata e top con il succo di arancia! cannuccia e il relax dopo cena è pronto!

Ci ho messo davvero 3 minuti e vi consiglio questo cocktail se come me sentite la mancanza di qualcosa di dolce per concludere una bella cena. Questo drink é davvero rapido da preparare, buono e si puo fare senza spendere grandi somme!

Un cocktail dolce sostanzioso e non stucchevole da servire anche in versione Frozen per sostituire un vero e proprio dessert!

Le foto noterete sono fatte in casa, mi dispiace per la luce ma insomma, o venite a cambiarmi le lampadine voi o ci accontentiamo! 😉

Dimenticavo di dirvi che con l’amaretto di saronno (il biscotto) e con l’ameratto Disaronno (il digestivo alcolico di cui vi parlavo qui sopra) potete realizzare un buonissimo tiramisù e se vi va di provarlo é davvero semplice, alla solita ricetta di tiramisù (già presente sul blog in più versioni) baserà aggiungere 150 grammi di amaretti tritati e un bicchierino di Disaronno da mischiare al caffé per bagnare i savoiardi. Il risultato é davvero eccellente. Da Assaggiare!

BUONA DOMENICA A TUTTI! 

PicsArt_1396785659668

 

 

Cocktail By Marzio: Caipirinha

Eccoci di nuovo al nostro appuntamento settimanale con il nostro barman di fiducia, Marzio, di Brescia come me, ci da sempre nuove idee per movimentare le nostre serate e ci regala ogni volta una nuova ricetta per dei super cocktail tutti da provare.

Vi lascio nelle sue abili mani e noi ci ritroviamo domani per una nuova ricetta!

Ed ecco cosa ci offre Marzio oggi…

Caipirinha

(o Kaipirinah che dir si voglia, lo si trova scritto in entrambi i modi)PicsArt_1395757429083

E chi non la conosce??

In effetti fra canzoni e film penso di averla sentita nominare almeno mille mila volte.

E’ un cocktail tipicamente brasiliano dal sapore dolce e un aroma leggermente agrumato.

Appartiene alla famiglia dei pestati, tanti di voi a questo punto penseranno “come il Mojito!” e invece no, il Mojito lo vedremo un’altra volta ma non è un vero pestato (ma shhh questo é un segreto).

Comunque Prendiamo il nostro bicchiere un Rock va benissimo.

Tagliamo mezzo lime in 3 fette e mettiamole nel bicchiere, ora copriamo il lime con dello zucchero di canna (se avete voglia di spendere qualche euro in più prendete quello di canna bianco è perfetto perchè si scioglie bene anche a basse temperature, e non ha quella nota amarognola dello zucchero bianco di barbabietola).

Una volta coperto pestate il tutto per bene con un pestello, fate in modo che il succo del lime sciolga bene lo zucchero creando una sorta di cremina liquida.

Ora prendete del ghiaccio e riempite il bicchiere, qui ci sono 2 scuole di pensieroqualcuno mette del ghiaccio tritato qualcuno le mette a cubetti, voi fate come vi sentite a me personalmente risulta più comodo il ghiaccio tritato.

Ora versate 2 oz di Cachaça , prendete un bar spoon e mescolate dal basso verso l’alto in modo che la mistura di zucchero e lime vada ad insaporire la cachaça. Io per giocare un po’ con la decorazione ho messo dei cubetti di ghiaccio a cui avevo aggiunto qualche goccia di blu curaçao… dando così un bel effetto blu senza interagire troppo con il cocktail.

Buona Bevuta e se volete farvi un bel viaggio in Brasile potete trovare tutte le informazioni su questo blog dedicato interamente a chi ama il Brasile, la cultura di questo paese incredibile e desidera appunto qualche consiglio di viaggio!!! http://brasile-italia-brasile.blogspot.fr/

Cocktail by Marzio: IL POMPONETTE!!!

Buongiorno a tutti, eccoci di nuovo con l’appuntamento con il nostro barman Marzio che ci insegna una nuova ricetta per un cocktail davvero diverso dal solito.

Vi lascio nelle sue mani e noi ci sentiamo più tardi per una nuova ricetta, culinaria questa volta!

Ah, prima di lasciarvi nelle abili mani di Marzio vi voglio solo far notare che questo meraviglioso cocktail si chiama come meeeeeeeeeeee: POMPONETTE!

Vi propongo questa ricetta che potrete modificare con piccole accortezze per adattarla ai gusti che più vi piacciono.

Innanzitutto prendete il bicchiere un rock andrà bene (9oz di capacità) ma sbizzarritevi nei contenitori un barattolino della marmellata è o altro possono essere simpatici e creativi.

Prendete una fragola o 2 tagliatela a pezzetti,se le fragole non sono molto saporite aggiungete un pochino di sciroppo di fragola, poco mi raccomando max 1/4 di oz, 4-5 acini d’uva (perchè no se ne può fare una versione con l’uva americana) sempre tagliati, un piccolo velo di zucchero di fruttosio, e poi pestate! riempite ora il bicchiere con il ghiaccio, e ora useremo un ingrediente nuovo l’angostura.

L’angostura è un amaro che si ottiene dall’infusione della corteccia di Galipea Officinalis , al quale vengono poi aggiunte diverse note aromatiche come chiodi di garofano, cardamomo arance amare etc..

Versate sul ghiaccio 3 dash (ovvero delle spruzzate).

Versate ora 1oz di vodka, 1 oz di Vermouth ( io consiglio il bianco ma potete farne una versione con ogni tipo di vermouth in base ai vostri gusti) e mescolate per bene con un cucchiao lungo (se lo avete un bar spoon) per fare in modo che il pestato vada ad insaporire tutta la parte alcolica, a piacere potete mettere un top di selz o di acqua tonica.

Un cocktail fresco fruttato adatto alla primavera e come aperitivo.

Per la decorazione ho usato una rondella di Carambola che crea quella bella stellina che vedete sul bicchiere!
Buon Sabato sera a tutti e divertitevi!!!PicsArt_1394869903933

Cocktail By Marzio: Appletini

Cocktail By Marzio: Applentini

Buon Pomeriggio a tutti lettori di Pomponette…
Eccoci di nuovo con l’appuntamento settimanale con i Cocktail del nostro barman di fiduca.
E Marzio questa settimana ci propone un cocktail davvero celebre: l’Appletini! 
Vi lascio nelle sue mani esperte che vi spiegheranno come realizzarlo passo dopo passo!!

APPLETINI

Tanti di voi lo avranno conosciuto grazie a scrubs!
JD sembra non ordinare altro!
AppleTini è un abbreviazione di Apple Martini, quindi un cocktail Martini aromatizzato alla
mela.
Per la storia del famossisimo cocktail Martini dovrete aspettare perchè merita un articolo a se!
Generalmente i Martini Cocktail a differenza degli altri è un cocktail che propongo con 4oz di
parti alcoliche, quindi decisamente strong!
La ricetta tradizionale prevede l’uso di Vodka e succo di mela, e talvolta
l’aggiunta di martini bianco. Un’altra variazione può essere fatta con il rum al
posto della vodka.
La mia personale versione, invece mira ad inseguire il gusto classico del
Martini cocktail quindi un gusto secco e deciso inserendo però quella nota
profumata della mela verde. Spesso tanti dei miei clienti non prediligono la mela
proprio perchè ha un sapore troppo dolce, bhe amanti dei secchi questa ricetta è
per voi e solo per voi!

Cosa Ci serve:

* Gin

* Vermouth extra dry

* Polpa alla mela verde

Versiamo nel nostro TIN 2oz e 1/4 di Gin , 1oz e
3/4 di vermouth extra dry,
1oz di polpa alla mela verde (guardate che sia
di buona qualità evitate gli
sciroppi) riempite di ghiaccio, chiudete il tin con
il mixinglass e shackerate
con forza fino a che non sentite che il Tin si è
ghiacciato.
Ora aprite il tin e annusate sentirete l’aroma
intenso della mela e il secco del
Vermouth.
Versate ora il contenuto (facendo attenzione a
non versare i cubetti di ghiaccio,
potete aiutarvi con uno strainer) in una classica
coppa martini(meglio se questa è
stata in freezer almeno un’ora).
Un’idea interessante è quella usare una mela
scavata all’interno come bicchiere!
Per decorare ricordatevi che un ventaglietto di mele è sempre bene accetto!
E come mi dissero ieri in un ottimo ristorante di Trento! CIN CIN!

(Per il bene di tutti, dovro’ ricordarmi di chiedere a Marzio il senso della sua ultima frase…)

Cocktail By Marzio: Appletini

Cocktail By Marzio: Applentini

Buon Pomeriggio a tutti lettori di Pomponette…
Eccoci di nuovo con l’appuntamento settimanale con i Cocktail del nostro barman di fiduca.
E Marzio questa settimana ci propone un cocktail davvero celebre: l’Appletini! 
Vi lascio nelle sue mani esperte che vi spiegheranno come realizzarlo passo dopo passo!!

APPLETINI

Tanti di voi lo avranno conosciuto grazie a scrubs!
JD sembra non ordinare altro!
AppleTini è un abbreviazione di Apple Martini, quindi un cocktail Martini aromatizzato alla
mela.
Per la storia del famossisimo cocktail Martini dovrete aspettare perchè merita un articolo a se!
Generalmente i Martini Cocktail a differenza degli altri è un cocktail che propongo con 4oz di
parti alcoliche, quindi decisamente strong!
La ricetta tradizionale prevede l’uso di Vodka e succo di mela, e talvolta
l’aggiunta di martini bianco. Un’altra variazione può essere fatta con il rum al
posto della vodka.
La mia personale versione, invece mira ad inseguire il gusto classico del
Martini cocktail quindi un gusto secco e deciso inserendo però quella nota
profumata della mela verde. Spesso tanti dei miei clienti non prediligono la mela
proprio perchè ha un sapore troppo dolce, bhe amanti dei secchi questa ricetta è
per voi e solo per voi!

Cosa Ci serve:

* Gin

* Vermouth extra dry

* Polpa alla mela verde

Versiamo nel nostro TIN 2oz e 1/4 di Gin , 1oz e
3/4 di vermouth extra dry,
1oz di polpa alla mela verde (guardate che sia
di buona qualità evitate gli
sciroppi) riempite di ghiaccio, chiudete il tin con
il mixinglass e shackerate
con forza fino a che non sentite che il Tin si è
ghiacciato.
Ora aprite il tin e annusate sentirete l’aroma
intenso della mela e il secco del
Vermouth.
Versate ora il contenuto (facendo attenzione a
non versare i cubetti di ghiaccio,
potete aiutarvi con uno strainer) in una classica
coppa martini(meglio se questa è
stata in freezer almeno un’ora).
Un’idea interessante è quella usare una mela
scavata all’interno come bicchiere!
Per decorare ricordatevi che un ventaglietto di mele è sempre bene accetto!
E come mi dissero ieri in un ottimo ristorante di Trento! CIN CIN!

(Per il bene di tutti, dovro’ ricordarmi di chiedere a Marzio il senso della sua ultima frase…)